martedì 29 novembre 2011

..:: Black Dynamite ::..

Titolo: Black Dynamite
Regia: Scott Sanders
Anno: 2009
Genere: azione, demenziale
Cast:  Michael Jai White, Arsenio Hall, Tommy Davidson, Kevin Chapman, Richard Edson, Salli Richardson

La trama in breve:
Black Dynamite è un ex agente della CIA. Suo fratello viene ucciso da The Man, lo stesso tizio che fa circolare la droga negli orfanotrofi locali e che ha messo in commercio un liquore adulterato. A Black Dynamite il compito di fare pulizia…

Posa plastica e altamente
significativa per il nostro eroe
Il mio commento:
Già vi vedo mentre, scuotendo la testa, vi domandate: "Ma dove li vai a pescare 'sti 'zzo di film?"
E sono certo che dietro a questo interrogativo, più che legittimo, si nasconda in realtà profonda ammirazione e sincera comprensione. Gratitudine, forse. 
Perché non dedicare tempo a opere ben più blasonate e note, sensate quanto meno, se non addirittura significative e artistiche?
Perché proporre commenti su pellicole di dubbio valore artistico, etico e umano?
Ma per ottemperare a ben noti doveri che ho nei vostri confronti, ecco perchè!
Non scordate che ci sono dei vincoli da ottemperare, come se ci fosse un contratto che lega me a voi, "mio" pubblico. Qualcosa di analogo a "quel" contratto firmato, anni or sono, dal nostro caro Silvio e che lo vincolava necessariamente e inequivocabilmente a del sano e quotidiano bunga bunga.
O forse mi sbaglio...mah...

domenica 27 novembre 2011

..:: London ::..

Film: London
Regia: Hunter Richards
Anno: 2005
Genere: Drammatico
Cast:  Chris Evans, Jessica Biel, Jason Statham, Kelli Garner, Isla Fisher


La trama in breve:
New York, il tossicodipendente Syd viene consumato dall'alcol e dalla droga poiché soffre per la mancanza della sua ragazza, London, che ha rotto con lui sei mesi fa dopo due anni di relazione. Quando Syd scopre che gli amici di London preparano una festa d'addio per lei, decide di andare senza essere stato invitato. Ma prima incontra il banchiere e spacciatore Bateman, in un bar per comprare coca, e invita la sua nuova conoscenza ad andare alla festa con lui. Mentre è chiuso in bagno con Bateman a sniffare coca, Syd ricorda momenti del suo rapporto con London...
Un uomo distrutto...

Il mio commento:
Se dovessi fornirla, non saprei formulare una spiegazione razionale al perché mi sia messo a guardare questo film. L'ho notato in un negozio online, ho preso atto dei nomi del cast e, in "suo" onore, ho deciso di procedere con l'acquisto e la relativa visione.
Ma me ne pento e me ne dolgo con tutto il mio cuore.
In soldoni, la storia ruota attorno a Syd e Bateman, rispettivamente Chris Evans e Jason Statham, chiusi in un bagno a sniffare coca e sbevazzare e a confessare l'un l'altro le reciproche sfighe. Nonostante le quintalate di polvere bianca consumate dai due, rimangono tuttavia pressoché lucidi e tranquilli, degli amabili gentleman che occupano il bagno di un appartamento di lusso mentre, al piano di sotto, si tiene una festa. 
Di addio.
Per "London". 
Nome singolare per una ragazza ma che almeno spiegherebbe e ridimensionerebbe notevolmente le fatiche di certi attori coinvolti in produzioni di nicchia quali "Rocco makes London".

domenica 20 novembre 2011

Battle Royale

Titolo: Battle Royale  (nuova edizione)
Sceneggiatore: Koushun Takami
Disegnatore: Masayuki Taguchi
Pubblicato in Italia da: Panini Comics
Anno: 2009 - 2011
Numero volumi: 15

Il mio commento:
Battle Royale è il titolo del romanzo best-seller di Koushun Takami: pubblicato in Giappone nel 1999 il libro è divenuto in breve tempo un’opera culto da cui sono stati tratti film (il primo, del 2000, con Takeshi Kitano nel cast), fumetti e persino videogame.
La serie manga, realizzata grazie alla collaborazione tra lo stesso Koushun Takami e il disegnatore Masayuki Taguchi, è stata pubblicata in Giappone tra il 2000 e il 2005; in Italia è stata proposta prima da Play Press e, recentemente, da Panini Comics ottenendo un discreto consenso in termini di accettazione e vendite ma senza suscitare la medesima reazione registrata in territorio nipponico dove, addirittura, si è giunti ad interrogazioni parlamentari.
Le vicende narrate si svolgono in un contesto distopico, in un imprecisato futuro prossimo, nel territorio della Repubblica della Grande Asia che ammicca fortemente al clima politico-sociale del complesso Cina-Giappone odierno. Al pari di quanto accade in “1984” di Orwell, opera verso la quale si avverte un legame letterario proprio a causa dell’ambientazione proposta, anche in Battle Royale la forma di governo è quella del regime totalitario di stampo fascista, retto da un dittatore supremo, l’Egemone.
In questo contesto, la tensione sociale e il clima di oppressione sono molto sentiti e proprio per questo, per arginare sul nascere fenomeni di rivolta o di violenza, sono previste leggi quantomeno discutibili. Secondo una di queste, il BR Act, ogni anno viene selezionato un gruppo di studenti di terza media per partecipare al cosiddetto “Program”, una sorta di reality show in versione estrema. I ragazzi, all’incirca quindicenni, vengono rapiti e trasportati in una località segreta e, qui, costretti ad ammazzarsi l’un l’altro sino a che non ne rimanga in vita solamente uno, entro un limite temporale di tre giorni. Ciascuno di loro viene dotato di un collare esplosivo, per controllarne conversazioni e spostamenti, di viveri e di un’arma: l’attribuzione di quest’ultima è casuale per cui le probabilità di venir equipaggiati con alcune freccette, un coltello o un mitra sono praticamente equivalenti.
Agenti governativi hanno poi il compito di monitorare lo svolgimento del Program, verificando che quotidianamente almeno uno studente rimanga ucciso - pena l’esplosione di tutti i collari – o rendendo off-limits alcune zone del luogo in cui si svolge il massacro.
Giornalmente, viene infine reso noto l’elenco dei ragazzi deceduti, nominativi che vengono divulgati anche agli spettatori e, quindi, ai familiari dei partecipanti, attestando il livello di dominio esercitato dal regime che può decidere in materia di vita e di morte di chiunque.
Lo sviluppo della storia procede quindi pari passo con lo svolgimento del Program e consente di seguire le vicissitudini dei ragazzi coinvolti in questa sorta di esperimento sociale di dubbio gusto, di fatto una carneficina legalizzata. 

domenica 13 novembre 2011

..:: L'uomo del monte e noi fuori ::..

L'uomo Del Monte...che fine
avrà fatto?
Che l'Italia non se la stia passando bene, a livello economico e politico, non è affatto una novità.
Non si può usare la parola "catastrofe" o "baratro" ma la situazione è sotto gli occhi di tutti.
Tutti i giorni, da un bel po' di tempo a questa parte, si susseguono in rapida carrellata notizie sull'andamento della borsa, cenni sulle aziende che falliscono e chiudono, stralci relativi ai tassi disoccupazione e condivise preoccupazioni per il futuro, ansie in stretta connessione con l'incertezza relativa all'approvazione di necessarie manovre economiche. E non solo.
In compenso, scudi fiscali, depenalizzazioni del falso in bilancio e necessarie e obbiettive riforme della giustizia sono state oggetto di dibattito e tensione in Parlamento e dintorni.
Da mesi, anni in realtà, siamo una nazione alla deriva, con una classe di uomini politici palesemente incapace e indegna, e con una crescita tendente a null (o). Mancano strutture, progettualità per il futuro, concreti investimenti sulle nuove generazioni, protezione dei prodotti interni e via dicendo. Riforme e tante tante cose da riveder e migliorare.
Peccato che, nel frattempo, le cazzate a livello politico ed economico si siano sprecate, mentre l'attenzione di media e presunti politici si concentrava su tutt'altro. Spesso con l'obbiettivo di sviare e disorientare il popolo sovrano, già troppo concentrato a sopravvivere o a verificare i centimetri di pelle merce scoperta delle veline.
Insomma, per anni si è investito nella demolizione di un Paese che, ora, complice anche una crisi economico-finanziaria dei mercati globali, è arrivato ad un punto di non ritorno. La situazione era già insostenibile e critica anni fa ma, visto che dicevano che tutto andava bene e che non era necessario verificare o far altro, ce la siamo bevuta. Sapevamo che non era così ma siamo stati al gioco.
Adesso però siamo oltre e, per forza di cose, qualcosa deve cambiare.
O, meglio, qualcuno non può più stare al proprio posto.


Per cui, sembrerebbe, via Berlusconi e vai con quel dinamico giovanotto di Mario Monti, classe 1943.
Io avrei preferito Batman.

martedì 8 novembre 2011

..:: The social network ::..

Titolo: The social network
Regia: David Fincher
Anno: 2010
Genere: biografico
Cast:  Jesse Eisenberg, Andrew Garfield, Justin Timberlake, Armie Hammer, Brenda Song, Max Minghella, Rashida Jones

La trama in breve:
Mark Zuckerberg, il ragazzo che sarebbe diventato il più giovane miliardario della storia creando il social network più usato al mondo, nel 2004 era uno studente di Harvard brillante ma con poche doti sociali. 
Lasciato dalla ragazza, schifato dai club più elitari e con un complesso d'inferiorità malcelato nei riguardi degli atleti, crea in una notte un software che preleva tutte le foto delle studentesse messe online dalle università e le mette a disposizione di tutti in rete, lo scopo è votare le più belle. 
Tutto comincia da qui: lei molla lui
e lui, per controllarla, crea FB
L'applicazione fa il giro dei computer di tutta l'area e Zuckerberg viene multato per aver violato i sistemi di sicurezza. A quel punto però il suo nome è sulla bocca di tutti per l'impresa compiuta e due atleti appartenenti al club più importante del college lo contattano per chiedergli di realizzare la loro idea. Non solo Zuckerberg non lo farà ma prenderà i loro spunti per migliorarli e allargarli dando vita all'odierno Facebook.
Da quel momento la battaglia legale per vedere riconosciuta la paternità di quella che dopo soli pochi mesi era già evidentemente una macchina da soldi non ha tregua.  (fonte mymovies)


Il mio commento:
Credo di essere uno dei pochi (sub)umani ancora estranei al mondo di facebook (oltre ai boscimani e agli aborigeni di qualche foresta pluviale). So cos'è ma non ci sono dentro né lo uso. 
Semplicemente, ho scelto di boicottarlo resistendo agli inviti che mi son giunti e, personalmente, non ne sento la mancanza sebbene, talvolta, questa mia scelta si faccia sentire in termini di "esclusione" (o sei in FB e segui ciò che gli altri fanno in FB o sei tagliato fuori).  
Ecco il vero Mark
Conosco relativamente poco il mondo di "faccia-libro" ma, nonostante questa mia lacuna, son riuscito ugualmente a seguire il film in questione. 
Incentrato sul ben noto social network, e che inizialmente si chiamava "IL" faccia-libro, in realtà ne parla solo in parte, concentrandosi su aspetti legati alla genesi e alle controversie legali  conseguenti al successo ottenuto e ai miliardi guadagnati grazie a codesto progetto web. Ma, ancor di più, si propone come un film pseudo-biografico su quello che, nel 2008, è stato considerato "il più giovane miliardario al mondo - e scusate se è poco", ovvero Mark Zuckerberg. Nonostante i riconoscimenti e i premi ottenuti, che ci possono anche stare, non mi trovo invece molto d'accordo nel considerare "The social network" una sorta di film manifesto o una pietra miliare della cinematografia: concordo sull'attribuirgli un buon voto, ma non un 9 - 10 come trovo quasi ovunque.

mercoledì 2 novembre 2011

..:: Diamo al pubblico ciò che vuole - ottobre 2011 ::..

"Loro! Sono stati loro a far
perder punti a Crank nella
classifica di Mr Leo!"
Come d'obbligo, essendo cominciato un mese nuovo, eccomi a rendicontare il mio gentile pubblico sulle chiavi maggiormente utilizzate per approdare a questo luogo virtuale.
Devo dire che, esaminando le statistiche, nel corso del mese di ottobre, sono stati svariate le "chiavi articolate", ovvero combinazioni di più parole o vere e proprie frasi, con tanto di errori ortografici o libere interpretazioni (cosa sono i "depredators"?), digitate nei principali motori di ricerca.
Non è stato facile, quindi, selezionare quelle più originali e significative ma, ugualmente, solo per senso del dovere, ci ho provato:

Categoria "zozzoni sì, ma attenti alla sicurezza": cintura tra le tette
Categoria "ommiodioèqui!":  al citofono un rilevatore istat
Con quello che mi costa,
non posso mica lasciar
la benzina agli zombies! 
Categoria "domande cinematografiche": come si chiama quel film fantastico dove la ragazzina va ad abiitare con lo zio?
Categoria "professioni per uomini veri": wurstel man berlin
Categoria "il presidente che vorrei": Dwayne Elizondo "rugiada di montagna" Herbert Camacho

Passiamo ora alla consueta top ten (dove, per poco, stava per comparire pure la chiave "pupa e secchione hot") e a verificare ciò che il pubblico vuole e che io, da bravo blogger rispettoso delle esigenze del volgo, dovrei cercare di appagare.
Anche perché continua a esserci qualcuno che minaccia con "questa notte ucciderò un uomo". Di nuovo....