domenica 30 agosto 2009

Il Sigillo della Terra

Titolo: Il Sigillo della Terra 
Autore: Uberto Ceretoli 
Editore: Asengard 
Genere: Fantasy 
Pagine: 446 


La trama in breve: Più che la trama di questo secondo libro della saga dei "Quattro sigilli", che continua quanto già narrato nel "Sigillo del Vento", vi riporto l'intro che è disponibile sul sito dell'editore assieme ad un estratto del romanzo: Vedo la notte di Arhanien e vedo l’ovest corrusco di fuochi che risuona dei tamburi degli orchi, i miei figli. Sono stanchi, riuniti attorno a un fuoco, e si domandano che ne sarà di loro quando saranno sotto le mura di Alesia, la città che non ha mai subito una conquista. Sento il torpore delle loro anime, sento la paura dei loro cuori; il mio spirito è in subbuglio, i loro occhi sono pieni di domande. Anni or sono fu fatto un torto a uno di loro e i miei figli combattono ogni volta che un’ingiustizia non viene risanata, poiché la disgrazia che coglie un singolo rattrista ogni suo fratello. Questo vuol dire essere figli di Wakqatan, Dio della Guerra. Scendo tra loro, e sono vento caldo. Li abbraccio, lenisco le ferite e dono loro la tempra perduta nella marcia e negli scontri. La mia voce accarezza le loro menti, rinvigorisce i loro cuori. «Figli miei, gioite. Io, Wakqatan, sono con voi. I Sigilli si sono schierati e domani la vostra furia sbreccerà le mura di Alesia. Voi reclamate la terra che vi fu rubata: che vengano i nemici, vedranno un’alba grandiosa, un’alba di sangue, fuoco e acciaio!» 


Il mio commento: Premetto che sono trascorsi un po' di mesi da quando ho concluso la lettura de "Il Sigillo del Vento" e che quindi alcuni eventi e dettagli magari li ricordavo con poca chiarezza, però devo dire che la lettura di questa seconda fatica di Uberto, per quanto riguarda la saga dei Quattro Sigilli, non mi è spiaciuta affatto. 446 pagine dense di avvenimenti e personaggi, molti già presenti nel libro precedente e con l'aggiunta di alcune nuove comparse. L'impressione è stata però quella di leggere un libro con almeno 650 pagine o più, va detto: il font usato, l'impaginazione, la densità delle righe e di quanto narrato è tale che offre l'impressione di trovarsi di fronte a qualcosa di "più". Un po' come già accadeva per il Sigillo del Vento. Rispetto al precedente tuttavia qui si avverte una certa maturazione nello stile che concede, a tratti, maggiori descrizioni e caratterizzazioni più efficaci ed incisive, oltre ad una coralità di eventi descritti che cresce e cresce. Si arriva alla guerra, già, battaglie e guerre oltre a duelli e scontri magici di portata devastante. A livello di immagini il viaggio proposto da Uberto è più che variegato e pesca in svariati ambiti: appaiono gli orchi (forse con una strizzatina d'occhio alla produzione di Nicholls) e il popolo del mare, con tanto di sirene, tritoni e pirati. E sempre a proposito di immagini quella di copertina mi è piaciuta e, a dire il vero, mi ha lasciato incuriosito per un bel po' non riuscendo a identificare il guerriero raffigurato, poi individuato nel corso della lettura. Tra l'altro, si tratta anche del personaggio che, in certo senso, ha più a che fare con il titolo dell'opera: il sigillo della Terra. Un aspetto negativo del romanzo verte comunque su questo aspetto, ovvero sulla comprensione e sulla descrizione di certi accadimenti ad esso relativi. Il recupero del sigillo ed il suo utilizzo finiscono infatti per venir descritti "poco", e solamente nell'ultima parte. Speravo invece che ci fosse di più, anche in termini di evocazione e di battaglia tra coloro che si trovano a contendersi il controllo della terra. Temo quindi che, in relazione a ciò, sia venuto a mancare un po' di slancio creativo, energie che sospetto esser state assorbite dalla passione per le armi, le tattiche e le descrizioni di guerra in cui l'autore si è spesso cimentato. Passione che traspare e che coinvolge e per il quale va ad Uberto la mia stima: trovo infatti che il lavoro da lui svolto per conferire realismo e profondità agli eventi narrati, soprattutto quelli bellici, sia stato più che egregio. Al contempo però, indirizzo a lui un po' di "rabbia da lettura" per come ha risolto certi avvenimenti, magari tagliando corto o sbrogliando situazioni in quattro e quattr'otto. Poche volte, per carità, ma nelle quali mi sono comunque sentito poco soddisfatto (vedasi lo scontro tra re Kollert e Ghar Emrar, o il modo in cui Gwyllywm si riprende dal charme di Noa...). In altre circostanze invece ho apprezzato gli espedienti a cui ha fatto ricorso per cambiare la prospettiva delle cose, offrendo al lettore un punto di vista sfalsato, con descrizioni ambigue per rendere poco chiaro il soggetto e creare disorientamento e colpi di scena. Basti pensare a quella lancia scagliata nella battaglia di Tumblane, quando sir Argren di Alesia incalza il drago Ygyghna, oppure al guerriero che tenta di affrontare Ghar Emrar ad Antioch e che da esso viene colpito e scagliato via atterrando vicino a chi si credeva essere in realtà l'attaccante (non so se sia chiaro...in pratica stava combattendo Pinco anzichè Pallino, anche se tutto faceva pensare che fosse Pallino a battersi contro il minotauro). Concludendo, ho più che apprezzato la lettura di questo romanzo ma al contempo l'ho trovata, a tratti, pesante. Probabilmente a causa del numero di personaggi e del quantitativo di eventi narrati, pregio e contemporaneamente limite del romanzo in questione. Una lettura che però mi sento di consigliarvi a cuor leggero: sono sicuro che vi appassionerà e, meglio ancora, vi convincerà delle capacità narrative di Uberto ^_^

sabato 29 agosto 2009

..:: Vacanze in Croazia : Crikvenika ::..

Immebek!!!
Ebbene sì, purtroppo son tornato da Crikvenika. Purtroppo per voi e purtroppo per me: si stava così bene lì. Sole, mare, relax...stavo bene assai e assai. Mi son divertito, riposato, cullato al sole, rosolato ben benino, il tutto in compagnia della mia Silvia e di due fidi amici, Ale e Anna.
Giusto come appunto per il futuro, mi permetto di consigliarvela come meta ^_^

Tra l'altro, raggiungerla non è complicato dal Veneto, o comunque dall'Italia in generale: basta percorrere l'A4 verso Trieste poi, al termine dell'autostrada, proseguire per Basovizza-Rijeka, quindi direzione Otok Krk fino a che non si individuano indicazioni per Crikvenika.

Oltretutto, seguendo questo itinerario ci si evita di pagare la vignetta Slovena e si ha la possibilità di viaggiare un po' nel verdeggiante entroterra sloveno: strade semplici e modeste, paesini piccoli e sperduti, paesaggi naturali e selvaggi.
Tra l'altro, a differenza delle nostre cittadine, quasi nessuno dei paesetti presentava chiese o luoghi di culto bene in vista...in compenso c'erano molti "grill" e maialini a cuocere lentamente...succulenti...sbav sbav...
Ad ogni modo, attraversata la Slovenia, superato il confine croato impennando con l'auto e gridando "morte alla regina di Croazia! Yah!" di fronte ad un gruppo di militari ben motivati ed equipaggiati, abbiamo poi raggiunto la nostra magione: casa Miroslava. Attenzione: alcuni degli eventi sopradescritti potrebbe non essere mai accaduto.

L'appartamento si è rivelato più che consono e adeguato ad ospitarci. Semplice ma spazioso a sufficienza, con un parcheggio limitato ed un'ampia terrazza, ma soprattutto comod

o e vicino all'agenzia, alla spiaggia e al centro (a patto di sapere come raggiungerlo...). Sotto questo punto di vista devo dire che, ecco, la "Adriahome" non si è dimostrata proprio prodiga nel consigliarci ed informarci. Incalzando e chiedendo però le ragazze dell'agenzia ci hanno fornito indicazioni e depliant. In lingue sconosciute ma pur sempre depliant.

Crikvenika comunque è un po' la classica cittadina marittima, simile alle nostrane. Presenta sia una spiaggia di sabbia (a 12 kn al giorno, se si entra tra le 8 e le 17, ingresso libero altrimenti) sia spiagge sassose e rocciose, più piccole ma non meno belle. Anzi, l'acqua lì è ancora più trasparente e limpida: altro che quelle delle nostre spiagge a 12mila bandiere blu!!!

E ancor più chiara e trasparente, cristallina e bellissima, è l'acqua delle spiagge di Krk: siamo stati a Baska per poco tempo ma ne è valsa la pena davvero. Forse un po' scomoda da percorrere, sopprattutto di notte (ah, l'illuminazione!!!), ma l'isola di Krk merita di essere visitata. Anche lì si paga per ogni cosa, ingresso (30kn) e parcheggio, ma si ha la possibilità di sostare in una piccola perla nell'Adriatico. Un po' come Rab e le altre isolette che poi, da lì, abbiamo visitato grazie all'escursione con la "Angelina", una barca, una compagnia, non ho capito bene. Il tipo che ci ha convinto ad accettare il viaggio invece l'ho capito: un birbo sagace e scaltro ^_^ In senso buono ovviamente, anzi, lo saluto e lo ringrazio perchè il viaggio è stato davvero splendido ed emozionante: ho addirittura visto (e filmato!) i delfini!!! Filmato che poi lui stesso si è copiato sull'hard disk del pc e, beh, credo stia venendo sfruttato per irretire altri turisti...


Altra meta che poi vi consiglio, e poi termino, è Plitvice: da Crikvenika la si raggiunge in circa 1 ora e mezza, secondo l'agenzia, 2 ore e passa, secondo me. Plitvice è un'oasi, un parco naturale composto da camminamenti, boschi, fiori e laghi, torrenti, cascatelle. L'acqua che si può ammirare ha una colorazione turchese, pura e talmente limpida da far quasi rabbrividire. Una tappa che ciascun amante della natura non può mancare. E che, agli italiani (o forse solo a me...), farà sorgere qualche dubbio: ho pagato il biglietto, 110kn, sono entrato, e nessuno mi ha controllato. Ho preso il trenino e nessuno mi ha controllato; ho camminato per ore, e nessuno mi ha controllato. In alcuni punti, quelli in cui il sentiero seguiva il profilo delle montagne, vicino alla strada, c'è anche la possibilità di scendere senza passare per la biglietteria...e allora...perchè devo pagare??? Per il battello? Beh...in effetti quello è stato l'unico momento in cui mi hanno chiesto il biglietto.

Cioè, è emerso soprattutto in occasione della gita a Plitvice il dubbio che in Croazia ci siano un po' di cosucce "da sistemare", o comunque da chiarire. E' un paese ingenuo, che si fida, che forse non considera la possibilità di truffe e opportunismi o di gente che, per sbaglio, senza farlo apposta, possa cadere giù da dirupi o sentieri (Ah, i corrimano! Ah, i guard rail!).

Oppure, seconda ipotesi, reduce da esperienze di regime forse "sa" che non si deve sgarrare.
Mai.


Un'altra cosa che ho notato poi è stata l'età delle persone che ho trovato nei locali, al supermercato, nelle biglietterie: tutti giovani, adolescenti, ventenni, trentenni al massimo. Rari i quarant'enni, ancor di più quelli più vecchi. Come mai? I croati non invecchiano forse? Oppure è una questione di marketing, di facciata? Magari la vera Croazia è più all'interno, nei paesi che non si affacciano sul mare ma che mostrano ancora i segni di una guerra superata, di povertà e desolazione qua e là? Anche questo sarebbe da scoprire...ma dopotutto, ai turisti questo forse non importa, meglio soffermarsi alle località marittime e vivere la propria vacanza tra sole, mare e gnoc...gioventù ^_^
Consigliata!!!

giovedì 20 agosto 2009

..:: Il cosmo sul comò ::..

Titolo: Il cosmo sul comò
Regia: Marcello Cesena
Anno: 2008
Genere: Commedia
Cast: Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Silvana Fallisi, Sara D'amario

La trama in breve:
All’ombra di un ginko biloba Pin e Puk interrogano il maestro Tsu Nam sulla saggezza. “Colpiti” dai suoi insegnamenti e dal suo bastone di bambù, i discepoli sognano di raggiungere il nirvana e di suonare il gong che produce armonia, valanghe ed eruzioni. A Milano, intanto, è tempo di vacanze e Aldo, Giovanni e Giacomo hanno pianificato la partenza intelligente, diretti una volta di troppo alla stessa spiaggia e allo stesso mare. Un calcio ad un pallone e l’ammutinamento familiare sconvolgeranno il loro programma. Niente ferie o licenze per Padre Bruno che chiede a Dio la misericordia e ai fedeli l’obolo per la sua chiesa, corrotta dagli anni e defraudata da Mario, un sagrestano che “risparmia” le offerte per comprarsi la moto dei sogni. Non hanno invece bisogno di restauro i quadri del castello di Hogwarts, ritratti parlanti e sbeffeggianti che scivolano fuori dalla cornice per insediarsi in un’altra e conquistare una dama “con un ermellino”. Nel mondo dei babbani Aldo e Giovanni giocano a calcetto e generano prole, soltanto Giacomo manca la porta e la rete. Tra medicina ayurvedica e calcolo della temperatura basale, cercherà di concepire il suo goal più bello (fonte mymovies)

Il mio commento:
Uhm, che dire? I film di Aldo Giovanni e Giacomo li ho praticamente visti tutti e, bene o male, mi erano abbastanza piaciuti. Qui, non essendoci un'unica storia bensì episodi indipendenti l'uno dall'altro, il rischio di una caduta di tono si subodorava...però al contempo confidavo in Marcello Cesena, quello della parodia di DrHouse, di "Sensualità a corte" e del "Gurzo del Borneo Meridionale" a Mai Dire in pratica.
E invece...
Non si respira affatti la medesima comicità riscontrata nelle altre pellicole del trio comico, c'è più stanchezza, meno coesione, più forzatura. Le frecciatine e la caricature della società moderna ci sono, basti pensare alla partenza intelligente del primo episodio o al bisogno di avere figli dell'ultimo, però sembra quasi che manchi mordente. Discrete poi le citazioni, più o meno volontarie, da Harry Potter a Frankenstein Jr, da "Love Guru" a Un giorno di ordinaria follia: il parallelismo tra il campeggio a San Siro e la scena in cui Michael Douglas si scalda con i tizi del golf club mi è nato spontaneo, una forzatura magari, ma a quella scena ho pensato io nel rivedere in quello spazio verde un simbolo di potere dal quale sono tagliati fuori i comuni mortali (i bambini dovrebbero giocarci qui! Le famiglie dovrebbero farci i pic-nic... continua).
Tra tutti l'episodio più originale e divertente mi è risultato quello "dei quadri": simpatico ^_^
La scena dalla comicità più amara invece va di diritto al ritrovamento dei bambini nel cassonetto...non ho riso affatto, anzi, ci son rimasto male per quanto ha fatto Giacomo. In prima battuta...poi però...
Comunque sia, seppur ben girati e dal ritmo più che discreto, i vari episodi non mi hanno trasmesso molto. Non mi hanno neanche annoiato, è vero, però mi aspettavo di più. Non è facile, per carità, sfornare sempre capolavori, ma ugualmente ci contavo. Anche perchè a mio avviso gli spunti c'erano, però sono stati espressi fin là...
Peccato, quindi.
Andrà meglio la prossima volta ^_^





E per finire....
niente, vi segnalo che dal 22 agosto al 29 agosto sarà in ferie, lontano da tutto e da tutti. Forse. Assieme a Silvia e ad un'altra coppia (di cui non divulgo il nome solo per proteggere la loro privacy :-P) saremo in quel di Crikvenica, in Croazia, per una settimana di mare e relachese.
Aufvidersen quindi! Ciao ciao e a risentirci a fine mese...


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domenica 16 agosto 2009

Fuochi d'artificio - Romanzo

Come avete passato il vostro ferragosto? In tranquillità? In ozio? Al mare? In montagna? Comodamente sprofondati nel vostro divano? Dormendo? Ciullando? Leggendo? In coda per andare in vacanza? A raccogliere e sistemare zucchine? Un mix di tutto ciò? Per me si è trattato di un misto più una sana capatina a Padova in notturna, per i fuochi in Prato della valle. Non ci ero mai stato a ferragosto e devo ammettere che di gente ce n'era assai e assai. Non so quantificare la massa ma direi che eravamo decisamente ben più di qualche manciata di migliaia di persone. Qualcuno parlava di 100 mila individui...mah... Devo dire comunque che, per lo spettacolo offerto, valeva davvero la pena esserci. Azzeccattissima la musica che faceva da sottofondo alle deflagrazioni di colore nel cielo o nel centro della piazza. Coreografiche e splendide le esplosioni in cielo così come le sequenze di detonazioni e gli effetti di colori che, assieme al fumo e prodotto, simulavano a tratta una sorta di incendio o comunque un paesaggio dal sapore antico e perduto. La serie di esplosioni che poi ha percorso e ripercorso il perimetro del parco centrale mi è piaciuta particolarmente: non so perchè ma mi ricordava molto scene di fumetti e videogiochi vagamente fantasy, qualcosa in stile Diablo. E a proposito di riferimenti strampalati, approfitto di questo post per (s)parlare ancora una volta del romanzo su cui sto lavorando. Il lavoro di scrittura è terminato e ora mi sto dedicando alla sua revisione e miglioramento, coadiuvato da un manipolo di persone che mi stanno offrendo il loro aiuto in questo arduo compito. A loro un sentito ringraziamento ^_^ Orbene, dicevo che volevo sparlare un po' del mio "bimbo".
Innanzitutto il genere. Direi che potrei a buon diritto definirlo un urban fantasy o comunque un fantasy contemporaneo, con qualche contaminazione di horror (forse). In un precedente post affermavo che, come genere e come ispirazione, potevo benissimo associarlo, con la dovuta umiltà, a romanzi come quelli di Luk'janenko e Terry Brooks, rispettivamente per il ciclo dei "Guardiani" e per quello del "Verbo". Non posso negare che da essi io abbia tratto ispirazione ma, al pari di esse, vi sono altre due fonti che è d'uopo nominare tra i genitori della mia opera. Ovvero il manga "Tokyo Babylon" delle CLAMP e il film "Bad Influence" con James Spader e Rob Lowe. In entrambi vi è la convivenza, più o meno amicale, di due persone agli antipodi: un esorcista guaritore assieme ad un esorcista assassino, entrambi dotati di poteri esp e appartenenti a due famiglie rivali nel primo caso, un ragazzo per bene e una specie di criminale/corruttore il secondo. Ecco quindi da dove ho tratto l'idea iniziale per Helge e Balrog, i due protagonisti - diciamo così - del mio romanzo: coinquilini, amici e nemici. Altre fonti di ispirazione forte ora come ora non me ne sovvengono. Di certo tutto quel che leggo sotto forma di libri e manga o che vedo alla tv ha in qualche modo influito in alcune scelte e caratterizzazioni. Ad esempio Heroes (serie tv), Naruto e Bleach (entrambi manga), in termini di organizzazione n
arrativa, con episodi ambientati al tempo presente e flash relativi al passato. Oppure manga quali Berserk, Bastard!!, Zetman, quest'ultimo più di altri forse, anche nell'ambito delle mutazioni a cui possono ricorrere i miei "demoni". Basta, per oggi mi fermo qui. Ai prossimi post per la pubblicazione dei volti dei personaggi, niente schizzi o disegni, bensì foto di quelli che per me potrebbero essere i connotati dei miei "attori". E se poi ci fosse anche qualche disegnatore volenteroso che volesse cimentarsi nella realizzazione di qualche bozza....chi lo sa che non si riesca a trovare l'occasione per pubblicare anche delle immagini. Certo, sempre nell'ipotesi che quanto da me scritto venga stampato e divulgato alle masse. Cosa che, in un modo o nell'altro, spero avverrà. E non è una minaccia ^_^

 

lunedì 10 agosto 2009

..:: L'ultimo contratto - The Kovak Box ::..

Titolo: L'ultimo contratto - Grosse Pointe Blank
Regia: George Armitage
Anno: 1997
Genere: Commedia
Cast: Dan Aykroyd, Alan Arkin, Minnie Driver, John Cusack

La trama in breve:
Pur con un grosso conto in banca, frutto di molti omicidi a pagamento, Martin Q. Blank (J. Cusack) è insoddisfatto. È in cura da un riluttante psicanalista (A. Arkin) e quando la sua segretaria (Joan Cusack) gli passa l'invito di andare a Grosse Pointe per la riunione decennale dei suoi compagni di liceo, accetta. In quella cittadina, tra l'altro, ha un lavoretto da fare. Lì la sua crisi si aggrava nel conflitto tra passato e presente. (fonte Mymovies)

Il mio commento:
Ho visto questo film per sbaglio. Non l'avevo scambiato per quel certo contratto fatto dal Silvio nazionale anni or sono, bensì per "l'ultimo sogno". Che recupererò... L'ho visto senza aspettarmi nulla e devo dire che non me ne sono pentito. Non un capolavoro, sia chiaro, nemmeno qualcosa di imperdibile: è un film semplice e a tratti molto semplicistico, lineare. Poco importa se ci sono morti ammazzatti qua e là, se esplodono supermercati, se il ragazzo che viene a prendere tua figlia uccide per mestiere... l'importante è non badarci troppo e proseguire nella visione. Che per altro risulta anche piacevole. Tra le varie cose mi è piaciuto il ruolo dell'inossidabile Dan Aykroyd, killer pure lui con il mirabile intento di convincere Martin a far società comune. Così come mi son piaciuti i contrasti che il film crea grazie alla figura del protagonista, un discreto John Cusack che interpreta il ruolo del killer prezzolato. Una persona sui generis con qui si riesce a simpatizzare, anche a causa dei problemi e dei dubbi che lo assillano, umani e comprensibili. Interessante notare come nessuno si scandalizzi una volta nota la professione del giovane, un lavoro come altri, redditizio e sicuro. Che però alla lunga stanca, porta ad una profonda conoscenza "sociale" ma che finisce inevitabilmente per alienare dalla vita "normale".
Se siete alla ricerca di un film disimpegnato e senza troppe pretese, ecco, "L'ultimo contratto" può fare al caso vostro.





Titolo: The Kovak Box - Controllo mentale
Regia: Daniel Monzón
Anno: 2006
Genere: Thriller/Fantascienza
Cast: Timothy Hutton, Lucia Jiménez, David Kelly, Gary Piquer, Annette Badland

La trama in breve:
David Norton, affermato scrittore di fantascienza, viene invitato a Palma di Majorca per una conferenza. Il soggiorno sembra sereno, fino a quando la fidanzata di David non si suicida lanciandosi dal balcone della stanza dell'albergo. Mentre lo scrittore cerca di capire le ragioni di un gesto così assurdo, tante persone a lui vicine iniziano a morire in modo misterioso. (fonte movieplayer)

Il mio commento:
Ecco invece un esempio di film poco noto, privo di nomi famosi nel cast, con un budget più limitato rispetto alle solite produzioni hollywoodiane, che sa regalare piacevoli sorprese. Nemmeno questo è, giusto per amor di cronaca, un capolavoro nel vasto panorama cinematografico tuttavia è confezionato più che egregiamente. Riesce a incuriosire e a creare la giusta atomsfera per turbare e al contempo imprimersi nella memoria dello spettatore. In fondo, si tratta di un gioco, di una sorta di esperimento comportamentale al limite della follia umana. Tra l'altro, l'idea dei chip sottocutanei che il film suggerisce è anche credibile e, paradossalmente, attuale: si tratterebbe di una forma di controllo su vasta scala che tornerebbe utile per regolamentare il comportamento di criminali e persone scomode. O di pazienti ospedalieri. Ma anche di popoli interi, volendo. Una prospettiva inquietante? Forse. Così come inquietante è una delle immagini che il film propone nella parte iniziale, non tanto i suicidi indotti, ma l'uomo collegato al pc tramite cordone ombelicale. Decisamente di impatto.
Concludendo, si tratta di un buon film che mi sento di consigliarvi.


sabato 8 agosto 2009

..:: Bilancio a Treabseleghe ::..

Stasera, tra morosa, amici e sonno, son riuscito ugualmente a conciliare un po' tutto.
Addirittura mi è riuscito di andare ad assistere a circa 45 minuti di consiglio comunale a Treabaseleghe e a scrivere le mie impressioni a caldo su questo blog.
Ora, non so come sia negli altri comuni, non so se sarà così anche in futuro, ma come accadeva per la passata amministrazione, c'è la possibilità per gli elettori trebaselicensi di assistere ai consigli comunali.
Di presenziare più che altro e verificare quel che viene fatto, discusso e deciso anche perchè possono parlare solamente gli assessori e i consiglieri.
Questa sera, tra i vari argomenti della serata, il principale era senza dubbio quello relativo al bilancio del Comune. O almeno credo. Doveva essere il punto 12 ma è stato anticipato al 3° - 4° posto all'interno dell'ordine del giorno per alcune discussioni inerenti la mancata consegna di materiale e documentazione da parte dell'attuale maggioranza in modo che ne fosse possibile la fruizione anche da parte della minoranza.
Cavilli e aspetti marginali, per sindaco e soci, aspetti di importanza maggiore secondo l'opposizione.
In fondo, se ci son delle regole, perchè non rispettarle? Altrimenti a che servono? Per garantire la democrazia? Suvvia...non è così che insegna Silvio...
Fatto sta che si è passati a parlare del bilancio di Trebaseleghe e, in relazione a ciò, come forma di protesta, condibvisibile o meno, alcuni membri dell'opposizione hanno scelto di uscire dall'aula. Per non prendere parte alla mozione e alla discussione, diciamo.
Io avrei optato per strategie differenti, a dire il vero, ma tant'è.
A questo punto è emerso, a mio avviso, un aspetto negativo e "tragicomico" dell'attuale maggioranza. A parlare del bilancio infatti, dopo una breve introduzione, melodrammatica e insulsa, che non ha portato informazioni utili se non di carattere emotivo, non è stato il sindaco Zanon ma bensì Tosetto. D'altronde, i vincoli di sudditanza erano noti...
Quello che però mi ha dato da pensare è stata l'arroganza e la "cattiveria" scaturita in seguito, il tono di voce, le accuse, le insinuazioni, frasi ad effetto e populismo per sottolineare, almeno fino al punto a cui ho presenziato io, il nulla.
Si è accennato infatti a conti poco chiari, all'impossibilità di determinare il bilancio in modo chiaro e preciso, al fatto che la precedente amministrazione "abbia sbagliato", ad una non meglio precisata causa con qualche società del gas e a spese folli di oltre i 3 milioni di euro effettuate dal comune, contro i soliti 2 milioni e passa affrontate nel corso degli ultimi anni.
L'opposizione, fino a quando ho presenziato io, ridotta a soli due esponenti con l'uscita di scena anche della Lega, non ha proferito parola e quindi Tosetto ha continuato facendo ben capire a tutti come le casse del comune siano in "probabile" rosso, come l'economia della cosa pubblica sia corrotta e contorta a causa dell'operato della passata amministrazione. Certo, aver preparato anche gli atti e la documentazione dovuta avrebbero permesso, già stasera, di ottenere risposte in merito agli aspetti poco chiari e nebulosi accennati, ma così non è stato. Tutto a favore dell'effetto scenico.
Comunque, a fronte delle premesse che ho potuto udire, immagino che molte promesse elettorali non potranno essere mantenute subito e che, finalmente, ci penseranno loro a salvare le sorti del Paese.
O almeno spero.
Purtroppo non so come è proseguita la serata e se quel che è emerso dopo la mia uscita smentisca quel che dirò: non appena possibile cercherp quanto meno di riportare le informazioni che, da oggi, da qualche parte, dovrebbero essere usufruibili.
Tuttavia io mi son divertito.
Non è male infatti assistere alla politica, a quella spiccia e schietta delle realtà paesane.
Differente a tratti ma simile in tutto e per tutto a quelle dei parlamentari di Roma.
Parole, smentite, informazioni su informazioni, accuse, insinuazioni e alcuni dati ogni tanto.
Certo, mi sarebbe piaciuto di più aver assistito alla disamina delle cifre più che sprecare il mio tempo in giochetti di insulti e rappresaglie verbali, come penso avrebbe preferito chiunque. In fondo, di cosa si può parlare se non si conoscono i dati del bilancio? Da che mondo e mondo si parte dai fatti, non dalle chiacchiere per parlare dei fatti. O di soldi.
Già, le cifre misteriose, perchè il bilancio del mio Paese sembra essere un mistero.
Al momento per lo meno.
Sono pronto a scommettere che non lo sarà più a ridosso della fiera (inizi settembre) ma lo è ora. Motivo per cui non è stato presentato alcun documento all'opposizione prima del consiglio di quest'oggi.
Perchè non era chiaro e immediato risalire ad alcune spese. Uhm....se tanto mi da tanto, allora significa che non c'è molto controllo sul via vai monetario del mio comune. E ancor meglio si spiega come poi si finisca con l'avere, in Italia, 600 mila auto blu (leggi e indignati qui), giusto un pelino in più rispetto ad altri stati. Se poi con pelino uno intende 500 mila esemplari, beh...
Spese folli, inimmaginabili, quelle di Trebaseleghe, di oltre tre milioni di euro.
Ehi, un momento, ma se la cifra è nota, dovrebbero esserle anche le spese?
C'è qualcosa che non mi torna.
Come non mi tornano i discorsi sul fatto che "tre milioni sono un'esagerazione: di solito ne si spendevano di meno...due e mezzo...", queste le parole del ragioniere chiamato in causa.
D'altronde, son tanti soldi lo stesso.
Inutile andare a far considerazioni sulla successiva affermazione "beh, in effetti, circa 450 mila euro sono finiti nel bilancio del 2009 anzichè in quello del 2008 per cui le spese sono aumentate...".
Quindi si torna ai 2 milioni e mezzo circa o mi sbaglio?
Ma soprattutto, questo il dubbio che mi attanaglia e di cui dovrò cercare risposte, se la precedente amministrazione ha speso di più del solito, ha comunque creato debito oppure no? Ha speso per pura follia, per errore o perchè i soldi c'erano? E come mai non è emersa sta cosa in campagna elettorale o sulla Fenice, rivista stampata e distribuita dal Pdl locale?
E quella storia della casa Pattaro? Quella spesa per sistemare la catapecchia spacciata dall'allora amministrazione Tosetto per casa rurale e dall'immenso patrimonio storico-artistico che ha gravato sulle casse del comune per circa 500-700 mila euro nel tentativo di completarne l'acquisto? Quindi, se togliamo questa, si torna al di sotto dei 2 milioni...
Mah...che poi, a dirla tutta, mi pareva che la precedente amministrazione, per l'annuale fiera dei Mussi avesse sempre speso meno e guadagnato di più rispetto alle altre giunte per cui, credo, fosse riuscita nell'intento di contenere le uscite.
Comunque sia, indagherò.
Anche perchè non mi convince sta storia del bilancio del Paese, il fatto che sia dubbio e sconosciuto in termine di cifre e spese più che altro.
Perchè c'è del marcio, questo hanno lasciato intendere stasera, del marcio e del nascosto.
Comunisti che complottano nell'ombra!
Può anche essere, non lo nego.
Di certo ci sarà anche qualcosa di non propriamente trasparente, qualche magagna che potrebbe esplodere al momento meno opportuno.
Ma di cui l'attuale maggioranza, ex-opposizione, non sapeva nulla.
Assolutamente.
Ed è per questo che ha deciso che dall'11 luglio, cioè volevano dire da settembre, tutti gli uffici comunali saranno aperti anche al sabato. Che significa straordinari per i lavoratori del comune ed un esborso aggiuntivo alla voce "spese" del bilancio.
Mah...io avrei almeno atteso di capire come siam presi, prima di procedere. Anche perchè sembra che non si possa procedere senza un organizzatore che valuti il da farsi.
Comunque sia, impressioni a caldo o meno, è stato divertente assistere al consiglio comunale.
Mi è sembrato di osservare persone che dovevano a tutti i costi accordarsi per risolvere un problema. Solo che il testo del problema nemmeno era stato letto, ma tutti erano lì pronti ad accoltellarsi per difendere la propria soluzione prima ancora che i dati fossero noti.
Assurdo.
Speriamo bene va, speriamo bene anche perchè il futuro non sarà roseo, soprattutto per l'aspetto economico. Cerchiamo almeno di volerci bene, a prescindere dalla fede politica professata.

giovedì 6 agosto 2009

..:: Terre di Confine 9bis ::..

Segnalo anche tramite il mio blog l'uscita del nuovo numero di Terre di confine, rivista aperiodica e gratuita che si occupa di fantasy e fantascienza.
In particolare, quest'ultima uscita, è dedicata prevalentemente al mondo del fumetto e dell'animazione e, senza indugiare oltre, vado a riportarvi copertina e link agli articoli.
Ah, nel caso foste colti dalla tentazione di segnalare la buona novella beh...non indugiate e diffondete il verbo a destra e a manca ^___^
Analogamente nel caso foste interessati ad acquistare spazi pubblicitari su www.terrediconfine.eu: non esitate a contattarci!!

Ecco i link agli articoli:

TdC dà i Numeri?
Gelatineide - Intervista ad Alessandro Fusari
Il Mistero dei Teschi di Cristallo
Scontro Finale
La Dimora Fantasma
L'Acchiapparatti di Tilos
L'Albero delle Conchiglie
Graceling
Duma Key
Fuga da Mondi Incantati
Il Lamento dell'Usignolo
Il Sangue della Terra
Melodia
Avelion - La Figlia dell'Acqua
Il Canto Proibito
Il Codice Nemesis - Il Ritorno dei Cavalieri dell'Ombra
L'Erede di Vitar
Considerazioni sul MedFantasy
La Torre Nera (fumetto)
Berserk - The Black Swordman
Raggi Fotonici - Intervista a Mirko Fabbreschi
80 Nostalgia - Intervista a Luca Alberici
Tekken - The Animation
Escaflowne (The Movie)
Night Warriors - Darkstalkers' Revenge
Racconto di un Tatuatore Professionista
Orexis - Il Fiore del Nulla - Prologo
Orexis - Il Fiore del Nulla - Capitolo I
Pacco a sorpresa per il sig. Derringer - parte III
La Belle Dame sans Merci
Ken 3 - La Salvezza Torna da Nord
La Mano del Fato - Il mio Nome è Nym di Mocha


lunedì 3 agosto 2009

..:: Shii ::..

Più leggo e rileggo quello che ho scritto, in merito al mio "Consacrato", più mi vien voglia di aggiungere, di cambiare, di modificare.
Soprattutto le parti che, a mente fredda, risultano poco scorrevoli o chiare...senza contare quelle che presentano alcune sviste...
Tutto nella norma, per carità, però mi è occasione di riflessione e di meditazione.
Un po' come i video che vado a proporvi e che palesano alcune "singolari" dinamiche umane.
Che tendenzialmente i maschietti subiscano più facilmente il fascino del gioco, dei videogames in particolare, è notoriamente risaputo. Un dato scientifico forse che ha permesso a più di qualche studioso di conseguire il rinomato premio Ignobel. Altro che la possibile cura al glaucoma...con tutti i tagli che ci sono stati a Sanità, Istruzione e Ricerca sti qua ancora insistono a voler combinare qualcosa di buono...tsk...
Comunque, non so se dipenda dall'animo ingenuo e bambinesco che possiediamo, dalla bonaria idiozia che ci appartiente, però è indubbio che ci siano "cose" che attirano maggiormente l'interesse di noi maschietti.
Fumetti, supereroi, anime, tette, birra...
Così come ci sono altre "robe" che catalizzano con più facilità l'attenzione femminile...vedasi l'infinito bisogno di scarpe o di borsette...
Ad ogni modo, gustatevi questo video sulla "Shii", la versione per donne della famosa console prodotta dalla Nintendo. Pura demenzialità, ovviamente, leggermente maschilista, ma che son sicuro vi strapperà più di qualche risata...




...come riesce a fare anche la seguente pubblicità dell'Heineken.
Altro esempio di come gli spot televisivi moderni, reali o artigianali come il precedente, siano efficaci nel riportare su video ataviche e insondabili differenze che contraddistinguono i due sessi.
In fondo, l'omo se omo e a femena se femena...