mercoledì 28 ottobre 2009

..:: A proposito del mio romanzo... ::..

Ed eccomi qua.
Come già accennato qua e là tra i post apparsi su questo blog, ho concluso la stesura e una prima revisione del mio romanzo. Grazie poi all'impegno di Silvia e Ale sono stati eliminati alcuni errori ed orrori e, di certo, è migliorato in coerenza e qualità.
Ho quindi iniziato a sondare alcuni editori nella speranza di raccattare qualche possibilità per veder pubblicato questa mia creatura.
Parallelamente ho anche iniziato a pianificare un seguito e ad avviare una collaborazione, con Maurizio Noris, per la copertina.
Il tutto con la speranza di riuscire ad approdare nelle librerie...prima o poi.
Prima è necessario conquistare qualche editore. Per il momento mi sto concentrando su quelli medio - piccoli ma, tra quelli che ho contattato, ancora non ho ricevuto segnali positivi.
Stampa Alternativa, ad esempio, non è interessata. Asengard, Giunti editore ed Edizioni Il Ciliegio sono full e per il momento non prendono in considerazione altro materiale, se non a partire dal 2010. Ci sarebbe anche la 0111 Edizioni: peccato per il limite di circa 500 mila battuteper l'invio di manoscritti...io sono quasi al doppio :-(
Poco male.
Comunque c'è ancora margine ed editori da sondare ce ne sono ancora parecchi.
Mica demordo.
Al limite, male che vada, esiste il web così come formule di autoproduzione (ad esempio Il mio libro). Magari anche "a puntate", stile fumetto.

Ambientazione e riferimenti:
In ogni caso, visto anche che qui a fianco c'è un sondaggio per invitarvi a suggerirmi il titolo più adatto, trovo sia giusto spendere qualche parolina sui contenuti della mia opera.
Anche per potenziali editori che mi leggono...in fondo, per la legge dei grandi numeri, almeno un editore dovrà pur passare di qua nell'arco di qualche millennio...
Ahem...dicevo...qualche post fa ho accennato al genere: si tratta di un romanzo che definirei fantasy.
Niente ambientazione simil-medievale però: tutto si svolge in un continente moderno, del tutto affine alla realtà delle città del "mondo occidentale".
Più o meno come avviene nella trilogia del verbo di Terry Brooks o nelle opere di Luk'janenko. Ancor meglio se pensate a qualche manga...
Comunque, dicevo, l'ambientazione è moderna anche se le vicende si sviluppano su piani temporali differenti: vengono proposte vicende del presente così come episodi relativi al passato, per introdurre personaggi e arricchire l'intreccio.
Inutile dire che gli attori del mio romanzo non sono persone qualunque. O, meglio, qualcuna sì, ma altri no. Alcuni di essi appartengono alla Luce, altri invece al Vuoto, due forze antitetiche che si danno battaglia da secoli e che lottano per il predominio dell'energia spirituale rappresentata dalle anime degli uomini. Ecco allora che il Vuoto si adopera per suscitare sentimenti negativi come odio e invidia, suggerendo la via della violenza e della dissoluzione, architettando piani per indurre l'umanità in tentazione. Compito degli adepti della Luce invece è quello di opporsi a tutto ciò, adoperarsi per la salvezza delle genti, recando conforto, guarendo il prossimo nel corpo e nello spirito, offrendo esempi di rettitudine. E, al contempo, lottando fisicamente contro i demoni del Vuoto ricorrendo alla magia e ai poteri che vengono conferiti loro nel momento della consacrazione.
In questo contesto si sviluppano le vicende del mio romanzo e, in particolare, due sono i personaggi cardine della trama.
In realtà questo non è proprio vero ma, per ora, accontentatevi di questa spiegazione ^_^

Personaggi:
Helge e Balrog sono l'uno l'opposto dell'altro, coinquilini, ragazzi di circa 30 anni, il primo appartentente alle forze della Luce, il secondo a quelle del Vuoto. Sono nemici-amici che cercano di sfruttare ciascuno la presenza dell'altro per i propri scopi e, al contempo, sono una sorta di specchio l'uno per l'altro, immagini riflesse di ciò che potevano essere o di ciò che potranno diventare.
Balrog in particolare è un tipo affabile e brillante, di bell'aspetto, scaltro ed enigmatico. Ha l'aria di chi nasconde qualcosa, ma al contempo non si espone mai e persegue il vangelo del Vuoto insegnando al proprio amico-nemico le debolezze dell'umanità, le nefandezze di cui è colpevole, mostrandogli che non merita salvezza. Ha una discreta loquacità e risulta abbastanza affascinante nonostante l'ipocrisia e la faccia tosta che dimostra in più di un'occasione. E' in ogni caso un personaggio sfaccettato sul quale, credetemi, ho lavorato "abbastanza" rispetto a come era stato pensato inizialmente.
Helge invece possiede un animo più combattutto e sensibile, una persona in pena che si sente abbandonata e tradita, condannata.
Dopo un "certo" evento infatti non è più in grado di ricorrere ai poteri che la sua condizione di adepto della Luce gli consente. Non solo: non sente più la voce della Luce, non riceve visioni o indicazioni grazie a cui indirizzare il proprio cammino e, ancor peggio, soffre a causa di misteriose crisi notturne....
Inizialmente, lo confesso, nel delineare questi due personaggi mi sono ispirato ad alcune opere che ho avuto modo di apprezzare. Berserk, ad esempio, in particolar modo riconducendomi al rapporto tra Gatsu e Grifis. Anche Tokyo Babylon è stato un valido punto di riferimento, considerando il legame tra Subaru e Seishiro. Però, ad essere totalmente sincero, l'origine di Helge e Balrog è da collegare alla visione di un film: Cattive Compagnie - Bad Influence.
Probabilmente però non si esaurisce tutto qui e, anche nell'ottica di veicolare l'immaginazione di (futuri ed eventuali) lettori vi propongo la mia "visione", ovvero i modelli che ho tenuto a mente nel tratteggiare questi miei due personaggi.









Helge:


Bradley Cooper
Edward Norton
Havok (X-men)
James Spader











Balrog:

Rob Lowe

Fuuma (X-1999)

Seishiro Sakurazukamori
(Tokyo Babylon, X-1999)

Zachary Quinto
(Sylar nella serie Heroes)


Per oggi direi di fermarmi qui...
Prossimamente penso vi proporrò qualche altro personaggio...e/o personaggia...che non pensiate ci siano solo ommeni ^_^

martedì 27 ottobre 2009

..:: Samurai Champloo ::..

Titolo: Samurai Champloo
Studio d'animazione: Manglobe
Regia: Shinichirō Watanabe
Anno: 2004 - 2005
Numero episodi: 26

La trama in breve:
Le vicende principali si sviluppano attorno ad un trio di personaggi costituito da Mugen, Jin e Fu. Il primo è un rozzo spadaccino cresciuto in un'isola popolata da criminali, impulsivo ed imprevedibile combattente; Jin è un taciturno e abile spadaccino occhialuto, di indole riservata ma pragmatica, vaga senza meta dopo aver abbandondato il dojo presso cui è cresciuto; Fu è invece una giovane e frizzante cameriera alla ricerca del samurai "che profuma di girasoli". Ricerca che avvia in compagnia di Mugen e Jin dopo averli vincolati al suo cammino per mezzo di una scommessa: potranno continuare il loro duello solamente dopo il ritrovamento del samurai che profuma di girasole.

Il mio commento:
Prendete uno studio promettente come la Manglobe, affiancatelo al regista di Cowboy Bebop e shakerate: il risultato sarà senza ombra di dubbio godibile ed originale ^_^
Ovvero Samurai Champloo, la prima opera di successo proposta da Manglobe prima di Ergo Proxy. Una serie scanzonata e dinamica, senza troppe pretese di coerenza e precisione storica ma senza dubbio originale e godibile assai assai.
I vari episodi scivolano via tra combattimenti e cavolate, tra improbabili situazioni ambientate nell'epoca Meiji (credo...) per concludersi con una sequenza di tre puntate in cui tutto viene chiarito. Ogni tassello trova spazio e il ruolo di alcuni personaggi secondari trova finalmente senso e profondità.
Non mancano, come dicevo, le gag e le situazioni al limite della demenza, talvolta anche proposte con l'ottica di spiazzare lo spettatore proponendo tematiche attuali in un contesto storico. Ecco allora la "battaglia" a baseball tra giapponesi e invasori americani, l'olandese omosessuale innamorato di un attore di kabuki, i rapper, i vandali che si dedicano alla pratica dei graffiti piuttosto che al ninjtsu oppure la repressione dei cristiani giapponesi.
Sono molti anche i personaggi che vengono proposti, più che altro funzionali alla storia che non veri e propri comprimari. Senza dubbio molto più interessanti risultano le caratterizzazioni di Mugen e Jin: difficile rimanere indifferenti al contrasto che creano anche solo rimanendo immobili. Il look, il portameto, l'indole, lo stile di combattimento...sono praticamente agli antipodi, rivali costretti alla collaborazione in un rapporto che rasenta l'amicizia ma che amicizia non è.
La graziosa Fu invece rappresenta il collante tra i due, l'elemento che riequilibra le forze in gioco ed il fulcro attorno a cui ruota la storia. E' lei che in ogni caso "muove" gli altri, sia volutamente sia indirettamente (ad esempio quando viene rapita...)
L'animazione si assesta poi su ottimi livelli, originale e dinamica, rapida e avvincente. Molto simile a Cowboy Bebop come resa.
Particolare invece la colonna sonora che propone, oltre a classiche musiche "orientali", musiche più vicine al mondo rap e hip hop, non esattamente quello che si ascoltava nel Giappone del 1600 (o giù di lì).
In definitiva, una serie più che consigliata ^_^


mercoledì 21 ottobre 2009

Push

Titolo: Push
Anno: 2009
Genere: Azione

La trama in breve: Nick Gant è un telecinetico di seconda generazione, capace di muovere gli oggetti con la sola forza della mente. Traumatizzato dalla morte del padre, avvenuta dieci anni prima ad opera di una spietata agenzia governativa, Nick si è ritirato a vivere in un quartiere popoloso di Hong Kong, spendendo il suo tempo tra scommesse ai dadi e raggiri. Avvicinato da Cassie, un'adolescente chiaroveggente e saputella, viene coinvolto in un gioco pericoloso. Dovrà recuperare una valigia contenente un farmaco in grado di aumentare prestazioni e poteri in soggetti con capacità paranormali. Non sarà sempre facile eludere la sorveglianza e sfuggire ai poteri di spietati segugi, capaci di prevedere il futuro, di controllare le menti e di influenzare le azioni altrui. Ma Nick e Cassie hanno un piano, un disegno ed un segreto. (fonte mymovies)


Il mio commento:

Talvolta alcuni film escono in sordina: non fanno molto successo ma sono dei piccoli capolavori. A suo tempo, quando vidi il trailer al cinema pensai che forse, Push, poteva essere interessante.
Mi sbagliavo.
L'ho voluto vedere confidando che si trattasse di una pellicola valida, magari poco originale, ma valida. Invece mi ha deluso assai e assai. Confuso, caotico, inconcludente e assolutamente insensato ("Ehi! Per evitare che vedano il mio futuro basta agire in modo imprevedibile!" "Ehm...sì...tu vai pure avanti...").
Capisco perchè la sua uscita non ha avuto granchè eco.
Peccato comunque perchè poteva nascere lo stesso qualcosa di positivo. Certo, tra X-Men e Heroes ormai si è assuefatti a gente con superpoteri però lo stesso ci contavo.
Unica cosa degna di nota è la sfida finale tra i due telecineti (uno dei due, giusto per dirla, all'inizio a malapena spostava dei dadi...) i quali, per qualche strano motivo, governano anche campi di forza e hanno riflessi tali da permettergli di seguire anche i movimenti dei proiettili. A parte questo, è un film evitabile senza problemi.
Se poi volete vederlo lo stesso, beh, io vi ho avvertito...



lunedì 19 ottobre 2009

..:: L'avversario ::..

Titolo: L'avversario
Regia: Nicole Garcia
Anno: 2002
Genere: Drammatico
Cast: Daniel Auteuil, Humbert Balsam, François Berléand, François Cluzet, Emmanuelle Devos

La trama in breve:Per diciotto anni Jean-Marc Faure ha ingannato tutti, costruendosi un'identità inesistente, quella di un medico affermato, dirigente dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) impegnato in viaggi e soggiorni all'estero. Quando sta per essere scoperto, provoca la morte del suocero, uccide moglie, due figli e i genitori, cerca di sopprimere un'amante e fallisce il suicidio, incendiando il proprio appartamento. Storia vera di Jean-Claude Romand, autore nel 1993 di un'analoga strage cui si ispirò L. Cantet in A tempo pieno (2001) e dalla quale, dopo aver parlato con Romand in carcere, Emmanuel Carrère trasse il romanzo omonimo (1999), adattato da Jacques Fieschi, dalla regista e da suo figlio Frédéric Bélier-Garcia. Film angoscioso, in concorso a Cannes 2002 (fonte mymovies)

Il mio commento:
Un film che volevo vedere e che non mi ha deluso affatto. Drammatico e angosciante, triste e disperato. Qua e là ho letto di chi l'ha apprezzato per la freddezza che possiede, per come risulti descrittivo e "piatto", oppure di chi l'ha poco consigliato proprio per gli stessi motivi.
Da parte mia, mi sento di suggerirlo.
Non si tratta certo di una visione felice ed immediata. Anzi, procede lentamente e in modo un po' confuso talvolta, visto che mescola sequenze presenti e passate, però senza dubbio saprà colpirvi.
Una storia, quella descritta, atroce e incredibile. Una vita costruita sulle bugie e sull'inganno, forzata, voluta, solo per appagare un certo bisogno di apparire. Un costante nascondersi dagli altri mostrandosi per ciò che non si è.
Un inganno che prima o poi, inevitabilmente, ha portato il protagonista (non dimentichiamo che si tratta di una storia vera) ad una lucida e disperata follia.
La cosa più difficile da credere è come sia stato possibile tutto ciò, come abbia fatto una persona (e non è l'unico caso, anche se non sempre si è arrivati all'omicidio) a mentire per così tanto tempo senza farsi scoprire. Eppure la moglie, gli amici, i genitori lo conoscevano bene. Erano lì. Come hanno fatto a non accorgersi, a non nutrire dubbi? Domande legittime, che anche i poliziotti pongono a coloro che risultavano vicini al protagonista della vicenda. Quesiti che però non trovano risposta, anzi, che lasciano i presenti ancora più sconvolti e increduli.
Ma ancora più drammatica è la parte che Jean-Marc ha recitato, un uomo sempre più a pezzi, devastato ma al contempo incapace di liberarsi dallo scudo di menzogne che si è costruito attorno. Timoroso di affrontare la realtà e, soprattutto, gli occhi di chi ama. Ruolo che, a mio avviso, Daniel Auteuil porta egregiamente sullo schermo, intensamente, regalando momenti di cupa desolazione e di disperato silenzio.
Da vedere insomma, e da apprezzare. Soprattutto da parte di chi nella storia narrata"ci vede qualcosa di familiare" e che proprio nella descrizione degli eventi, più che nelle riflessioni indotte, magari riconosce qualcosa di noto. Dinamiche incredibili ma non impossibili che nella società dell'apparire possono capitare più frequentemente di quel che si possa pensa.

Guarda il trailer

domenica 18 ottobre 2009

..:: Vita, amori, editori ::..

Questo post "avrebberei" dovuto scriverlo ieri, ma tra una cosa e l'altra non son riuscito a ritagliarmi il tempo necessario per cui procedo oggi.
Giusto per condividere con il mondo il festeggiamento del "duesimo-versario" di relazione con Silvia. Forse sarebbe stato meglio se avessi piazzato qui una poesia o qualcosina scritta apposta per l'occasione....ma ho preferito invece fornirgliela privatamente assieme ai regali "a matrioska" che le ho fatto. E confesso che si è pure commossa nel leggere i versi che scrissi in seguito al suo primo "sono innamorata di te" ^_^
Ne approfitto poi per far un po' di pubblicità e per consigliarvi, per anniversari o ricorrenze varie, sia la fioreria "Il Tulipano" di Carmignano sul Brenta (VI) sia il ristorante "Castello di Stigliano" a Santa Maria di Sala (VE). Non rimarrete affatto delusi, parola di Francesco Ama...cioè...
Altra cosa che invece ho appurato ieri è che sono negato, ma negato in modo totale e categorico, per realizzare pacchettini. Non c'è verso, un imbranato cosmico...fortuna vuole che poi i regali debbano essere scartati ma altrimenti... in questo senso invidio tanto le commesse dei vari negozi che in 3, massimo 4, abili mosse ti impacchettano l'impossibile (Aspetti! Quello è il mio bambino!!!). Non tutte certo - ricordo ancora quella vicenda all'Unieuro di Castelfranco Veneto per il regalo di laurea di Pinto... - ma la maggior parte.

By the way, ieri sono riuscito a dedicarmi anche ai miei loschi progetti letterari.
La revisione del mio "Il consacrato" è pressochè finita o comunque in fase di completamento, grazie anche agli sforzi congiunti di Ale e Silvia, e ho deciso di cercare e sondare un po' di editori.
Giusto per capire se c'è speranza di pubblicare l'opera o meno.
Ah, prima che me ne dimentico, qui a lato c'è un sondaggio: votate please ^_^
Comunque, dicevo, ho cercato un po' qua e un po' là e, unendo i risultati e le segnalazioni riportate sul Rifugio degli Esordienti e su Writer's Dream ho deciso di contattare un po' di case editrici, puntando soprattutto a quelle che non prevedono contributi di pubblicazione e che non hanno EdiQ come distributore (dopo l'esperienza con la Runde Taarn ho deciso di evitare) :
  • Asengard : questa sarebbe l'ideale, a mio avviso....solo che al momento non prendono in considerazione manoscritti...
  • Dario Flaccovio: ho provato a contattarli ma non sono interessati al genere :-(
  • Edizioni Età Dell'Acquario: inviata una mail, ma non ho mai ottenuto risposta....
  • Galaad edizioni: piccolo editore che ho pure incontrato personalmente a Modena, contattato via mail ma al momento zero risposte
  • Graphe.it : tempo fa mi avevano intervistato, speravo quindi in un potenziale loro interesse ma al momento sembra che l'intera programmazione editoriale per il 2010 è al completo
  • Mursia: questo sarebbe, a mio avviso, un editore interessante. Certo, il genere della mia opera non rientra esattamente nel loro catalogo ma sono fiducioso di attendere almeno una risposta alla mail che ho inviato loro...
  • Stampa Alternativa - Nuovi Equilibri: ho scritto loro per sondare un loro possibile interesse, mi hanno risposto e ho provveduto ad inviare loro la scheda dell'opera e i primi tre capitoli. Speriamo bene...
Avevo anche una mezza intenzione di provare a sentire EdiGiò e Montag ma poi ho deciso di lasciar perdere. A parte il discorso della quasi certezza di ottenere richieste di contributi, dei primi ho letto 2 libri e mi accingo a cominciare il terzo e non mi hanno convinto, gli altri invece si appoggiano a EdiQ e quindi - ahimè - ho deciso di scartarli in tronco.
Comunque sia, se qualcuno di voi ha esperienze o segnalazioni, non esiti a condividerle ^_^

martedì 13 ottobre 2009

..:: L'autunno dell'animo - Storia di un cavaliere - Parte finale::..

Titolo: L'autunno dell'animo - Storia di un cavaliere - Parte finale
Autore: Maurizio Marzulli
Editore: EdiGiò
Genere: Narrativa
Pagine: 132

La trama in breve:
Biagio, cavaliere crociato reduce dalla Terra santa, è tornato a casa. Nonostante i dubbi sul futuro, un occasionale incontro sembra avergli cambiato la vita, un amore improvviso gli ha ridato la speranza. Eppure il fato non vuole ancora concedergli pace, si profila un pericolo inatteso che sconvolgerà tutta la sua vita e il suo destino.

Il mio commento:
Penso che suddividerò il mio commento in due parti, una relativamente alla pubblicazione e all'operato dell'editore, e una in merito alla storia.
A differenza di quel che si potrebbe pensare, questo libro non rappresenta la continuazione vera e propria de "L'autunno dell'animo - Storia di un cavaliere" bensì è parte di un unico romanzo. Per motivi commerciali e strategia editoriali l'opera è infatti stata suddivisa in 3 parti anzichè essere distribuita come un unica entità.
Al di là del fatto che se in copertina leggo "parte finale" mi aspetto di trovarmi di fronte alla "parte finale" e non al secondo capitolo di una saga, trovo che l'idea di spezzettare un testo in più parti sia buona.
Soprattutto per un piccolo editore che cerca di piazzare esordienti poco conosciuti.
Strategia però che, mi spiace dirlo, deve procedere di pari passo con la definizione di un prezzo adeguato e la presentazione di un'opera "qualitativamente" accettabile.
Partiamo dal primo aspetto. Complessivamente ho pagato circa 21 euro per un totale di neanche 200 pagine. Tanto, a mio avviso, forse troppo. Passino i 7 euri per la prima parte (5 in realtà...grazie allo stesso Maurizio incontrato a Modena :-P ), ma questa poteva essere proposta ad un prezzo inferiore. "La fiducia" l'avevo già pagata, mettiamola così.
In secondo luogo, ho trovato numerose sviste e pecche che mi fan sospettare che il lavoro di editing sia stato poco approfondito. Spero che questo libro rappresenti "un" caso isolato, altrimenti credo che l'editore farebbe bene a rivedere certe dinamiche lavorative per migliorare la qualità dei propri prodotti. Sviste e refusi possono capitare, per carità, ma quando ci si imbatte in punteggiatura non uniforme per segnalare discorsi diretti, maiusole mancanti, a capo fantasiosi ecco...ci si rimane male.
Dal punto di vista della cura del testo, quindi, non mi ritengo affatto soddisfatto. Tanto più che anche i caratteri scelti per la numerazione delle pagine o per le intestazioni delle pagine risultano "sbavati". E se consideriamo che dietro la pubblicazione di Marzulli c'è pure il lavoro della Contrappunto...ahem...il nervosismo cresce...
Quanto al resto, come già nel primo libro del ciclo, la narrazione procede tranquilla e serena. Piuttosto scorrevole ma abbastanza didascalica e schietta. Per alcuni questo può rappresentare un pregio, per altri un po' meno. Nel mio caso, come stile, può andar benone però avrei comunque gradito un maggior livello di coinvolgimento e di "spiazzamento".
Mi è sembrato infatti che il tono usato fosse un po' distaccato, l'attenzione dell'autore tesa a descrivere più che a render partecipi i lettori.
Un pregio invece dell'opera è la serenità della vicenda. Ci sono anche momenti cupi e "concitati", diciamo (anche se sbrigati velocemente...), ma gli eventi descritti trasmettono positività.
Non ci sono grandi battaglie contro il Male, nè intrighi internazionali, nemmeno segreti da svelare o salvaguardare: c'è la storia di gente comune, intrecci di vite umili e semplici. Ordinarie, potrei dire. Certamente umane e abbastanza verosimili.
E questo, credo, sia il pregio migliore di quest'opera a metà tra la finzione e la storia italiana.
Qualche complicazione e imprevisto in più, a mio avviso, avrebbe comunque reso più dinamica e coinvolgente la storia. Meno telefonata, ecco, anche se è apprezzabile l'intenzione di trasmettere messaggi positivi e genuini, esempi di vita familiare e di semplicità che i tempi moderni tendono a far dimenticare.

domenica 11 ottobre 2009

..:: Simone ::..

Titolo: Simone (titolo originale S1m0ne)
Regia: Andrew Niccol.
Anno: 2002
Genere: Commedia / Fantascienza
Cast: Al Pacino, Winona Ryder, Catherine Keener, Evan Rachel Wood, Jason Schwartzman

La trama in breve:
Victor Karanski (Pacino) è un regista di Hollywood che da anni passa da un fiasco all'altro. Il film che sta per terminare è compromesso dai capricci della diva che abbandona il set. Nessuna stella vuol lavorare con Victor che allora, grazie all'invenzione di un mattoide geniale e morente, riesce con un certo programma, a riprodurre virtualmente Simone, dalla strepitosa bellezza. L "attrice" ha un successo abnorme, alla Greta Garbo, il mondo impazzisce per lei, che non si mostra mai in pubblico. Victor riesce a farla apparire in televisione, a farla cantare in uno stadio, ma nessuno la vedrà mai, naturalmente, dal vivo. (fonte mymovies)

Il mio commento:
Non avevo mai visto questo film ma l'avevo in lista d'attesa da un bel po'. Quando finalmente son riuscito a ritagliarmi il tempo necessario alla visione mi ci son messo carico di un po' di aspettativa, ecco. Devo confessare che non ne sono rimasto deluso affatto.
Al di là della straordinaria gnoccolosità della protagonista, il film risulta molto intelligente e attuale, carico di spunti.
Per certi versi è una sorta di Frankenstein del mondo cinematografico. Già il nome del regista-creatore della bellissima attrice virtuale richiama alla mente questo accostamento: infatti si chiama Victor...
Mi son piaciute molte le frecciatine al mondo di hollywood, ai vizi e ai vezzi delle star e al ruolo ribaltato che si viene a creare tra regista e attori. Solitamente sono questi ultimi i più famosi e ricercati dalla stampa, anche al di là delle loro partecipazioni a film e serie. Anzi, sembrano ancor più importanti delle storie e dei personaggi che interpretano da quanto ne parlano i media, affamati di gossip e bisognosi di umanizzarli. Anche raccontando il falso: nel film, ad esempio, una testata giornalistica si "inventa" l'infanzia di Simone. E la vende per vera senza che nessuno obbietti.
Anche perchè, in fondo, tale manovra costituisce pubblicità: non importa se bene o se male, l'importante è che ne parlino.
Triste poi la riflessione sulle idee e sui messaggi dei film e dei soggetti che i registi propongono, quasi sempre snobbati o relegati ad un ruolo secondario rispetto alla scelta di attori e volti.
Piaciuta anche la critica agli effetti speciali e all'animazione, soprattutto in un momento in cui i primi film di animazione "seria" iniziavano ad affiorare, sia ad Hollywood che in oriente (Final Fantasy di Hironobu Sakaguchi è del 2001, ad esempio). Da un lato c'è la messa in luce delle incredibili potenzialità della computer graphic e degli effetti speciali: consentono di ricreare la vita, di superare limiti fisici realizzando ogni più sfrenata ambizione creativa. Però presentano anche il rischio di "distrarre", di deumanizzare la recitazione e di far crollare un mondo che vive di attori e registi in carne e ossa. Anche se, a dirla tutta, questi ultimi in un contesto simile a quello delineato in S1m0ne, avrebbero invece dalla loro un'attenzione più alta da parte del pubblico e senza dubbio la possibilità di portare sulla scena anche quei soggetti "difficili" e di non facile collocazione. In fondo, potrebbero far fare alle proprie star quel che si vuole.
Ultima considerazione va poi al pubblico, a cui non importa molto se S1m0ne è "pura" oppure se si presenta in un talk show ubriaca e sfatta (era in teleconferenza, comunque ). Nemmeno sembra preoccupare se esiste veramente o no, a loro basta che ci sia. Come una dea, come ad un oracolo a cui guardare per sentirsi migliori o a cui tendere. Un esempio di perfezione a cui tendere, ecco, questo sembra essere il ruolo che ricoprono le star nel nostro mondo. Un compito che loro malgrado incarnano e con cui devono far le spese. Sempre se non sono virtuali...
In definitiva, dopo la sceneggiatura di The Truman Show e il film Gattaca, Andrew Niccol sforna un altro buon prodotto. Ottimo anche Al Pacino.
Più che consigliato ^_^



mercoledì 7 ottobre 2009

..:: Lodo Alfano?? E Mondadori? ::..

"Non mi interessa quello che ha detto il capo dello Stato, non mi interessa...Mi sento preso in giro e non mi interessa. Chiuso"
Dixit Silvio.
Embè, magari anche il popolo italico un po' si è sentito preso per il culo nel vedere con quale priorità ed energia si è tentato di far passare questo lodo (e pure in passato con il lodo Schifani/Maccanico...). A scapito dei diritti di uguaglianza sanciti dalla Costituzione, direi. E nonostante altre urgenze che, di questi tempi, avrebbero dovuto essere privilegiate.
Che poi, non è una questione SOLO di Berlusconi.
In primis c'è altra gente corrotta al governo che non dovrebbe sedere là, e poi è meglio prevenire che altri, dopo di lui, possano avvalersi dell'immunità ed esercitare il potere malgrado nefandezze commesse.
In ogni caso, nel caso di Silvio, non stiamo parlando di una persona immacolata: basta una semplicissimaricerca in internet per documentarsi. Uno che si tiene un boss mafioso per casa (Mangano) per anni, già solo per questo può far nascere qualche sospetto negli elettori più attenti. Senza contare che è dell'altro giorno la notiza del caso Mondadori (anche in quel contesto ci fu un lodo...) .
Non commento per stanchezza mia personale poi i suoi collaboratori, gli alleati politici che l'hanno seguito e pure difeso. Magari parlando pure di lotta alla mafia e alla corruzione...
Senza contare gli altri "integerrimi" dipendenti del popolo italiano che in Parlamento e in Senato hanno votato a favore della Legge. Perchè è facile dimenticarsi "degli altri" o di chi, anzichè votare contro, magari ha abbandonato la votazione....

Riporto comunque la notizia fornita dall'ANSA, prima che scompaia come Videocracy o che la realtà venga distorta, come quando Silvio parlava di libertà di stampa in Italia:

ROMA- La Consulta ha bocciato il 'lodo Alfano' per violazione dell'art.138 della Costituzione, vale a dire l'obbligo di far ricorso a una legge costituzionale (e non ordinaria come quella usata dal 'lodo' per sospendere i processi nei confronti delle quattro più alte cariche dello Stato). Il 'lodo' è stato bocciato anche per violazione dell'art.3 (principio di uguaglianza). L'effetto della decisione della Consulta sarà la riapertura di due processi a carico del premier Berlusconi: per corruzione in atti giudiziari dell'avvocato David Mills e per reati societari nella compravendita di diritti tv Mediaset. La decisione della Corte Costituzionale di dichiarare l'illegittimità del 'lodo Alfano' é stata presa a maggioranza.


Mi sento più sollevato, ecco, e volevo dirlo.
Ora vedremo che accadrà.
Probabilmente nulla, però almeno ho l'impressione che un po' di equità persista nel nostro bel Paese.
Incrociamo i diti e confidiamo che anche gli altri nostri dipendenti con le fedine penali poco pulite (gente come Dell'Utri e Cesa, per dire) si ravveda e abdichi al potere.

venerdì 2 ottobre 2009

..:: Consiglio comunale Trebaseleghe 30/09/09 ::..

Questo post voglio dedicarlo al consiglio comunale che si è tenuto a Trebaseleghe il 30 settembre scorso, cercando di risultare il più asettico possibile, col solo obbiettivo di riepilogare quanto sentito con gli occhi di un cittadino qualunque. E per un cittadino qualunque.
Prima di cominciare, qualche premessa.

Il precedente si era tenuto a inizio agosto e, a dire il vero, doveva essercene un altro intermedio visto che in quell'occasione il punto del giorno relativo al "bilancio" era stato inserito ma senza fornire la documentazione necessaria all'opposizione. Pertanto, essendoci un vizio di forma, era stato deciso che ci si sarebbe tornati su. Cosa che, in effetti, è avvenuta l'altra sera. Senza però lo slide che l'altra volta era stato utilizzato.

Non sono ancora disponibili però i verbali precedenti per problemi tecnici nella trascrizione di quanto discusso e deciso: noi con le bobine e i nastri usati.... uhm...pensavo che ci fosse qualcosa di più informatizzato...
Quanto alla presenza e alla partecipazione delle varie forze politiche:
  • Lega Nord : a mio avviso poco incisiva e presente. Poco coesa anche. Un solo intervento degno di interesse su cui però la maggioranza ha parzialmente glissato (si parlava anche del contenzioso nato a Sant'Ambrogio in merito a manovre eseguite dalla passata amministrazione Tosetto)
  • Insieme per Trebaseleghe : già meglio rispetto all'altra volta però, a mio avviso, sarebbe meglio si evitassero certi interventi (battutina su Berlusconi, paragone tra informatizzazione e taglio dei cigli stradali...) o, comunque, li mirasse di più. Idem per l'uso del dialetto: meglio l'italiano.
  • Il Paese che vogliamo : senza dubbio la parte più vitale e attiva dell'opposizione, incisiva e puntuale. Non mi sono piaciuti però il gioco del rimpiattino a cui non si è comunque sottratta e certe provocazioni mosse alla maggioranza
  • Il popolo della libertà: bene per quanto riguarda la partecipazione attiva di 2-3 elementi, Zanon, Tosetto e Righi, quasi assenti gli altri. Non mi è piaciuto il fatto che qualcuno debba per forza "alzare la voce" per farsi capire nè trovo sensati gli atteggiamenti melodrammatici che in più di un occasione hanno alimentato il "rimpiattino" di cui sopra o che hanno coperto la mancata risposta ad alcune domande. Occhio poi ai toni e agli insulti generici che, inevitabilmente, si estendono a tutti i cittadini di Trebaseleghe presenti in sala. Da segnalare poi il comportamento di Righi, lucido e pacato a differenza di un suo compagno XXL, decisamente più infervorato: nasce comunque il dubbio se l'assessore sieda tra le fila del partito giusto.
Ultima postilla in merito al moderatore: a mio avviso sarebbe più adatto al ruolo qualcuno in grado di tenere a freno anche gli assessori e i consiglieri più focosi. Meglio ancora qualcuno di indipendente dalle forze politiche presenti e che sappia far rispettare certe dinamiche (se qualcuno rivolge delle domande ad un altro, sarebbe meglio che non ci fosse un terzo elemento che si intromette per far la voce grossa...).


L'Ordine del Giorno del consiglio comunale prevedeva 
esattamente 10 punti.

L'ordine con cui sono stati proposti però credo fosse funzionale ad un certo show piuttosto che ad informare veramente la cittadinanza. Le discussioni nate in merito ai primi tre punti hanno infatti occupato i partecipanti per almeno due ore e tre quarti. I restanti 7 punti sono stati sbrigati in meno di un'ora (tra l'altro...durante la disamina di questi punti è sparito l'assessore del bilancio...).
Certo, alcuni di questi avevano una valenza poco significativa, ma comunque potevano essere posti prima od organizzati diversamente.
In fondo, sapere che la viabilità viene modificata, che ci sono dinamiche in atto all'Ulss, nuove lottizzazioni di terreni e interventi a favore dell'edilizia "sostenibile" potrebbe comunque interessare.
In merito a questi punti, mi sento di fare solamente brevi riflessioni.
  1. Se si va a modificare la viabilità di alcune strade, lo si fa con soldi e capitali preventivati o aggiungendo nuove spese al bilancio? Spero comunque che sia una priorità per Trebaseleghe. (tenete a mente questo discorso per ora)
  2. Concedere di apportare modifiche ad abitazioni ed edifici aziendali in autonomia, o comunque bypassando certi vincoli che già ci sono, può essere una cosa buona e giusta come un'arma a doppio taglio. Sono rimasto allibito di fronte all'ingenuità dimostrata dalla maggioranza nell'ipotizzare il comportamento delle aziende: ovviamente nessuno si approfitterà della situazione per farsi i propri comodi al limite dell'abusivismo...
  3. Nuove lottizzazioni: so che il PdL di Trebaseleghe è moooolto legato al mondo dell'edilizia ma siamo sicuri che costruire nuove case (miniappartamenti) sia un'idea vincente? Siamo in periodo di crisi, la gente non ha lavoro, quindi non ha modo di guadagnare molto e di fare progetti di investimento in case e abitazioni.... Comunque sia, se si costruisce e qualcuno viene ad abitare, allora la popolazione di Trebaseleghe crescerà. E se crescerà avrà bisogno di serivizi. Ma visto che il bilancio del nostro paese è disastroso come affermano Tosetto e soci, pardon, Zanon e soci, allora non si riuscirà a garantire granchè in termine di servizi, rendendo l'abitabilità a Trebaseleghe poco appetibile...
Torniamo ora all'ordine del giorno.
Il primo punto prevedeva le classiche "comunicazioni, interrogazioni, istanze di sindacato ispettivo". Mi ha fatto piacere che le minoranze abbiano portato all'attenzione della maggioranza richieste effettuate dalla cittadinanza e spero che anche la maggioranza abbia portato all'ordine del giorno questioni richieste dalla cittadinanza. Sto insinuando, lo so, però non ho mai sentito ammettere da Zanon e soci qualcosa del tipo "i cittadini ci hanno chiesto..."
Alla richiesta di spiegare cosa è stato fatto in questi 3 mesi circa di governo sono nati i primi battibecchi.
Non sono arrivate risposte precise però.
Si è accennato, con toni piuttosto melodrammatici, al fatto che sono stati rivisti i bilanci, i conti pubblici e che siamo in una situazione disastrosa.
Come Silvio dixit dopo essere subentrato al governo Prodi, quando il debito pubblico era al 106%. Ora siamo attorno al 115%....
Di conseguenza son scattati discorsi del tipo "anche se averemmo voluto mantenere quanto promesso, purtroppp.... Alcune cose però saranno fatte, sia chiaro, non ora ma saranno fatte".
Saranno contenti gli elettori, immagino.
Poi uno ripensa alla modifica della viabilità...mah...
In compenso sembra che in questi 3 mesi si sia analizzato ben bene il bilancio: cosa che mi fa piacere.
Argomento che ha interessato direttamente i punti 2 e 3 dell'OdG.

Peccato che u
n'esposizione precisa e "tecnica", ma tecnica veramente, avrebbe aiutato. Bastava anche una slide, nulla di più, magari realizzata dallo stesso assessore. Come l'altra volta, ecco. Anche perchè quando si parla di dati e di numeri, i tecnici solitamente scrivono: è questione di oggettività e di chiarezza.

Tra l'altro, visto che "ogni giorno sono emerse cose che voi cittadini non potete neanche immaginare" mi sarebbe piaciuto riscontrarle su carta: qualcosa del tipo "ad agosto credevamo che oggi invece sappiamo che". Per capire, solo questo. Dopotutto esistono anche spese impreviste o situazioni dispendiose inattese, no? Ma soprattutto, se c'è stata dell'incompetenza o si son fatti degli errori, che si sappia.
Invece a me è rimasta la confusione e, probabilmente, rientro nella categoria di "quelli che fanno perder tempo e che non capiscono niente di niente".
Comunque, quello che ho intuito del bilancio (ero troppo vicino agli altoparlanti...), è questo:
  • stiamo parlando di bilancio "preventivo" (approvato nel dicembre del 2008) e non consuntivo: per cui solamente al 31 dicembre sapremo
  • erano previsti degli introiti derivanti da oneri edilizi per circa 1.4 milioni di euro invece siamo a quota 893 mila
  • c'è un buco di 1,5 milioni di euro (che non è dato sapere a cosa si riferisce)
  • abbiamo un disavanzo di 280 mila euro (...??? ma se c'è il buco???)
  • c'è il problema del gas (forse è il buco di prima...)
  • sono state tagliate spese per ridurre il preventivo da 1.4 milioni a 1 milione di euro. I tagli hanno interessato prevalentemente l'area della ex biblioteca e interventi per le scuole elementari delle frazioni (in ogni caso, 893 mila + 280 mila = 1173 mila...per cui, volendo, qualcosa si poteva preservare)
  • la fiera non ha portato nè spese nè guadagni al paese: è solamente uno degli eventi principali di Trebaseleghe e il suo esito non riguarda il bilancio...
  • la consulta giovani non avrà più una sede come invece previsto
L'aspetto del gas rimane comunque ancora poco chiaro, almeno nelle esposizioni.
Da quel che è stato fatto capire la passata amministrazione è capitata nel momento in cui scadevano i termini per la gestione trentennale della rete del metano. Quindi ha dovuto fare un bando pubblico per riassegnarla: sono arrivate due offerte, una di 1.6milioni da Ascopiave e una di circa 5milioni da parte di E.on, azienda che già ce l'aveva in gestione.
Da quel che sembra, l'appalto era stato quindi assegnato ad Ascopiave (cioè, era stato scelto di pagare 1.6 milioni anzichè 5): ne è conseguito un ricorso al Tar del Veneto da parte di E.on e il Tar ha dato ragione a Trebaseleghe ordinando a E.on di "mollare l'osso".
Ne è nata poi un'altra causa e ora il comune è impegnato a difendersi. Se va male si devono sborsare 3.4 milioni anzichè 1.8, cioè una sorta di media tra le due offerte poichè E.on riteneva inadeguata l'offerta di 1.8 milioni per il riscatto (eventualmente leggete pure qui...).
Quindi, sta cosa viene additata come pericolo incombente per il futuro del paese e fonte di veemente attrito tra opposizione e maggioranza, entrambe coinvolte all'epoca della passata amministrazione nella gestione della problematica.
In ogni caso, anche se non capisco niente di niente, rimane pur vero che si tratta di spese future e che non rientrano nel bilancio preventivo attuale. Cioè, gli eventuali 1.8 milioni extra da sborsare per raggiungere i famigerati 3.4 milioni, andranno a rallentare il preventivo di spesa per il prossimo anno (e futuri), ma non inficiano quello attuale.
In compenso, nel marasma di insulti e attacchi che ne è nato, sono venuti meno altre due questioni importanti.
O almeno, questa la mia impressione:
  • quali sono gli investimenti che si intende affrontare per il periodo 2009-2011? Non se ne è parlato o, se se ne è parlato, è stata una cosa rapida e indolore
  • quali sono le strategie per coprire il bilancio? Cioè, passi per sti buchi e la spada di damocle gassosa ("siamo alla canna del gas....ah ah...", dixit qualuno. "Che cazzo c'è da ridere mi domando io, il culo ce l'abbiamo qui entrambi no? A prescindere da chi h
    a colpa") che ci pende sulla testa, ma come ne usciamo? Come si rilancia l'economia di Trebaseleghe? Idee, iniziative, nuove fiere? Un bel concorso di miss maglietta bagnata? Un cinema a luci rosse? Solamente tagli? Compravendita di gratta e vinci?
La risposta sembra arrivare dalla variazione del PAT , principalmente perchè ci son troppi pochi metri cubi a disposizione per costruire, e dalla lottizzazione di nuove aree di Trebaseleghe (anche se nel PAT non c'erano metri cubi a sufficienza).
Temo comunque che la crisi non si risolva solamente con l'edilizia.
Ad ogni modo, a mio avviso, non sono stati espressi progetti "precisi" e concreti, solo accenni a variazioni e varianti. Tutto generico, insomma, e la cosa mi insospettisce perchè o tutti già sanno (e io no....possibilissimo...) oppure, temo, si stia tentando di portare avanti interessi di pochi.

In conclusione ci son stati tanti interventi e tanti discorsi, molti input e spunti di riflessione.
Vedremo ora come si procederà ma, mi auguro, al meglio ^_^