sabato 26 aprile 2008

..:: Parole & web ::..

Oggi vorrei spendere due paroline sulle catene di Sant'Antonio, ovvero su quelle mail che si diffondono a valanga nel web per segnalare cavolate immani, disperati casi umani, rapimenti, minacce, prove dell'esistenza degli extraterrestri nonchè l'imperdibile annuncio che quella in corso è la settimana dell'amicizia.
Ora...vi prego...vi prego, basta!!! Smettetela! Mi appello a tutti voi affinchè non le diffondiate più...e, se proprio dovete, almeno mettete gli indirizzi di posta dei destinatari in CCn, cosicchè non venga diffuso a gente priva di scrupoli. Come me!!
Più che altro, molto spesso si tratta di bufale architettate per oscuri motivi. Ad esempio oggi me ne sono arrivate un paio su Ashley Flores. Ora, il testo parla di questa avvenente tredicenne scomparsa in un luogo imprecisato e in una data sconosciuta. Potrebbe essere semplicemente uscita di casa il giorno prima per andare ad una festa tra amici e, quindi, l'ideatore della catena potrebbe essere un genitore apprensivo e disinformato sugli spostamenti della figlia....oppure ancora potrebbe essere scomparsa da decenni...chi lo può sapere....
Però, basta digitare Ashley Flores su google per trovare vari siti (ad esempio il Disinformatico) che parlano di codesta donzella specificando che l'appello per il suo ritrovamento è una bufala. Niente di più.
A parte poi che a me la suddetta ricorda vagamente Jessica Alba da "giovane"...
Comunque sia, è incredibile come qualunque informazione, qualsiasi notizia, appello o nota possa viaggiare in lungo e in largo per il mondo con una facilità e una rapidità sconosciuta agli uomini che popolavano lo nostra stessa Terra secoli fa. Al contempo, è impressionante notare come non sia altrettanto facile scoprire se si tratta di informazioni vere o false.
Cioè, quel che voglio dire è che nonostante la rapidità del comunicare che abbiamo guadagnato negli ultimi decenni proprio grazie alla rivoluzione informatica che c'è stata, grazie alla diffusione dei pc, di internet etc, non abbiamo guadagnato un'altrettanta capacità di analisi, di critica, un modo di porsi di fronte all'informazione che ci permetta comunque di non essere passivi. Internet comunque ci viene in aiuto grazie ai suoi potenti motori di ricerca (Google, Yahoo, AltaVista...) ma noi per primi siamo rimasti "indietro" rispetto al mondo che si è andato sviluppando sul web. Siamo ancora un po' troppo orientati al modo di vivere le notizie che, per molti anni, ci è stato imposto dalla società, dalla televisione e, probabilmente, anche dalla scuola. Tutto quello che ci arriva alle orecchie automaticamente diventa "vero". Anche le immagini che vediamo, tutto viene percepito come attendibile fino alla sua smentita. Che magari arriverà o che, invece, non giungerà mai....e in ogni caso con una diffusione minore e di impatto, senza dubbio, minore.
Al contempo, si corre il rischio di prendere per vera una notizia che invece non lo è...al limite, se è pericolosa e scomoda, verrà sotterrata da quintalate di gossip e altre amenità. Tette e culi vendono sempre bene in fondo, o no?
Uhm...forse allora sarà meglio tappezzare questo blog di foto di Jenna Jameson e altre pornostar...magari aiuterebbe ad aumentare le visite...
Comunque sia, divagazioni a parte, quel che tra le righe di questo post volevo dire è che sarebbe bene imparare ad essere sempre critici e vigili, cercare sempre di verificare le informazioni che ci giungono dagli altri e dal mondo. Nonostante si sia figli della Rivoluzione Informatica, spesso si rischia di rimanere disinformati ^__^
E non è una cosa da poco soprattutto considerando l'enorme potere che posseggono le parole, un'arma dalla quale difficilmente ci si può difendere ma che al contempo ci permette di comunicare e di far vivere ad altri emozioni e sentimenti che altrimenti rimarrebberso solo nostre.
Concludo riportando il testo di una canzone "a tema" di Samuele Bersani:

Le mie parole sono sassi
precisi aguzzi pronti da scagliare
su facce vulnerabili e indifese
sono nuvole sospese
gonfie di sottointesi
che accendono negli occhi infinite attese
sono gocce preziose indimenticate
Sono lampi dentro a un pozzo, cupo e abbandonato
un viso sordo e muto che l'amore ha illuminato
sono foglie cadute
promesse dovute
che il tempo ti perdoni per averle pronunciate
sono note stonate
sul foglio capitate per sbaglio
tracciate e poi dimenticate
le parole che ho detto, oppure ho creduto di dire
lo ammetto
strette tra i denti
passate, ricorrenti
inaspettate, sentite o sognate...
Le mie parole son capriole
palle di neve al sole
razzi incandescenti prima di scoppiare
sono giocattoli e zanzare, sabbia da ammucchiare
piccoli divieti a cui disobbedire
sono andate a dormire sorprese da un dolore profondo
che non mi riesce di spiegare
fanno come gli pare
si perdono al buio per poi ritornare
Sono notti interminate, scoppi di risate
facce sopraesposte per il troppo sole
sono questo le parole
dolci o rancorose
piene di rispetto oppure indecorose
Sono mio padre e mia madre
un bacio a testa prima del sonno
un altro prima di partire
le parole che ho detto e chissà quante ancora devono venire...
strette tra i denti
risparmiano i presenti
immaginate, sentite o sognate
spade, fendenti
al buio sospirate, perdonate
da un palmo soffiate

(Le mie parole - S. Bersani)

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