mercoledì 16 aprile 2008

..:: Hitman vs Magorium ::..

Ebbene sì, son riuscito a vedere due film in questo periodo.
Sabato scorso è stato il turno di "Mr Magorium e la bottega delle meraviglie" visto assieme a Silvia. Secondo me sarebbe stato meglio lasciare il titolo originale, senza traduzione cioè: Mr Magorium's Wonder Emporium faceva pure rima d'altronde. Un film colorato, carino e scanzonato. Ma breve, un po' troppo a mio avviso per esprimere al meglio le potenzialità che aveva. Di conseguenza risulta come abbozzato, inconcludente...e sì che di spunti ce n'erano. Basti pensare alla ricerca del fanciullino (per dirla alla Pascoli) che c'è in ognuno di noi, alle aspettative che la gente ha su di noi, al fatto che anche gli oggetti - talvolta - sembrano dotati di vita. O, ancora, alla difficoltà di essere bambini, di socializzare...e non da ultimo il rilancio di esperienze ludiche distante da quelle proposte da Sony, Nintendo e Microsoft varie. Giochi-giochi cioè, che permettano ai bambini di fare qualcosa assieme, di esplorare la propria creatività, di crescere in un modo più sano. Non che io sia contro i videogiochi, sia chiaro, è stata una mia grande passione e lo sarebbe tuttora se avessi più tempo libero...sigh sigh... Infatti, l'altro film di cui vorrebberei parlare e che in questi giorni ho potuto vedere è stato Hitman - L'assassino. Ossia la trasposizione cinematografica del popolare personaggio dei videogame Hitman, ossia l'agente 47. Io avevo giocato solo al primo episodio della saga e devo dire che non mi spiaceva. Certo, uccidere e farla franca non era sempre così facile però ci si ingegnava. Ad esempio strozzando un cameriere e, dopo avergli rubato i vestiti, nasconderlo in gabinetto...e poi ripetendo la stessa cosa con tutte le persone che entravano...era possibile spacciarsi per un qualsiasi cameriere di un hotel o ristorante e avvicinarsi all'obbiettivo da assassinare senza problemi...Ad ogni modo, il film riesce nel riproporre il personaggio del videogioco, un agente privo di passato e identità (il suo nome è 47) addestrato per uccidere. E basta. Una spietata macchina di morte ingaggiabile da chiunque per far fuori qualsiasi persona. Anche se stessi, come in un certo senso accade col presidente russo nel film in questione. Un film tutto azione e morti ammazzati, dunque, senza troppe pretese. Sarebbe stato bello però aver avuto un contatore, in basso a destra o a sinistra dello schermo, con indicato il numero delle vittime e dei proiettili utilizzati. Infatti, ci sarebbe da obbiettare sulla capacità di certi caricatori...pistole che permettono di uccidere una trentina di persone senza mai bisogno di nuove munizioni danno da pensare. Per non parlare poi del bilancio di vite umane che il nostro protagonista si lascia dietro....una carneficina in pratica. Il film comunque, se guardato senza pretese, si lascia vedere. Ma passa e scorre e si dimentica in fretta. Al più rimangono le sequenze che richiamano il videogame, con il protagonista ripreso da dietro, con il cranio rasato e il tatuaggio a forma di codice a barre bene in mostra. Per non parlare della classica gnoccolona di turno, Olga Kurylenko...
Ad ogni modo, la visione di questo film mi ha fatto notare una cosuccia: perchè i protagonisti di turno si sprecano ad ammazzare senza problemi gli scagnozzi dei malvagi mentre con questi ultimi, ecco, se la prendono comoda?
Ma soprattutto, perchè se uno fa lo scagnozzo non deve avere la minima dignità? Cosa credete, che non abbiano una famiglia, una vita, delle aspirazioni? O dei sogni forse?
Meglio lasciarvi con una bella sequenza "seria" di come andrebbe gestita la morte di uno scagnozzo, una citazione colta di ciò che Mike Myers insegna...

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