giovedì 3 marzo 2011

..:: Predator 2 ::..

Titolo: Predator 2
Regia: Stephen Hopkins
Anno: 1990
Genere: Fantascienza - Horror - Azione
Cast: Danny Glover, Rubén Blades, Maria Conchita Alonso, Kevin Peter Hall, Gary Busey

La trama in breve:
Los Angeles, 1997. Il clima di guerriglia urbana scatenato dai trafficanti di droga è incandescente e la polizia non riesce a venire a capo della situazione. Il tenente Mike Harrigan (Danny Glover) lotta contro alcuni criminali, ma durante la battaglia si accorge che c’è qualcun altro a combattere, strano e sfuggente, che però uccide in modo orrendo alcuni dei trafficanti. Harrigan ha i suoi problemi con il capitano Heinemann (Robert Davi) ed è costretto a collaborare controvoglia con Peter Keyes, un agente della Dea (Gary Busey), ma il vero problema è un altro: un cacciatore alieno (Kevin Peter Hall), apparentemente invincibile, che ha fatto di Los Angeles il suo terreno di caccia. (fonte mymovies)
Il predator


Il mio commento:
Ho voluto vedere questo film essenzialmente per due motivi: per concludere la saga dedicata ai Predator e ipotizzando di rispondere ai gusti dei visitatori di questo blog. Auspicavo infatti che fosse l'ambito fantascientifico a registrare qualche incremento in termini di ricerche e click...invece non è esattamente andata così. Ma ne parlerò in uno dei prossimi post.
Ora concentriamoci sul film in sé. Niente ambientazione selvaggia questa volta, niente giungle o pianeti alieni bensì le vicende si sviluppano a Los Angeles. Una città violenta, pericolosa, con un'anima corrotta e criminale, insomma un luogo adatto anche per un predator. 
Uno o più, in realtà....come si scoprirà nel corso del film.
Criminali in attesa
che si compia il loro
nefasto destino
L'ambientazione di questo secondo capitolo della saga è quindi discordante dagli altri due, quello con il mitico Schwarzenegger e il recente reboot ad opera di Rodriguez, tuttavia appare come una scelta accettabile e credibile. Che dimostra per altro l'interesse che i predatori Yautja nutrono per gli esseri umani: nonostante i resti di creature di svariata natura esposti all'interno dell'astronave con cui sono giunti sul pianeta Terra - tra cui anche un teschio di xenomorfo e di dinosauri... - sembra che l'uomo sia una delle poche creature capace di appassionarli. 
Sarà per via della somiglianza fisica? 
Per l'intelligenza e la capacità di ingannare il prossimo?
Per il linguaggio colorito e variegato (visto che loro si esprimono con suoni gutturali...)? 
Per la capacità di ricorrere ad armi e violenza?
Non tutti gli esseri umani però vorrebbero avere a che fare con un simpatico predator di 2 metri e mezzo, soprattutto perchè il tasso di mortalità è discretamente alto tra coloro che hanno cercato di fronteggiare codeste fiere creature. A proposito, proprio in questo film credo si riesca ad apprezzare questo lato che possiedono gli Yautja: riconoscono infatti il valore dell'avversario, non uccidono bambini e nemmeno donne incinte. Tuttavia posseggono un gusto malsano per l'uccisione cruenta del prossimo e per la caccia in sé che li contraddistingue inesorabilmente. 
Ma, fortunatamente, c'è sulla Terra qualcuno capace di dar loro filo da torcere. 
Danny Glover nei panni
del poliziotto Harrigan
E questa volta non si tratta affatto di giovani palestrati o di mercenari dall'indubbia esperienza: troviamo invece un Danny Glover discretamente in forma, implacabile e irascibile, magari non giovanissimo ma supportato da un buon bagaglio di esperienza, e fortemente determinato a porre fine alla violenza di cui è testimone. 
Oltre che intenzionato a liberarsi dell'opprimente presenza del predator: nel corso del film infatti si gioca assai con il rapporto preda-predatore che lega, in una corrispondenza biunivoca, l'alieno e il nostro Harrigan, poliziotto di fiducia a cui fan fuori tutti gli amici e i colleghi. 
L'unico che saprà affrontare degnamente la minaccia Yautja, meglio ancora del reparto speciale appositamente preparato ad affrontare il pericolo giunto dallo spazio (prevalentemente stagisti laureati al Cepu, vista la fine che fanno e il confronto che si evidenzia tra loro e il buon Harrigan). 
Sinceramente ho apprezzata tutta la sequenza finale, quella dello scontro a tutto campo e che permetterà ad Harrigan di braccare il nemico fino all'interno dell'astronave aliena, mi ha dato speranza perché, tutto sommato, il protagonista umano è un po' meno stereotipato rispetto al solito: è impreparato, un po' goffo anche, ma cazzuto.
Interno dell'astronave aliena
Nel complesso, seppure si noti il divario a livello di regia ed effetti speciali tra un film degli anni 90 e uno attuale, devo dire che mi aspettavo un prodotto decisamente peggiore. Invece mi sono ricreduto: c'è della coerenza, del ritmo, della verve. Anche alcune frecciatine di denuncia (vedi la scena della metropolitana dove   tutti i passeggeri sono armati...) e anche momenti in cui si cerca di stemperare la tensione che, invece, sembra aleggiare per la maggior parte del film. L'atmosfera globale, insomma, è quella di un'altra "epoca" e finisce con il coinvolgere, grazie anche alla scelta di fornire allo spettatore maggiori elementi di conoscenza rispetto ai personaggi del film: questi ultimi infatti devono giungere a capire la natura della minaccia aliena mentre noi, comodamente al riparo al di là dello schermo, già sappaimo. E pregustiamo lo scontro e la morte... A mio avviso, quindi, questo Predator 2 si merita la sufficienza piena e, probabilmente, anche qualcosa in più se a guardare codesto film è un fan appassionato della saga. Diversamente invece se lo spettatore disdegna la violenza e la carneficina gratuita.






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