sabato 21 giugno 2008

Così lontano, così vicino

Finalmente un po' di weekend, una manciata di ore "sabatali" da investire in relax e progetti personali. Oltre che spese, faccende domestiche etc...
Ad ogni modo, nonostante la calura, eccomi qui vicino al mio fido pc a scribacchiare. Finalmente è giunta l'estate ^__^ E mi spiace per lui, che patisce il caldo...tra l'altro, dovrei pure formattare e dargli nuova vita. Magari con un sistema operativo differente, meno mircosoftiano.

Comunque, bando alle ciance: finalmente è arrivata l'estate!!! Dopo settimane di pioggia, ora è qui il caldo. Volevo quindi approfittare dell'occasione per inserire una bella immagine ma ho qualche difficoltà e perplessità. Perchè, per dire, se cerco "summer" su google mi viene suggerito "Rachel Bilson"?? Per carità, carina ma....che c'entra con l'estate??? Io volevo giusto accennare alla bella stagione, ma mica sfornare un post sui corpi femminili, parlare di tanga, di topless...anche se...in effetti...questo mi permetterebbe di aumentare senza dubbio l'afflusso di gente al blog...dovrei rifletterci su però.


Ad ogni modo, se mi sono seduto qui al pc, è per un altro motivo. Già, volevo approfittarne per parlarvi di "Così lontano così vicino" di Wim Wenders, film che ho appena concluso di vedere. Girato nella capitale tedesca, il film è il seguito di "Il cielo sopra Berlino". Nuovamente il regista ci parla di angeli che osservano gli umani e che anelano ad un'esistenza mortale. A differenza del primo film, in cui il protagonista era Damiel (interpretato dall'ottimo Bruno Ganz), questa volta seguiamo la vicenda di Cassiel. Diventato umano sull'onda delle emozioni provate alla vista di quel che stava per accadere ad una bambina, la quale rischiava di morire, l'angelo si ricongiunge con Damiel e da qui in avanti sperimenta sulla propria pelle quella che è la vita umana. Entra in contatto con persone differenti quindi, conosce la solitudine, l'altruismo, il dolore, lo sconforto, la gioia....la vita. Un viaggio reso difficoltoso poi dall'innocenza che

Cassiel possiede e per gli sforzi del demone Emit Flesti (anagramma e bifronte di Time Itself) interpretato da Willem Defoe. Ancora una volta Wim Wenders ci regala intense emozioni e, soprattutto, un ottimo film. Poetico, dolce e umano come lo era "Il cielo sopra Berlino" solo che, a differenza del precedente, in cui a muovere le vicende era l'amore di Damiel per la bella trapezista Marion, questa volta ciò che muove Cassiel è la ricerca della vita, del proprio ruolo. Inevitabile quindi che il protagonista venga a contatto anche con le brutture del mondo, con la desolazione e con la realtà della morte. Inevitabile per vivere appieno un'esistenza mortale, proprio come desiderava fare nel tentativo di essere un testimone ancora più luminoso dell'assoluto.

In definitiva, si tratta di un film che somiglia assai e assai a "Il cielo sopra Berlino" ma che da esso si discosta. Piaciuto molto in ogni caso, e consigliato. Magari chiudendo gli occhi di fronte ad alcune ingenuità e forzature (vedi la sequenza in cui Damiel e Peter Falk entrano nella sala della security...). Apprezzato poi il ruolo del demone: subdolo, onnipresente, libero. Già, perchè seppure altri angeli sappiano della sua presenza e delle sue macchinazioni, non possono interferire. Infatti, essi sono solo messaggeri, osservatori. Non attori. Ruolo questo che solo agli uomini è concesso nel mondo.
Concludo quindi con un po' di citazioni prese dal film, giusto per fornirvi un assaggio della spiritualità che lo pervade, delle emozioni sussurrate che riesce a far provare allo spettatore.


"Dunque è possibile precipitare all'inferno senza aver voluto il male? E soprattutto senza aver riconosciuto il male? E se uno lo riconosce, che cosa deve fare? Sfuggirlo?" (considerazioni di Cassie

l, amareggiato per aver scoperto che la persona presso cui lavora traffica armi e film pornografici. Una delusione amplificata dalle considerazioni che in precedenza faceva sul "servire", fonte di vera gioia, poichè conduce all'umiltà e alla felicità del prossimo)

"Noi siamo i creatori del tempo, le vittime del tempo, gli assassini del tempo. Il tempo è senza tempo. Se tu l'orologio, Cassiel" (Emit Flesti rivolto a Cassiel il quale ne ignora la vera natura)

"Hanno dimenticato che la luce arriva al cuore attraverso gli occhi e poi dal cuore rifluisce attraverso gli occhi per risplendere all'esterno" (considerazioni dell'angelo Raphael e Cassiel)

"Voi, voi che noi amiamo, non ci vedete, non ci sentite. Ci credete così lontani eppure siamo così vicini. Siamo i messaggeri che portano la vicinanza a chi è lontano. Non siamo messaggio. Siamo i messaggeri: il messaggio è l'amore. Noi non siamo niente. Voi siete il nostro tutto. Lasciateci vivere nei vostri occhi, guardate il vostro mondo attraverso noi. Riconquistatevi insieme a noi lo sguardo pieno d'amore. Allora saremo vicini a voi e a voi a lui." (parole degli angeli e, in un certo senso, il loro credo)

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