giovedì 31 luglio 2008

..:: Music, master...please... ::..

Oggi avevo intenzione di scrivere un post musicale, prendendo spunto dai testi di alcune canzone che ho ascoltato di recente. Cioè, si tratta di canzoni che già conoscevo ma che ho avuto modo di sentire di nuovo. Prima però esprimo solo un paio di perplessità in merito ad alcune notizie riferite poc'anzi dai giornalisti del tg2. La prima riguarda il dramma degli "Usani", li chiamo così perchè tutti li chiamano americani anzichè statunitensi, quasi fossero i padroni del mondo: sembra infatti che pure loro patiscano per il caro benzina. Già, da loro i costi sono saliti anche a causa di tasse e una lieve crisi. Sono addirittura raddoppiati, han detto, lievitando fino a circa...70 centesimi di euro a litro. Quindi, se non erro, questo significa che prima pagavano 35 cent...o no? Ma porca pupazza, e allora perchè noi "europei" (al posto di dire italiani) paghiamo quasi 1 euro e mezzo??? E che caspita!! Quanto ci stanno inchiappettando?? No perchè il giornalista di turno non ha accennato a questo fatto, alla differenza di costo e al perchè ci sia questa discrepanza. Così come nel servizio seguente, quello sul costo degli sms, disallineato (ma pensa un po!) a quello del resto dei paesi Europei si è dimenticato di far sapere al pubblico italico quanto effettivamente costi un sms alle compagnie telefoniche. E perchè ci sia questa differenza. Misteri che non ci è dato conoscere...la seconda perplessità riguarda invece la tragedia che si materializzerà per le strade italiane questo weekend quando per milioni di persone comincerà l'esodo. Ma è mai possibile che non ci si riesca ad organizzare? O ad avere strade decenti, alternative? Magari definendo un piano ferie collettive oppure, meglio ancora, evitando che in agosto "muoia" ogni cosa. Visto che siamo in crisi economica, perchè non lavoricchiare anche d'agosto? Giusto per prenderci avanti e monetizzare qualcosina in più. E direttamente collegato a questo mi viene in mente il testo di una canzone di uno dei gruppi più talentuosi ed eclettici sulla piazza (e se qualcuno ha qualcosa da ridire, prima mi suoni "Suspicious Mind" di Elvis al contrario e poi ne riparliamo. E se non sapete come si fa, allora ascoltatevi "Ignudo tra i nudisti"). E sono italiani, ovviamente. E che poi è una di quelle di cui vi accennavo a inizio post. Si tratta di "Buco Nero Supermassiccio". Tempo fa l'avevo ascoltata superficialmente ma di recente, risentendola, ho compreso meglio che altro non fa se non riferirsi al debito pubblico, ai pozzi neri della finanza nostrana, dell'economia pubblica soprattutto, in cui finiscono capitali e capitali...e basta. Beccatevi il testo, va:

Nello spazio siderale c’è un enorme buco nero Non ti ci puoi avvicinare perché quello si mangia tutto è un problema allucinante Ma l’umanità non è mai stata informata E non lo sente come un pericolo incombente Spesso la gente rimane indifferente Non dico balle, è tutto vero! Sì, ma comunque ci lascia indifferenti Però intanto il buco nero si è mangiato il mondo intero Il buco nero supermassiccio Il buco nero ci ha ingoiati e siamo stati risucchiati In un’altra dimensione nella quale siamo circondati Dalle pulci gigantesche provenienti dal futuro Che non amano la luce preferiscono l’oscuro Sono sempre alla ricerca di un uomo dall’ascella forte Ieri sera in discoteca ballando se ne sono accorte E magari ce n’è una che ci sta Benedetto il buco nero e le leggi di Keplero Il buco nero supermassiccio Non dico balle è tutto vero Pulci giganti ammantate di mistero Mi hanno dato un buon lavoro e mi pagano anche in nero Faccio il mignotto nel dancing delle pulci NASA, tu non l’avresti detto mai Che nel buco nero puoi trovare lavoro NASA, ma quante cose che non sai Qui tra le stelle faccio faville con le mie ascelle NASA chissà quando capirai Che i tuoi cosmonauti sono troppo profumati Dimmi adesso che farai, mandi su uno scimpanzè?

(Buco Nero Supermassiccio, Elio e le Storie Tese, Studentessi)

Ad una prima lettura sembra solamente un'accozzaglia di cagate scherzose eppure parla di una realtà importante. Anzi, di più realtà, di tutte quelle situazioni in cui finiscono capitali e soldi pubblici, parla del debito pubblico, dei fondi che "scompaiono", di tutti i fatti che devastano la vita del Paese intero ma di cui nessuno si cura. Quasi non costituissero minacce o rappresentassero pericolo. Imminente per lo meno. Cioè, è passata la percezione che "va tutto bene!"...anche se la possibilità che di botto ci si ritrovi sul lastrico, a livello di nazione intendo, c'è eccome. Basti pensare ai debiti che hanno Alitalia e Trenitalia assieme °__°
La seconda canzone di cui invece volevo parlarvi è: "Il congresso delle parti molli".
Indovinate un po' d chi si parla quando si accenna al nuovo "capo" del corpo? Quel buchino del membro con un partito intorno...
quel buchino delle libertà...la satira vive quindi, alleluhia!!!
Così come la musica, di tanto in tanto, torna a farsi sentire originale e melodiosa, ispirata e guduriosa nonostante un panorama culturale generale che sembra muoversi in direzione totalmente opposta. In cui si guarda al passato o alle canzonette, ecco. Dopotutto, se pensiamo che decenni fa l'Italia sfornava anche film che il resto del mondo ci invidiava e che ora, al più, esportiamo Boldi e DeSica...

domenica 27 luglio 2008

..:: Babel ::..

Dallo stesso regista di "21 grammi" e del drammatico seguito "sono 21 e mezzo: lascio?", ovvero Alejandro Gonzalez Inarritu ecco a voi Babel!!! Sono riuscito a vedere questo film durante la settimana scorsa, a spezzoni come di mio solito, e devo dire che non è malaccio. Anzi. Ha anche vinto qualche premio, come quello per la regia a Cannes, per cui la qualità c'era e confermo che c'è. Una pellicola che propone intrecci di vite diverse, eventi che accadono in aree differenti del mondo ma che sono comunque collegate nonostante distanze, linguaggi, situazioni apparentemente incompatibili e contrastanti. Ognuno dei protagonisti poi, a modo suo, sembra commettere o aver commesso degli errori che, in una sorta di domino, lo porteranno a perdersi oppure a causare la sofferenza altrui. Vedi il colpo di fucile dei ragazzini marocchini che è un po' il punto focale della vicenda che li riguarda e che coinvolge le vite di Richard (Brad Pitt) e Susan (Cate Blanchett....a se quest'ultima avesse avuto ancora i poteri che possedeva ne Il signore degli anelli...). Ma oltre a questo, quello che unisce le storie dei personaggi rappresentati è una certa dose di sofferenza, una sorta di solitudine che vivono e che contribuisce alla drammaticità della pellicola. Sentimenti ed emozioni che si amplificano ancor di più quando sulla scena vi è Chieko (Rinko Kikuchi), la ragazza giapponese sordomuta, ed il dialogo svanisce, il suono si annulla. Persino in discoteca dove il regista ci accompagna e ci fa sentire ciò che sente lei, ovvero niente. Ed è una cosa a dir poco insolita e commovente, soprattutto perchè per un attimo ci si accorge di quanto sia difficile la vita delle persone non "ariane", di come il linguaggio non sia solamente costituito da parole ed espressioni facciali, di come ci si dimentica troppo facilmente dei limiti altrui. Così come appare sconcertante fino a dove possano condurre banali errori di valutazione, come ad esempio dimenticare la "carta" che attesta che due bambini ti sono affidati in quanto loro badante...soprattutto se devi passare la frontiera e sei "diverso", in questo caso non statunitense. Qualcosa che molto presumibilmente si rifa al clima di tensione e sospetto che dall'11 settembre in poi è senza dubbio cresciuto negli USA. Percezione che ben si nota quando si seguono le vicende di Richard e Susan, vittime di attentato terroristico per la stampa, i media e le autorità e non di un incidente/bravata a dir poco tragica nella sue conseguenze. Indirettamente, tramite la stampa passerà solo l'immagine della violenza subita, del colpo di fucile, e non l'immagine dei cittadini marocchini che li hanno aiutati, accolti, curati. Come è accaduto con i popoli irakeno e afghano, senza dubbio dipinti come incivili e barbarici latori di morte. Un film che vi consiglio quindi, che son certo saprà colpirvi e lasciarvi un po' con l'amaro in bocca. Già perchè questo suggerisce nel suo complesso, emozioni che parlano di tristezza più che altro, non certamente di sorrisi e allegria. Questo anche per via delle musiche struggenti e malinconiche che ne fanno da sfondo e per le scene finali, giocate sul non detto e sulla solitudine, sulla mancanza e la privazione. Un film catartico direi, ma non nel senso del "poeta" Flavio Oreglio.

martedì 22 luglio 2008

..:: Madness? This is ITALYYYYY ::..

Avete presente la famosa scena di 300? Quella in cui Leonida (interpretato da Gerard Butler) si incazza come una iena contro il messaggero di Serse e, urlando, gli tira un bel calcione mandandolo a finire nel "pozzo della morte"? Mi domando cosa se ne facessero gli spartani di un pozzo senza fondo nel bel mezzo della piazza principale...anche se, devo ammetterlo, in tutto il film non si son visti extracomunitari, barboni, disadattati, malati o bambini rompicIglioni (sostituite la I con una O e il senso di quest'ultima parola sarà più chiaro).
Ad ogni modo, nel film, il buon Leonida diceva:
- Madness? (pausa ad effetto carica di pathos, sguardo fiero e selvaggio) This is not madness. (tono della voce fermo, leggermente irritato ma pacato). This (tono di voce che sale, l'incazzatura pure) is (vena del collo leggermente in procinto di esplodere) Spartaaaaa!!! (incazzatura a livelli cosmici, qualcosa che neanche Zeus nei giorni migliori riusciva a scatenare quando gli rovesciavano la waizen al pub)
Ecco, una reazione del genere sarebbe stata d'obbligo qualche settimana fa quando si è inziato a parlare di leggi salva processi e amnistia per certe cariche dello Stato...
Ma non in Italia, ovvio.
Dopotutto, su Canale 5 fanno Veline...perchè scomodarsi a pensare ad altro che non sia la f..elicità?
Ecco che nel frattempo i nostri dipendenti ne approfittano per portare avanti i loro piani diabolici e ci si trova con un Lodo Alfano approvato in tempo record. Ma...non ci si doveva occupare di Napoli? Della crisi economica? Del debito pubblico? Di tutte le cose che quegli sporchi comunisti del governo precedente non hanno fatto o fatto male? Anche perchè, in effetti, controllando la maggior parte delle forme di comunicazione magari c'è il rischio che ai cittadini italici non giungano tutte le informazioni necessarie a capire che sta accadendo. Tipo a Napoli, per l'appunto....anche se quel che dice il nostro giovane ed immacolato premier è un po' diverso..
Io comunque credo che tutto dipenda dal Bat-segnale. Secondo me è orientato male...appena aggiustano il tiro sono sicuro che Batman giungerà in nostro soccorso...dopotutto esce nelle sale a breve no? Dite che magari se viene a fare le ferie in Italia qualcosa di buono ce lo riesce a combinare? E se invece venisse il Joker? Tanto...

sabato 19 luglio 2008

..:: Chariza : Il soffio del vento ::..

Benritrovati sulle pagine di questo mio blog. Oggi ho deciso di parlarvi dell'ultimo libro che ho concluso di leggere e che mi consiglio di recuperare, soprattutto per incoraggiare una giovane e promettente autrice come Francesca Angelinelli. Dirò la mia su "Chariza - Il soffio del vento" edito da Runde Taarn edizioni, quindi.



La trama in breve:
Chi è realmente Chariza? una mercenaria al soldo del miglior offerente? una ladra scaltra ad approfittare delle giuste situazioni? oppure una vittima inconsapevole di un gioco più grande di lei? e chi sono i Draghi e quale ruolo hanno in tutta questa vicenda? L’Imperatore Yoshio la stima e prova dei sentimenti per lei. Anche il cavaliere Yukai si sente legato a quella donna di ghiaccio. L’unico forse ad essere ricambiato nei sentimenti è il principe Suzume, per il quale Chariza prova un affetto sincero e profondo. Ed è proprio per salvare la vita del principe che la Combattente della Trasparenza accetta un incarico sino ad allora impensabile per lei, Chariza la guerriera: fare da guardia del corpo al principe. Compito che si rivelerà tutt’altro che semplice, ed anzi sarà foriero di numerose avventure dove Chariza potrà dare prova del proprio coraggio insieme a Yukai, un cavaliere Ryokin molto amico del Drago d’Oro. Una trama avvicente che coinvolge il lettore anche grazie ad un’ambientazione singolare, dove è l’Oriente ad ospitare questa nuova eroina del genere fantasy.

Il mio commento:
Come sempre, per parlare di un libro, partiamo dalla base e da ciò che sembra ovvio ma che ovvio non è mai. Dal punto di vista della rilegatura e dalla solidità credo che si poteva fare un po' meglio ma è con la scelta dell'immagine di copertina (e pure delle illustrazioni contenute all'interno dellopera) che la Runde Taarn dimostra di sapere il fatto suo...ma non nel campo dell'editoria. Dico questo per spezzare una lancia in favore del libro di Francesca che, sicuramente e decisamente, meritava una copertina di maggior effetto e che giocasse di più con elementi fantasy visto che il romanzo appartiene a questo genere. Una bella immagine di Chariza durante un duello, per dire, sarebbe risultato molto ma molto più accattivante. Al limite si poteva pensare a qualche illustrazione stile manga (che Francesca legge certamente ^_^ ) ma, come già anche a me era stato detto dalla stessa casa editrice "loro sanno come vanno certe cose, quali scelte compiere" ecc.. Il risultato è invece una copertina di cui, solo dopo aver letto il testo, si intuisce il senso. Ovvero che si riferisce a Suzume, il figlio dell'imperatore dello Shi-hai-pai che Chariza scorta in giro per il Paese.
Ma passiamo oltre e puntiamo ai contenuti. Questi ci sono e sono buoni. La storia si fa leggere volentieri e risulta originale soprattutto per l'ambientazione utilizzata, orientale e giapponese, che strizza l'occhio a film wuxia o a storie relative al Giappone medievale. Insolito quindi e che sicuramente avrebbe potuto diventare una sorta di carta vincente per la diffusione dell'opera, per la sua promozione magari tramite fumetterie in cui gli appassionati di Oriente si trovano a iosa...
Ma soprassediamo anche su questo punto e torniamo alla storia. Ecco, sotto questo aspetto il romanzo mi ha convinto abbastanza anche se, a mio avviso, il finale giunge un po' "inaspettato", quasi una sorta di troncamento più che a concludere la narrazione. Ci sono poi alcune pecche che mi sento in dovere di esplicitare più per un confronto con i lettori dell'opera e come nota per Francesca più che per screditare. Lo dico solo per chiarezza. In primis segnalo che qualche nota in più magari a piè di pagina aiuterebbe la comprensione di certi comportamenti e di certe dinamiche descritte, soprattutto per chi non è avvezzo alla cultura Orientale senza dubbio differente dalla nostra. Ecco allora che per un profano certi termini utilizzati nei dialoghi in segno di rispetto o deferenza potrebbero risultare più chiari nel significato, giusto per fare un esempio.
Manca poi il "cattivone", un grande assente a mio avviso, sia dal punto di vista della caratterizzazione che della presenza fisica. E' solo un ombra di cui si ignora tutto ma che ugualmente rompe le uova nel paniere. Tuttavia non rendere partecipe il lettore di cosa ci sia ad opporsi a Chariza, Yukai e Suzume..ecco...può rivelarsi pericoloso. Da un lato invita alla lettura del seguito, dall'altro indebolisce la trama, la rende più vaga e fumosa. Veniamo poi ai personaggi presenti: di certo sono ben tratteggiati e sembrano reali, tuttavia alcuni loro cambiamenti e comportamenti non mi convincono. Per esempio Yoshio, l'imperatore: nonostante sia ubriaco marcio riesce ugualmente a tener testa ad un sicario e persino ad evitare shuriken senza problemi. Okey che è "il Drago d'oro" (cosa questo significhi però non è dato sapere, vedi il discorso delle note di cui sopra...), però la cosa appare abbastanza incredibile per esser vera. L'altro protagonista maschile invece, Yukai, è ben delineato. Cambia nel corso del libro mano a mano che i sentimenti da e verso Chariza (e dell'autrice?) crescono. Più passa il tempo, insomma, mano a mano che scorrono le pagine diventa sempre più bello e affascinante. Così come la narrazione scende molto più sul sentimentale di quel che mi aspettavo...Chariza infine, la protagonista, presta il fianco a molte critiche. Soprattutto per la maledizione che la perseguita: buona l'idea dell'avidità tuttavia, se non cede mai ad essa, questo elemento diventa solamente qualcosa di fastidioso per il lettore che si trova costretto a sorbirsi le sue meditazioni e costanti note da parte della narratrice per ricordare come funziona la cosa. A mio avviso, detta una volta, vale per sempre. E se invece il lettore è poco attento, beh, può sempre tornare indietro. Anche Chariza mano a mano che scivolano le pagine diventa sempre più bella e più "donna". Con le dovute eccezioni. Sarà che forse sono un po' maschilista ma l'idea della "femmina" guerriera mi lascia sempre un po' perplesso. Primo perchè dubito che una combattente col fisico da fotomodella riesca a tagliare due uomini contemporaneamente con un unico fluido movimento del braccio (certamente fino e delicato) con cui regge la spada, cosa che nel romanzo accade più di una volta; secondo perchè nei film e nei romanzi in cui compaiono queste non hanno mai le loro cose, anzi, sono peggio di Terminator. Puoi tirar loro un cartone in faccia e non si rovinano nemmeno il trucco, per dire. Quel che voglio dire è, ok con il descrivere personaggi forti, ma non rendiamoli inumani. E soprattutto spieghiamo come mai i migliori e più letali guerrieri del mondo siano donne poco più che ventenni, soprattutto in un Paese con una cultura maschilista come suppongo fosse il medioevo in Oriente. Non che qui lo fosse meno, ovviamente. Cioè, un po' di stupore da parte del volgo nei confronti di una donna che brandisce le armi me lo sarei aspettato. Altra cosa che un po' mi ha fatto sorridere è che, nonostante giorni di vita errabonda, nottate all'adiaccio, nemmeno la presenza di una doccia nell'arco di miglia e miglia, è stato un particolare, una scena in cui Yukai (che presumo puzzasse come un montone in quel frangente) assapora la fragranza dei capelli di lei che si appoggia al suo petto ampio e possente. Profumo di loto °__° Cavolo, già se non mi lavo per due giorni puzzo come una carogna di brontosauro (...beh, quasi) figurarsi "sti qua" che non si lavano da settimane e che hanno addosso sporicizia e sangue: altro che profumo di loto!!
Altra scena dubbia che mi ha dato da pensare sull'umanità di Chariza riguarda l'episodio dell'esecuzione dei Kage, facilmente sconfitti dopo un breve combattimento. Ora, io capisco che la givane ragazza sia addestrata, che sia una combattente della trasparenza, spietata e impassibile fino all'estremo ma...cavolo! Un po' di pathos, un po' di emozioni!!! Tanto più che quando si tratta di arrovellarsi le cervella sui sentimenti che ella prova per Yukai e per l'imperatore di sentimenti e pensieri ne dimostra assai (ma casti!!!) (detto tra noi: ma quando mai le donne sono caste nel pensare e parlare di uomini tra sè e sè o con le amiche???).
Comunque sia, credo che l'opera sia più che discreta e che meriti di esser letta. Probabilmente un lavoro più accurato da parte dell'editore avrebbe potuto certamente renderla migliore, eliminando refusi e aggiustando la trama qua e là, ma non per questo val la pena di lasciarsi sfuggire questo romanzo...ed il suo seguito! Piuttosto conviene protestare con la Runde e pretendere, in qualità di clienti (lo stesso vale per gli autori paganti ;-) ) maggior serietà e professionalità. Ovviamente dico questo senza alludere ad alcuna (pessima) esperienza personale.
Concludo augurando a Francesca di aver maggior fortuna con le future (ammicc ammicc!) pubblicazioni e di riuscire ad avere la visibilità che merita ^_^ Anche perchè, lo dico soprattutto per chi magari non la conosce, Chariza è stata una delle sue prime opere e da allora i miglioramenti e la maturazione, personale ed artistica, si notano eccome!

giovedì 17 luglio 2008

..:: And what about cavolate? ::..

Mi ero seduto con l'intenzione di stare poco al pc, di dare sfogo alla mia malsana necessità di scrivere e poco più. Dimenticavo però di avere winzozz installato...incredibile come il mio pc, dopo un bel po' di tempo che non lo formatto sia divenuto così lento, ma così lento...pure i globuli rossi de "Esplorando il corpo umano" imbambolati ad osservare una carie (°_°) sarebbero più veloci. D'altronde, lo uso e lo strauso il mio pc. Povero...però comunque è incredibile come riduca le macchine il buon winzozz. Pensate se anche le automobili e gli elettrodomestici in generale ne fossero provvisti per poter funzionare. Già mi immagino la scena di uno che porta la Porsche in officina: "Che problema ha?", fa il meccanico. "Non so, improvvisamente si blocca. Non fa più di 50 all'ora. Certe volte mi tocca scendere e risalire per farla camminare ancora..." "Ho capito. Vuole che gliela f
ormatti?" "Si, grazie" "Però...poi non posso più montarle la stessa versione. Le monto quella successiva?" "Uhm...va bene..." "Aspetti però...mi sa che prima mi tocca installarle un motore più grosso..."

Cose del tipo insomma. Sono un po' ingiusto, lo ammetto. In fondo il SO di casa Microsoft ha contribuito alla diffusione dei pc....però ugualmente se ne avessi l'occasione e usassi questo mio pc in esclusiva passerei ad altro. Senza pensarci. E per farlo mi sa che dovrei prendere ferie: già perchè di dati da salvare e trasferire ne avrei parecchi. Parallelamente è un periodo che al pc ci passo un po' troppo tempo e non mi va proprio di sprecare il poco tempo libero per formattare e dare nuova vita al pc.
In compenso avrei del "lavoro" arretrato su cui vorrei gettarmi, racconti e simil romanzi da finire. Oppure manga (sigh sigh...ne ho a iosa...) e libri da leggere (a breve la recensione di quello che ho appena terminato). Per non parlare di film e anime. Su questo fronte comunque sto facendo progressi. Oggi ho concluso l'ottava puntata di Samurai Champloo mentre ieri ho concluso la visione di UltraChrist.
Samurai Champloo è una serie prodotta e realizzata dalla Manglobe, gli stessi di Ergo Proxy, con Shinichiro Watanabe alla regia (Cowboy Bebop vi dice niente? Beh, a me sì...credo sia uno degli anime che preferisco in assoluto). Godibile direi, originale senza dubbio per alcune trovate. Come animazione poi siamo su ottimi livelli mentre i personaggi, seppur sui generis, sono certo debbano ancora dare il meglio di sè. Mi piace comunque, soprattutto per come gioca anche con tematiche attuali contestualizzandole però in un Giappone lontano lontano. Appena capirò di più la trama, sempre se ne ha una, tornerò a parlarne.



UltraChrist invece è una produzione LeisureSuit Media del 2003, un film realizzato con poco budget e che ho potuto gustarmi grazie al TntVillage. Oddio, i sottotitoli in certi momenti lasciavano un po' a desiderare, tuttavia non vorrei lamentarmi più di tanto. Parliamo del film(etto) piuttosto. La trama è presto detta: Gesù, dopo 2000 anni dalla sua morte, torna sulla Terra per verificare come procedono le cose. Rimarrà un po' spiazzato nel constatare come il suo Vangelo non sia così seguito e come invece il peccato abbondi in ogni dove. Ecco dunque che, nel tentativo di escogitare qualcosa al fine di ristabilire il proprio ministero e portare avanti il lavoro a cui è chiamato, incontra un esperto di marketing che gli suggerisce un'idea....perchè non diventare una sorta di super eroe e avvicinarsi così ai giovani? Di conseguenza, munito di una tutina in spandex con tanto di mantellina e "croce" sul petto, simbolo verso il quale il salvatore dimostra alcune perplessità ("...la croce è il simbolo dei cristiani.." "Come?? Io la detesto!"), Egli si incammina per le strade della città nel tentativo di arginare il peccato e le tentazioni. Si renderà però conto che non tutto è semplice come aveva preventivato...tra l'altro, lo stesso Dio appare un po' titubante di fronte alla scelta del proprio Figlio... Un filmetto che certamente nessuna sala italiana ha proiettato ma che a me non è spiaciuto. Si tratta di una produzione a basso costo, con attori non rinomati ma comunque mi ha trasmesso qualcosa. Soprattutto perchè nel contrastare il peccato è lo stesso Gesù a rivelarsi più umano e sperduto dell'umanità stessa, confusso ecco. Sfasato 
rispetto ai tempi moderni, incompatibile con ogni forma di tecnologia...e addirittura con il proprio pensiero di un tempo. Tanto più che la sua avventura inizia in un pub, con alcol che scorre, e che vive in un appartamento ospitato da due lesbiche...Quello che più mi è piaciuto del film comunque è l'ironia che possiede e l'innocenza, chiamiamola così, che dimostra nel mettere a nudo le debolezze della fede e dei dogmi della Chiesa in relazione al mondo moderno e alle dinamiche di vita del presente. Il Gesù del film "a disagio" nel relazionarsi con gli altri è lo stesso Gesù predicato dalla chiesa in fondo. I suoi insegnamenti e le virtù per cui si batte sono le medesime solo che risulta difficile anche per lui capire dove inizino e finiscano veramente i suoi dettami. Per citare un esempio, Egli parla dell'amore dicendo che "ogni forma di amore autentico è sacra agli occhi di Dio". Un insegnamento della Chiesa stessa ma che trova eccezione di fronte all'amore omosessuale. Eppure lo stesso Gesù (quello del film, per lo meno...) si domanda se non ci sia qualcosa che non torni. Analogamente nei confronti del sesso: "se Dio ci ha dato un corpo...". Comunque sia, credo che sia un film interessante e da prendere in considerazione per un'oretta di svago. O anche solo per riflettere, sia in senso leggero che in senso "lavorativo". Dopotutto, se solo la Chiesa lasciasse fare ai curatori di immagine, sono sicuro che riuscirebbe a diffondere maggiormente il propio verbo. O no? Non dico di arrivare a ragazze immagine che ballano ai lati dell'altare, però...ecco...credo che basterebbe poco per tornare a parlare alle masse con maggior efficacia. Anche se questo, lo ben so, espone al rischio di stravolgimenti del credo e del messaggio vero del cristianesimo. Cosa sulla quale, considerando il modus operandi tipico dell'uomo, soprattutto quando si tratta di gestire "potere e verità", e i numerosi secoli di vita della chiesa, ecco, non ci metterei le mani sul fuoco.

Chiudo qui per oggi, grazie a tutti per avermi letto fino a qui. Qualunque cosa io abbia detto...anche se non ve ne siete accorti infatti, erano solamente le mie mani a scrivere. Il cervello era totalmente scollegato, ancora in balia di pensieri PRM-istici...

PS: se becco quello che ha detto "Il lavoro nobilita l'uomo"...per me era un disoccupato cronico...

giovedì 10 luglio 2008

..:: Non è un paese ::..

Ma un uomo di cultura, mi chiedo io, è un culturista? E' un dubbio amletico, lo ammetto, tuttavia me lo chiedevo oggi tornando a casa. Immagino già che starete pensando...ebbene sì, lo ammetto, mi sa che in sto periodo la mia mente inizia a vacillare. Tutta colpa dei Prm e del relativo progetto mi sa...E se pensate che io sia l'unico un po' "fuori" ultimamente, beh, buttate un'occhio nella "Casa". Ossia in Parlamento e dintorni. Anche in Senato volendo, dove continua ad andare avanti il reality show per eccellenza. Passa il lodo Alfano quindi. Ci hanno provato a distrarre l'opinione pubblica con gli Europei, con l'afa e con i servizi sulle ferie poi. E ci son riusciti mi sa..
Comunque, che dire al riguardo? Nulla che non sia già stato detto o che non sia banalmente ovvio. Non siamo più un Paese democratico, temo, una Repubblica fondata su principi di uguaglianza. "Nella logica della riduzione del danno", come direbbe Casini, mi astengo da ulteriori commenti sulla vicenda. Però mi va comunque di riportare alcuni interventi esilaranti da parte dei nostri dipendenti. "Da oggi prendiamo il toro per le corna, per liberare la politica italiana dall'uso politico della giustizia", parola di Fabrizio Cicchitto che ha preso spunto dai recenti avvenimenti di Pamplona mi sa. A Cicchì, ma che stai a dì? Mi sa che si sta rifacendo agli insegnamenti dell'avvocato Centripeto (avete presente Bet & wait?) sul modo di interpretare l'articolo 3 della costituzione....ovvero: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese". La Lega invece, come spiega la Lussana, ha datp il suo sì "a un provvedimento che consentirà a Berlusconi di governare". Mi piace questa donna. Alla faccia dell'articolo 1 che afferma "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione" fa intuire come ci siano differenti modi di intendere la politica. Una versione giusta, la mia e la vostra (probabilmente), e quella dei politicanti. Ancor più grandioso il commento del ministro Alfano invece: "Sono contento per l'approvazione della norma, crediamo di aver fatto un buon lavoro. Il testo risponde alle esigenze del Paese e riteniamo possa rispondere alle esigenze di far svolgere serenamente il proprio lavoro alle alte cariche dello Stato". Da notare l'utilizzo della metafora dantesca (postuma) per mezzo della quale il ministro lascia intendere che con il termine "Paese" si intende un certo Silvio B che a breve, altrimenti, avrebbe potuto essere condannato.
Bah...che schifezza...davvero me la sento di dire che non è più un paese...L'Italia intendo. Perchè non assoldare qualcuno tipo Anton Chigurh (Javier Bardem) de "Non è un Paese per vecchi" e fare un po' di pulizia? Uhm, forse è meglio di no...che poi si passa dalla parte del torto. Comunque, visto che l'ho tirato in ballo e che l'ho appena finito di vedere, spendiamo due paroline su questo film, di serto più esaltante che star qui a parlare di politica.



Mi è piaciuto, questo sì, e ve lo consiglio. Si tratta di un film crudo, a mio avviso, senza fronzoli, violento. Splendido il personaggio che ho citato poc'anzi, un killer psicopatico ed efficace come non pochi. Senza pietà, letale, capace. Uno privo di emozioni...o almeno così viene presentato. Un'infanzia ce l'avrà avuta anche lui, spero. Ad ogni modo, non son certo che meritasse l'oscar come miglior film ma di essere premiato con qualche oscar questo sì. Merito probabilmente di una sceneggiatura tratta da un romanzo valido e di una regia "fredda" che descrive senza farsi coinvolgere, senza lasciare che lo spettatore parteggi per qualcuno. Nè per i protagonisti attivi delle azioni, Llewelyn Moss (Josh Brolin, già visto in Planet terror) e Anton Chigurh in particolare, nè per i personaggi relagati al ruolo di comprimari o spettatori, quasi comparsate di persone qualsiasi alle prese con la follia di un mondo che cambia e che non riconoscono più. In cui si muore troppo facilmente. In cui a farla da padrone sono solamente i soldi e non esistono più "grazie o per favore". Un presente arido e desolante come quello del deserto del Texas in cui si svolgono le vicende o quello delle città, principalmente svuotate e prive di vita. Popolate al più da gente di malaffare o da anziani. I pochi giovani che i fratelli Coen fanno transitare sulle scene sono ombre, tutti uguali nel farsi corrompere. Un film impietoso quindi che offre uno scorcio del mondo reale, soprattutto in merito alla costante perdita di umanità a cui assistiamo impotenti e all'aumentare della violenza e della follia che dilagano un po' ovunque. E che non si può fermare. Come Anton Chigurh o Walker Texas Ranger!!! Consigliato assai e assai quindi. Ma non per tutti. Dopotutto, non è nemmeno un film per vecchi...

lunedì 7 luglio 2008

..:: Domenica + 1 = Lunedì (Sigh) ::..

Cavolo, è già lunedì sera...perchè non poteva essere nuovamente domenica? Eh? Me lo sapete spiegare perchè? Un motivo valido, mi raccomando. Non poteva esserci un'altra domenica nel calendario? Qualcosa come un regalo inaspettato, una sorpresa...felice, gioiosa. Ve lo immaginate? D'un tratto ci si ritrova nuovamente a domenica. Il lunedì viene posticipato, per un altro giorno. E di conseguenza il rientro al lavoro...sarà che oggi non avevo proprio voglia di far niente e una buona dose di sonno in corpo, ma un'altra domenica me la sarei fatta. Già. Anche perchè quella di ieri, quella vera, è volata abbastanza. Siamo stati in Val Maron , o giù di lì. Io, Silvia e i suoi. Era da un bel po' che "tentavano" di portarmi nel loro territorio e, nonostante un tempo atmosferico dispettoso e cangiante, devo dire che sono stato davvero bene. Fuori dal mondo, immersi nel verde, nella tranquillità. Addirittura - udite udite! - il cellulare manco prendeva. Imbarazzante poi la scoperta di un luogo "pulito" da ogni inquinamento, non solo ambientale, ma anche visivo e acustico. Basta un sussurro lì per far giungere la propria voce a svariate decine di metri di distanza. E poi c'erano i cavalli al pascolo! Ora, magari per voi è una cosa banale e ovvia, di poca importanza, però ieri per la prima volta ho accarezzato un cavallo. E' stata una sensazione strana...cioè, mi aspettavo una sensazione differente al tatto. Immaginavo qualcosa tipo "pelo" di cane o comunque soffice...invece il contatto è stato ruvido, sembrava pelle "pelosa" più che un manto vero e proprio. E poi anche il rumore che fanno quando masticano: li facevo più discreti!! Ok lo so lo so, l'effetto che vi sto facendo è quello di un bimbo entusiasta ma...è così e basta. Altra cosa splendida è stata poi quell'oretta in cui io e Silvia abbiamo approfittato della quiete per un breve pennicchella...relax e baci...pace. Un po' più faticosa, ma nemmeno tanto, invece la camminata su e giù per il pendio. L'erba era alta, bagnata, viscida. Ma non l'ha avuta vinta ^__^ Abbiam pure trovato un paio (giusto un paio!) di fragoline di bosco...e passando sotto agli alberi, complice anche la presenza di nuvoloni carichi di pioggia, mi son ritrovato a considerare che nei libri, troppo spesso, i miei colleghi scrittori non la "scrivono" giusta. Già perchè spesso ho letto di eroi ed eroine che attraversano boschi e foreste come niente fosse. Anche di notte. Eppure ieri erano le quattro del pomeriggio e a 1400 metri sono bastate un paio di nuvolone per far scendere la sera. Non il buio della notte, ovvio, ma comunque oscurità. Di conseguenza, meglio prender appunti mentali e cercare di essere più realistici nei miei testi ^__^
Che altro dire? Boh, non saprei...datemi qualche indicazione...un segno della vostra presenza...un esempio...ecco, a proposito di esempio, una cosa me la sento di dirla io. Se non vi offendete, ovvio. Ieri, a pranzo, a tavola con Silvia e i suoi, nello spazio angusto della loro roulotte, ho pensato: cavolo, questa è una famiglia. E' un effetto strano trovarsi in un ambiente familiare come quello che costantemente Silvia mi sta facendo conoscere (e in cui mi sta introducendo...devo preoccuparmi?? :-P ). A casa mia dopotutto certe dinamiche sono venute meno nel corso degli anni. Distanze che per alcuni versi sono solamente aumentate, rapporti che per altri versi sono via via mutati. Ci sono momenti infatti in cui, a casa mia, mi sembra di essere tra coinquilini... E quindi ritrovarmi come ieri forzatamente a contatto con un ambiente familiare così...ecco...mi dà da pensare. Mi fa bene, sia chiaro, ma al contempo non può che farmi riflettere su ciò che non ha funzionato nella mia famiglia. Mi rimanda a ricordi dell'infanzia, alle gite assieme ai miei quando ero più piccolino, della serie "staremo sempre assieme, felici e gioiosi...". E poi invece...
Quel che voglio dire, senza dilungarmi troppo oltre, che anche se non sembra essere una famiglia non è cosa da poco. Soprattutto di questi tempi.
Ma ora basta cianciare di codeste cose. Veniamo ad argomenti più truculenti, più agghiaccianti, più morbosi, più scabrosi...sennò come faccio ad attirare gente sulle pagine di questo blog? Cavolo! Le statistiche indicano che l'affluenza sta calando...sempre più...ma sono ottimista! Nel prossimo post basterà parlare di qualche pornostar e tornerò a pareggiare i conti. Oppure qualche commento sul G8 e le perle dei potenti. Vedi Silvio B che dice che sarà presente ai giochi olimpici...dopotutto questi sono eventi che "affratellano" le genti. Però prima sento cosa dice l'amico "Sarko" e poi vi confermo ok? Nel frattempo, perchè non sottolineare che è in sintonia col Papa? Sia mai che per un attimo si pensi il contrario...pensa se fosse stato il Dalai Lama o un musulmano qualunque a chiedere di fare di più per i Paesi del terzo mondo. Bush invece l'ho visto più pacato, unicamente teso a smentire che ci siano dei legami tra l'inquinamento globale e l'economia statunitense e a spiegare perchè HA bisogno dello scudo spaziale. Mah...scudi spaziali per fare che? Da noi manco ci sono i soldi per finire il passante di Mestre e sto qua pensa allo scudo spaziale. Tanto, dico io, in caso di pericolo c'è Vultus 5...
Come dite? Ok, ok...la smetto...

sabato 5 luglio 2008

..:: Giusto due parole... ::..

Mi son messo al pc per ben altri motivi ma alla fine non ce l'ho fatta e ho deciso di pubblicare un post. Giusto per sfogarmi un poco...
In questi giorni sono iniziati i saldi (e le ostilità tra le femmine...) e quindi oggi la mia mattinata è trascorsa con Silvia a far spese e acquisti di capi di abbigliamento. Pure io mi son trovato qualcosa di carino. Tuttavia ogni volta che si aprono questi periodi non posso fare a meno di pensare: ma in realtà, la "roba", quanto cosa?
Ciosè, se fino a ieri pagavo 50 euro per dei pantaloni, perchè oggi posso comperarli a 25? Dov'è l'inganno? Sta tutto nel fatto che magari non è merce nuova nuova? O nell'afa che potrebbe causare problemi ai pc e quindi facendoli lavorare con importi ridotti si scongiurano problemi di perdita di dati? Oppure c'è sotto qualche inganno macchiavellico?
Di conseguenza, perchè non introdurre una riforma che preveda, mediante etichetta o quant'altro, la descrizione degli elementi che concorrono al prezzo di un prodotto? Che a me farebbe girar le balle scoprire che gli stessi pantaloni che fino a ieri pagavo 50 e che oggi ho acquistato a 25 in realtà costano 5 euro...
Un po' come quando ci sono le operazioni sottocosto ai supermercati...a proposito, oggi ho mancato ad un impegno che mi ero preso con me stesso. Sarà il caldo, la stanchezza...tuttavia ho mancato di rispetto ad una cassiera. Dopo l'esperienza al Carrefour avevo deciso di essere "foreve" solidale con commesse/i e cassiere/i ma oggi ho fallito. Per via di una geniale promozione all'Emisfero, una catena di supermercati della zona. Perchè, dico io, le cose semplici devono essere complicate? La promozione in atto prevede infatti che ogni 60 euro di spesa venga accreditato al cliente un "asso". Attenzione però, se spendi 121 euro, non sono due assi ma bensì uno. Cioè, mi spiego meglio, funziona che si da un asso al cliente per ogni scontrino che supera i 60 euro. E tutto per ottenere un buono sconto da spendere nella medesima catena... Mi domando chi sia il genio che lavora per decidere il regolamento di promozioni del genere.... In ogni caso, ho trattato male la cassiera e me ne dolgo. Non volevo trattare male lei ma palesare la mia insofferenza verso un sistema così perverso per "fidelizzare" i clienti. Che, tra l'altro, scade domani. Un classico. Peccato aver raggiunto solo quota 3 assi...
Ma in fatto di perversioni psicologiche e verbali mi sa che qualcuno batte persino i geniacci dell'emisfero. Leggevo un intervento di Veltroni sull'Ansa e son rimasto a dir poco allibito che sia stato solamente fischiato dai sostenitori del partito. Dalle sue parole sembra che non abbia capito come funzioni il mondo. Sembra che il meccanismo con cui vengano ponderate e validate le leggi in Italia sia un gioco. Della serie, siccome noi del PD siamo buoni (stupidi?) e non vi abbiamo rotto le balle più di tanto (non avendo i numeri...), anzichè lavorare sui cittadini che magari dovrebbero essere maggiormente informati e rappresentati, chiediamo a voi del PDL di farci un favore...eddai...che vi costa non fare più la legge che congela i processi? Eddai, eddai, eddai!
Un qualsiasi bimbo di cinque anni nella medesima situazione avrebbe fatto una scena più dignitosa. Almeno il bimbo l'avrebbe ammesso che, in realtà, quando si trattava di votare per qualla legge, non tutti erano al proprio posto. Gente dell'opposizione intendo...
Ad ogni modo, sono contento che i processi di Silvio B siano nuovamente una priorità per la vita del Paese. Grazie ancora a tutti coloro che l'hanno votato.
Tra l'altro...avete sentito che c'è sciopero dei trasporti lunedì? E sulla questione nucleare? E a Napoli che sta succedendo? Silvio B dice di essere vicino alla soluzione...inizio a sospettare che, quella volta, assieme a Reed Richards e ai Fantastici 4 ci fosse anche lui a subire le radiazioni cosmiche. Da allora è l'uomo Equivicino ad ogni cosa, un po' come ai bei vecchi tempi in cui, sulla questione Aghanistan, era vicino a Bush, a Blair, al Papa, a Putin, al Dalai Lama, al popolo italiano, al popolo afghano....
Cagate a parte...chi lo sa dove andremo a finire...tanto...come cantano i C.S.I. in sottofondo, nel senso che li sto ascoltando ora (grazie al Signor Crudo ^_^) , citando Guccini "noi non ci saremo..."

Vedremo soltanto una sfera di fuoco
più grande del sole, più vasta del mondo;
nemmeno un grido risuonerà
solo il silenzio come un sudario si stenderà
fra il cielo e la terra
per mille secoli almeno
ma noi non ci saremo.

Poi per un anno la pioggia cadrà giù dal cielo
e i fiumi solcheranno la terra di nuovo,
verso gli oceani scorreranno
e ancora le spiagge risuoneranno delle onde
e in alto nel cielo splenderà l'arcobaleno
ma noi non ci saremo.

E catene di monti coperti di neve
saranno confine a foreste di abeti
mai mano d'uomo le toccherà,
e ancora le spiagge risuoneranno delle onde
e in alto, lontano, ritornerà il sereno
ma noi non ci saremo.

E il vento d'estate che viene dal mare
intonerà un canto fra mille rovine,
fra le macerie delle città,
fra case e palazzi che lento il tempo sgretolerà
fra macchine e strade risorgerà il mondo nuovo
ma noi non ci saremo.

E dai boschi e dal mare ritorna la vita
e ancora la terra sarà popolata,
fra notti e giorni il sole farà le mille stagioni e ancora il mondo percorrerà
gli spazi di sempre per mille secoli almeno
ma noi non ci saremo.

Non certo una canzone ottimistica, lo ammetto, tuttavia significativa.
Non sono effettivamente se ci saremo o no ma, in questo secondo caso, spero di essere a divertirmi o comunque di star bene. Magari assieme a Silvia :-P

giovedì 3 luglio 2008

..:: The circle is complete! ::..

Non che abbia molto senso il titolo di questo post ma mi andava di citare questa frase di Star Wars che, recentemente, ho sentito pronunciare da un collega in riferimento a Dart Vader...anzi, in riferimento al fratello di costui. Ossia Chad Vader:



Che dire? Nonostante la mia millenaria esperienza di commesso Carrefour, mai mi sarei aspettato una genialata simile. E penso che farebbe un certo che trovarsi effettivamente di fronte un tizio che si veste e si atteggia come il caro buon vecchio Anakin Skywalker. Per non parlare se ti mettono Chewbecca al banco informazioni!!!
Anche se, devo ammetterlo, potrebbe persino essere divertente. L'idea di personaggi cinematografici al supermercato. O comunque alle prese con dinamiche "umane" e quotidiane. Ad esempio Batman, per dirne una, alle prese con il caro benzina....
E se poi si finisse su un supermercato a mo di film porno...eheh...si andrebbe più volentieri a far girare l'economia no? Con tutte quelle procaci signorine disinibite...
Ma non divaghiamo. Si stava parlando di Chad Vader e delle sue disavventure. E di quella "forza" che tanto mi sarebbe stata utile alle prese con certi clienti tanto tempo fa, in un supermercato lontano lontano...
Della serie, dopo aver ricevuto un "no, mi spiace" come risposta alla cortese richiesta "ti ordino di darmi monete!", aver avuto l'occasione di iniziare una sana dimostrazione di strangolamento a distanza sarebbe sicuramente servito a far prendere maggior dimestichezza con l'euro agli altri clienti in coda alla cassa...
Per non parlare poi dell'atteggiamento che IO avrei nei confronti di eventuali dipendenti che si appellassero a me chiamandomi "maestro" o "emperor!"
Solo perchè sono umile et modesto, ovviamente...
Ma è tempo di parlare anche d'altro. Per cui, passiamo a Codice 46, un film di Michael Winterbottom che recentemente ho avuto modo di vedere. A puntate come mio solito...
Sono rimasto un po' perplesso. L'ho trovato molto ma molto triste, pacato nel descrivere una realtà agghiacciante, un futuro prossimo in cui tutto è controllato, lo spostamento da un luogo all'altro, l'accesso ad ogni struttura e anche la procreazione. L'amore addirittura. Mi ha fatto tornare alla mente Gattaca ed Equilibrium, tuttavia qui si mescolano molto di più elementi di fantascienza e storia romantica. Forse quest'utlima prende addirittura il sopravvento giacchè il mondo in cui tutto è ambientato, le regole e il "perchè" si sia giunti ad una simile realtà sono appena appena sussurati. Volevo di più, ecco. Mi aspettavo di più forse considerando l'inizio del film. Si tratta certamente di un bel film, con ottime sequenze, poetico e tragico, quasi impassibile nel descrivere un presente che potrebbe benissimo giungere. Solo che mi aspettavo altro. Forse un po' mi depistavano la voce onniscente di Maria (Samantha Morton) e lo strano virus "dell'empatia" di William (Tim Robbins). Ad ogni modo ve lo consiglio, magari a voi procurerà un effetto diverso ^__^