domenica 25 gennaio 2009

..:: Speed Racer ::..

Titolo: Speed Racer

Anno: 2008

Genere: azione, automobilistico, fantastico

Regia: Andy Wachowski & Larry Wachowski

Cast: Emile Hirsch, Susan Sarandon, John Goodman, Cristina Ricci, Matthew Fox

Trama in breve:

Speed Racer (Emile Hirsch) è un diciottenne la cui più grande passione sono sempre state le corse automobilistiche. Le corse in realtà sono nel suo DNA dato che suo padre POP (John Goodman) e sua madre (Susan Sarandon), gestiscono una piccola officina per auto da corsa, insieme al fratello minore Spritle (Paulie Litt). Il fratello maggiore di Speed invece era il pilota record Rex Racer (Scott Porter), morto durante una gara di rally, la Casa Cristo nota proprio per la sua pericolosità. Speed Racer è pronto per spazzare via la concorrenza con la sua abilità alla guida della sua Mach 5 (e più tardi Mach 6) progettata dal padre, benché i suoi valori principali rimangano la correttezza alla guida e la tranquillità della propria famiglia. Speed riceve anche l'allettante proposta di Mr. Royalton (Roger Allam), proprietario del conglomerato Royalton Industries, affinché entri a far parte della sua scuderia. Conoscendo le intenzioni e gli interessi di Royalton, Speed rifiuta, ma ben presto si troverà a dover affrontare la realtà. Il mondo delle corse, da lui tanto sognato, infatti è fatto di corruzione, e le gare sono decise a tavolino in base agli interessi degli sponsor. Per le piccole casa automobilistiche, come quella della sua famiglia non c'è posto. Tuttavia Speed decide di mettere fine a tutto questo, e alleandosi con la fidanzata Trixie (Christina Ricci), anche lei appassionata di motori, e con i piloti Racer X (Matthew Fox) e Taejo Togokhan (Rain), decide di vincere la famigerata Casa Cristo, senza ricorrere a imbrogli ed illeciti. (fonte wikipedia)

Commento:

Una piccola premessa è d'obbligo, anzi, meglio due. In primo luogo, non conosco l'opera originale da cui è tratto il film. La seconda è che adoro i Wachowski. Non fisicamente, intendo, ma per come riescono a coniugare elementi di cinematografia orientale a dinamiche più strettamente occidentali. E poi per gli effetti speciali e le sequenze di "gasamento" che, come nella trilogia di The Matrix e in V per vendetta (sebbene non diretto da loro), sono stati in grado di proporre agli spettatori.

Speed Racer è uscito in Italia nel mese di maggio e, sebbene non l'avessi visto al cinema, ricordo che aveva fatto parlare di sè proprio per la maestosità degli effetti speciali e per il fatto di esser stato realizzato, per lo più, in studio. Tanti colori e stratagemmi virtuali e visivi più che recitazione vera e propria. Oltre che la trasposizione sul grande schermo di qualcosa di "non - occidentale" come invece ultimamente accade con tutti i supereroi targati Marvel o DC. Senza parlare che trattasi di un film dedicato al mondo delle corse automobilistiche, una realtà sempre molto attuale e spettacolare, ma che riscrive da zero gli standard di spettacolarità. Un po' come aveva fatto The Matrix. Effetti di luce e di colore, armi, inseguimenti, evoluzioni acrobatiche ed esplosioni...tutto ha un sapore artificiale, non lo nego, ma stramaledettamente entusiasmante. Nuovamente l'esperienza è quella di assistere alla "distruzione dell'attimo", eventi cioè che si svolgono in frazioni infinitesimali di secondi.

Nell'osservare il film, poi, non mancano riferimenti ad altre opere famose: la stessa saga di "Mach5", l'anime da cui è tratto il film, oppure Tron. Le scie luminose lasciate dalle auto durante la corsa finale poi non possono che farmi pensare ad Akira e agli stratagemmi visivi legati ai fari delle moto di Kaneda e Tetsuo. Fusione tra mondo dell'animazione giapponese e cinematografia occidentale, in pratica. Dove non mancano anche trovate ironiche e schrzose, demenzialità che divertono e strappano un sorriso e che, probabilmente, ammiccano all'anime originale. Mi riferisco soprattutto alle scene con protagonista Spritle, il fratello minore di Speed Racer. Senza dimenticare pure John Goodman alle prese con i ninja...una situazione un po' improbabile, lo ammetto, ma che ha ridestato nella mia memoria ricordi d'infanzia, quando in sala giochi c'era il videogame di "Final Fight" e uno dei personaggi selezionabili era un certo Haggar (un sindaco tra l'altro...), guarda caso misteriosamente somigliante a Pop. Interpretato appunto da John Goodman. Pure il cast riunito dai Wachowski non è banale e riunisce svariati nomi famosi.

La storia scivola via leggera, con alcuni colpi di scena, più o meno telefonati, ma diverte e si fa coinvolgente. Soprattutto per via delle corse automobilistiche, davvero dinamiche e spettacolari. Non ci troviamo di fronte ad un intreccio particolarmente elaborato, vi avviso, ma che comunque risulta logico (e non è poco di questi tempi) e, mi auguro, fedele all'anime originale.

Una menzione particolare va poi alla regia, davvero originale e ben orchestrata. Addirittura i piani narrativi si fondono, mescolando presente e passato, facendo scorrere in primo piano immagini reali e suggestioni del protagonista oppure flash di ciò che stanno vivendo altri personaggi, in quel momento, non presenti in camera. Un'esperienza non semplice e che a tratti confonde soprattutto chi magari pecca di un po' di elasticità mentale o che tende a farsi confondere dai colori e dagli effetti visivi. Cito ad esempio l'incipit durante il quale, mentre Speed Racer sta correndo la sua gara, vengono proposti ricordi ed immagini del suo passato e del legame con suo fratello Rex, scomparso durante una gara. Sempre contemporaneamente, alle evoluzioni di Speed, un dio in terra in quanto a destrezza al volante, si sovrappongono le immagini delle corse di Rex quando anche lui correva nella medesima pista, una sorta di fantasma che accompagna Speed e con il quale il giovane si confronta costantemente. Un idolo a cui tendere, un modello da inseguire e al contempo da evitare.

Nonostante il film si proponga come una pellicola di intrattenimento, leggero quindi, mancano poi alcune frecciatine al mondo moderno. Come il fatto che, a differenza di altri piloti, Speed si faccia raggiungere sul podio dalla famiglia e dalla fidanzata più che da avvenenti e scosciate ragazze, figure assimilabili ad oggetti come spesso suggerito dal mondo delle automobili in generale. Analogamente gli intrighi di potere che tramite la figura di Mr. Royalton emergono nel film presentano denunce molto attuali. Ad esempio la considerazione di ciò che può fare un uomo influente, di come la percezione di ciò che è giusto o sbagliato sia relativa, regolamentata dalla comunicazione di massa o dall'influenza di chi esercita il potere. Senza dimenticare il discorsetto che Mr. Royalton fa a Speed Racer per far comprendere al ragazzo come il mondo delle corse in realtà sia falsità, come il vero potere non derivi dalla conquista del podio ma da ciò che le gare automobilistiche sottintendono. Ovvero la benzina, l'industria dell'automobile, il dominio del mercato, la potenza delle vetture...E non posso che dargli ragione. In fondo, ogni gran prix non rappresenta altro che la sfida tra case automobilistiche che cercano di affermare un marchio ed un modo "buono e giusto" di intendere i trasporti.

In definitiva, un film che vi consiglio e che farà immaginare anche a voi nuove esperienze di guida. Qualcosa di più simile alle corse di mini 4wd o in videogiochi stile Re-volt, più che dinamiche effettivamente riproducibili sulle nostre strade. Però, credo, se anche noi comuni mortali guidassimo simili bolidi per andare al lavoro, altro che stress da traffico!!! Sarebbe un divertimento assurdo!

... e un'auto nuova quasi ogni settimana....


sabato 24 gennaio 2009

..:: Studio Modellistico Kaon ::..

Anche se non ancora "ufficiale" segnalo la nascita del nuovo sito dello Studio Modellistico Kaon per il quale, di tanto in tanto, collaboro.


Ci sto ancora lavorando, lo ammetto, però per ora sono abbastanza soddisfatto ^_^
E' stato realizzato con Joomla e confesso che, con un'installazione pulita e priva di "dati di esempio", si presenta come un valido strumento di sviluppo, un ottimo cms ecco, che al pari di altri agevola il compito di chi decide di realizzare siti web.

martedì 20 gennaio 2009

..:: Money... for nothing? ::..

Potrebbe sembrare una citazione della famosa canzone dei Dire Straits, ma non lo è. Non solo per lo meno. Scrivo queste poche righe, più per energie residue che per altro, per sparlare dei soldi. Di questi strani pezzi di carta che fan girare il mondo. Il pretesto me lo offre la notizia di questi giorni della possibile cessione del buon Kakà al Manchester City. Non che me ne freghi qualcosa di calcio, sia chiaro: sarà una bestemmia professare una simile avversione pubblicamente, soprattutto qui in Italia, ma è così. Trovo ingiusto che venga offerto tutto quello spazio e quel mercato al calcio. Ad ogni modo, al buon Kakà erano stati offerti dei soldi. Molti soldi. Troppi soldi. L'equvalente che un impiegato medio (20000 euro netti l'anno?) recimola in circa 5000 anni lavorativi consecutivi, senza mai spendere niente però. O che 5000 persone guadagnano in un anno. Che poi siano cifre vere o presunte, nemmeno questo saprei dirlo. Ma nemmeno il buon Silvio mi pareva molto informato.... come no... Ad ogni modo Kakà ha rifiutato: "I soldi non sono tutto", ha detto. Cosa voleva dire? Parlava davvero di Dio o....Già mi immagino la scena, con qualcuno che gli punta la pistola alla tempia e gli chiede se ancora ha intenzione di andarsene dal Milan...o dalla fede....mah.. Comunque, rimango basito da queste cifre. Come fossero bruscolini. Bazzeccole. Massì, chi non ha 100 milioni di euro da spendere oggi giorno? Quasi non avesse un valore effettivo, quasi si dovesse solamente spendere e far circolare denaro, ostentare potere. E tutto questo ha un che di perverso, che contagia e manipola la percezione del presente. Si sogna "quello", di divenire calciatori o veline quindi: chi glielo fa fare ad una persona di darsi da fare per una vita normale? Per sgobbare onestamente e costruire? Meglio tentare le carriere "di moda". Al limite sprecare capitali ingenti in lotto, super enalotto e affini. E poi c'è gente che muore di fame, gente che non arriva a fine mese, gente che fa cazzate per via della disperazione. Gente che magari deve scegliere cosa sacrificare per poter campare. Gente disoccupata. E pensare che lo stesso Silvio, anni e anni fa, si era proposto con slogan del tipo "un milione di posti di lavoro", "pensioni più dignitose", "un presidente operaio"...che possidere Mediaset e il Milan...come un qualsiasi operaio. Quel che voglio dire è quindi che, bombardati come siamo da questi "messaggi subliminali", basti pensare anche a tutte le foto delle "donne dei calciatori", ho come l'impressione che vada perdendosi il senso delle cose. E un'ulteriore dimostrazione di ciò mi giunge dalla pubblicità, di un'auto. Non ne fanno quasi mai in tv dopotutto. Mi riferisco alla Bmw x3 e allo slogan "è bello abitare fuori città". Già. Gettare nel cesso circa due ore al giorno (nel mio caso), sorbirsi semafori, ingorghi, passaggi a livello, smog e stress...senza contare i soldi bruciati in carburante...che wow!!!! Ma in fondo, cosa sono queste cose quando hai il macchinone? Ovvero hai il denaro? In quel caso, tutto scorre "lissio", senza problemi. Splende sempre il sole e si trova sempre parcheggio. Altro che la vita reale...

Concluderei citando Franco Battiato, in particolare la canzone "Un'altra vita", un testo che ben riflette il nostro vivere moderno:

(...) Sulle strade al mattino il troppo traffico mi sfianca;
mi innervosiscono i semafori e gli stop, e la sera ritorno con malesseri speciali.
Non servono tranquillanti o terapie
ci vuole un'altra vita.(...)

domenica 18 gennaio 2009

..:: Sito Kyokushin Padova ::..


Questo nuovo anno 2009 è iniziato all'insegna delle attività da svolgere, soprattutto in ambito informatico.
Ne approfitto quindi per segnalare il sito dell'AIKK di Padova, portale del dojo di karate kyokushin di sensei Franco Rosso presso cui sono stato per circa un anno e che recentemente ha subito qualche aggiornamento. Ad opera mia si intende.... e nelle prossime settimane quasi certamente sarà sotto posto all'aggiunta di nuove funzionalità...e forse di un nuovo forum, vedremo.
Buona navigazione!!!

lunedì 12 gennaio 2009

..:: Les patinajo artistique ::..

Et voilà, due figure ignote sui pattini....


Lo so, la foto non è delle più nitide o comprensibili ma chi si accontenta...si accontenta, dice Paolo Bitta di CameraCafè...

Ad ogni modo, quei due che si aggirano con tanta grazia e maestria sul manto ghiacciato del PalaGhiaccio di Feltre siamo proprio io e Silvia. Eh già, siam riusciti anche a far qualche giretto assieme. Lei è un po' più brava di me, non lo nego: soltanto una volta ha rischiato di cadere mentre per il resto dimostrava disinvoltura e maestria (ma dove????). Tutto sommato mi son difeso abbastanza bene pure io, ieri: non avevo mai pattinato prima e, nonostante 3 cadute ed un paio di scontri, posso affermare che l'esperimento è riuscito. E mi son divertito assai ^_^
Molto meglio di quando abbiamo tentato di andarci durante le feste di Natale....e chi lo sapeva che a turno già iniziato non si poteva entrare? Ma vabbè...comunque mi è piaciuto e spero che mi ricapiti ancora di andare a pattinare. Ieri non eravamo molti della compagnia ma conto che prossimamente si riesca di coinvolgere anche altre "cavie".
In fondo, la pista di Feltre è bella grande e spazio ce n'è per tutti, sia per i pattinatori in solitaria che per i principianti che si affidano al bordo pista. Sia per gli spericolati che sfrecciano tra la gente che per i pericoli pubblici che di tanto in tanto perdono il controllo e vagano...vagano...vagano... Le più pericolose comunque (manco a dirlo) rimangono le amiche del cuore, gruppetti di n esemplari di genere femminile che viaggiano a 1 metro all'ora...in gruppo...lentamente...e schivarle non è proprio immediato certe volte.
Comunque sia, una bella esperienza che volevo condividere. La giornata di ieri a pattinare assieme a Silvia e alcuni nostri amici (Bulga, Vale e il fratellino di quest'ultima) intendo, ovviamente, e non gli strani comportamenti sui pattini di taluni individui ^_^

domenica 11 gennaio 2009

..:: The Spirit ::..

Titolo: The Spirit
Anno: 2008
Genere: azione, supereroi, fantastico

Trama in breve:

A Central City si muove The Spirit, un eroe diverso dal solito. Non ha particolari superpoteri ma nulla sembra poterlo uccidere, ha un fascino magnetico che attira le donne, una nemesi (Octopus) dotata approssimativamente delle stesse caratteristiche e un'identità reale che si è lasciato alle spalle tempo fa.
Non ha passioni Spirit, non sembra animato da nessun particolare sentimento, da nessuna etica se non un ottuso senso di rispetto per l'ordine, da nessuna passione se non quella per la sua città che considera al pari di una donna: l'unica che gli fa venire gli occhi lucidi, l'unica che non tradirà mai, l'unica che rispetta. Tutte le altre sono solo avventure semiserie: medici, poliziotte, danzatrici, criminali e amori d'infanzia che tornano come dark lady dell'età adulta.
Dunque non per senso di giustizia ma per senso del dovere l'eroe freddo ma implacabile si troverà a dover impedire ad Octopus di bere il sangue di Eracle (capace di uccidere gli uomini e di donare l'immortalità ad esseri come lui e Spirit) e a impedire alla donna che gli infranse il cuore di compiere il furto di gioielli del secolo (fonte mymovies)


Commento:
Ho visto questo film pensando di trovarmi ad assistere ad un "qualcosa" di simile a Sin City. E forse questo è stato l'errore. Pur proponendosi con una veste grafica ed una fotografia analoga, probabilmente l'aspetto più riuscito del film, The Spirit si rivela di tutt'altro genere ed efficacia comunicativa. Anche se, appunto come dicevo, probabilmente l'ho visto con aspettative errate, credendolo un film su un supereroe quando invece doveva essere maggiormente inteso come una parodia del genere. Non avendo letto il fumetto da cui è tratto, scritto da Will Eisner e adattato per il grande schermo da Frank Miller (osannato autore di 300 e Sin City), ho quindi guardato il film con l'occhio ed il cuore di un profano. E ne son rimasto deluso. Dialoghi insensati, scene al limite del ridicolo, una storia blanda e superficiale. Seppur con ottimi spunti, risulta poco approfondita, con un intreccio poco credibile e personaggi appena abbozzati.
Rimane da capire se anche il fumetto è dello stesso stampo o meno, cioè se l'effetto "delirio sconclusionato" è frutto degli eventi e delle scelte di regia e sceneggiatura o se invece rispecchia veramente l'animo della versione cartacea che, da quel che ho compreso leggendo su qualche blog e portale, è nato proprio come trasposizione parodistica dei vari supereroi occidentali.

In conclusione, un film che si lascia vedere ma che personalmente non mi ha detto molto. Si salvano fotografia e aspetto grafico, in particolare certe sequenze al limite del demenziale con protagonista Samuel L. Jackson (apprezzato), ma ammetto che a tratti il film mi ha addirittura annoiato. Non so se saranno confermati i due sequel di cui si vociferava in internet ma spero che per allora venga aggiustato il tiro e fornita qualche spiegazione sul modo in cui "The spirit" va inteso. Anche perchè di questo primo capitolo, al di là dell'avvenenza di Eva Mendez e della scena genialata "sposami!", poco mi è rimasto in mente...ed è grave...


lunedì 5 gennaio 2009

..:: 2009 ::..

Ed eccomi qui, per un nuovo post. Forse uno degli ultimi in questo spazio considerando le mie volontà migratorie... Tra l'altro stavo cercando una bella immagine da inserire per augurare a tutti un felice 2009 ma non son riuscito a trovare quel che cercavo. Tra falliche bottiglie di spumanti che esplodono, fuochi d'artificio e alcune gnokkoline (tra cui una simpatica ragazza di spalle collocata su di una spiaggia tropicale...vicino al suo culetto c'erano solo i numeri 2 e 9....) non ho comunque trovato quel che cercavo.
Anche perchè non sapevo cosa volevo...diciamocelo...
Alla fine ho optato per questa sorta di conto alla rovescia solo che ormai giunge leggermente in ritardo.
Poco male.
Comunque sia, come ve lo siete passati l'ultimo dell'anno? Io ero dalle parti di Nogara, con Silvia e un gruppo di amici. L'intenzione era quella di cenare in agriturismo, all'Anatra felice, e poi muoverci, verso Verona o Mantova ma poi, complice il cenone che si è concluso quasi alla mezzanotte e una simpatica nevicata che ha iniziato alle 8 e ha terminato all'alba abbiamo optato per un po' di sana tranquillità. Anche perchè non eravamo così esperti delle strade locali e già all'andata il Tom Tom ha deciso di condurci nel nulla...
In compenso ce la siamo spassata con la neve, a lanciarci addosso simpatiche pallottole di nevischio e granate di cristalli gelati. Divertente!!
E sull'onda di emozioni "semplici" ho deciso che quest'anno tenterò di vivere più "easy", cercando di non strafare e di concedermi più relax. Di rallentare, ecco, di "vivere" un po' di più. Il 2008, complici anche una serie di cambiamenti apportati alla mia vita, è stato un po' stressante e per questo spero di potermi gustare maggiormente l'anno appena cominciato. Obbiettivi semplici, lo ammetto, che però spero possano portarmi al raggiungimento di altri che mi son prefissi e che nel 2008 sono falliti. A causa dei troppi impegni, delle corse, delle incomprensioni che nascevano dalla mancanza di calma. E spero anche di concludere il mio romanzo "Il consacrato": in questo periodo di ferie ne ho approfittato per lavorarci ma sta ancora lievitando...nascono così nuovi personaggi, nuove sottotrame, nuvoi episodi. Quello che nel 2006 avevo scambiato per un raccontino ("massì, un tris di capitoletti e liquidiamo il tutto..") sta divenendo invece qualcosa di significativo e che, spero, mi riuscirà di finire e pubblicare.
Altro non mi viene in mente per ora. Ma mi verrà.... in ogni caso cercherò di affrontare ogni esperienza con semplicità e disponibilità, un po' rispetto a quanto mi è stato possibile fare nel corso dell'anno appena passato ^__^

PS: visto che bello il "topazzo" di neve che abbiam fatto io e Silvia? Dopo quello in formato mini lasciato a Merano questo è invece un esemplare di tutto rispetto...è pure armato!!!