giovedì 29 settembre 2011

..:: Difendiamo la Minetti ::..

"Pdl, Alemanno sfida il Cavaliere: primarie, congressi e mai più Minetti"  (dal Corriere Della Sera)
"La Rauti: Minetti? Non polemizzo Ma basta scelte calate dall' alto" (da Reporter24)
"Mai più casi Minetti” (da Il fatto Quotidiano)
"Nicole Minetti e la maglietta: "Senza sono ancora meglio" (fonte tg24)

Nicole Minetti in veste di
assessore regionale
Leggendo con quanta veemenza ci si scagli contro questa povera donna, mi sento di intervenire e, addirittura, di parteggiare per la Minetti. 
Riminese, classe 1986, prima ballerina/soubrette a Colorado, poi igienista dentale, quindi l'incontro con Silvio, e infine la nomina ad assessore regionale in Lombardia. Non so quali idee esprima, se "arrivi anche dal basso" (mai più dall'alto, han detto...) o quali progetti stia seguendo. Se ne sta seguendo. 
Di lei so che è stata coinvolta nel caso Ruby e che c'entra con i vari giri di escort dentro e fuori Arcore (lei è una delle pedine sacrificabili del giro, mi sa). Un po' come il buon, viscido, Lele Mora, finito in carcere ma da cui, poverino, mi sa che uscirà a breve. Sembra abbia avuto un malore...ma pensa te, certe volte le coincidenze: salute di ferro per tutta la vita, finisce in carcere qualche settimana e t'oh, malattia incurabile. Sindrome da incompatibilità con la cella.
Comunque sia, tornando alla Minetti, cazzo, in un Paese retto da un governo marcio fino al midollo come il nostro (e non parliamo di opposizione per amor del cielo), che si batte per evitare il carcere e l'incriminazione per politici e "amici di", che fugge le idee vere per rilanciare il paese, che impone sacrifici senza condividerli, sembra che il male più profondo sia costituito da questa pudica ragazza. Perseguitata e insultata a destra e a manca, la poverina non trova pace e si innervosisce.
Non rammento particolari reazioni di ripudio quando, a suo tempo, è stata nominata, qualche commentino magari, qualche sorrisetto malizioso, qualcuno che ringraziava il cielo per avere una bella gnocca in consiglio regionale, ma per il resto tutto rientrava nella norma. Come avere un premier che sbeffeggia la legge e si vanta pubblicamente della sua capacità di ridurre le donne a "oggetto" (escort e minorenni a parte, pensiamo alle sue televisioni).

domenica 25 settembre 2011

..:: The Blair Witch Project ::..

Titolo: The Blair Witch Project
Regia: Daniel Myrick, Eduardo Sánchez
Anno: 1999
Genere: horror, documentario
Cast: Heather Donahue, Joshua Leonard, Michael C. Williams, Bob Griffith, Jim King 

La trama in breve:
Il 21 ottobre 1994 Heather Donahue, Joshua Leonard e Michael Williams, tre studenti, si avventurano nei boschi di Black Hill Forrest, nel Maryland, per realizzare un documentario su Elly Kedward, accusata di stregoneria e cacciata dalla città di Blair alla fine del 1700. Da allora infatti una leggenda popolare racconta che nei boschi aleggia la presenza malefica della strega. I tre cominciano a seguire un percorso preciso che però poco dopo si confonde nell'intrico della boscaglia. In breve smarriscono la strada, cominciano a rinfacciarsi l'idea di aver voluto tentare quell'impresa, accusano il peso di difficoltà logistiche crescenti. Vedono sassi raggruppati a croce, sentono strani ululati, si perdono tra loro, si ritrovano, non sanno più da che parte dirigersi. Quando di nuovo arriva la notte, la ragazza rivolge lo sguardo atterrito verso la videocamera che riprende il tutto, chiede scusa ai genitori, poi scompare nel buio. (fonte comingsoon)

Il mio commento:
Ammiriamo Heather "so perfettamente
dove siamo" Donahue
Avendone sempre sentito parlare ma non avendone ancora sperimentato la visione ho deciso di arrischiarmi e di dare una possibilità anche a codesto ben noto film. 
Dal 1999 ad oggi, in effetti, di anni ne son passati e, probabilmente, l'effetto che la visione, ora, suscita è diverso da quello che poteva avere a suo tempo.
Ho sbagliato qualcosa insomma, e mi son rovinato lo spettacolo.
Ma visto che indietro non si torna, si fa quel che si può col presente.
Comunque sia, dicevo, il film in sé non è, a mio avviso, particolarmente memorabile. Particolare e originale, magari, per come i registi siano riusciti a coniugare horror e documentario, dando vita (per quel che ne so) ad un genere che tuttora persiste (real fiction?). Encomiabile come progetto, per l'assenza di grandi personalità del mondo cinematografico e per l'aura di indipendenza che possiede, oltre che per l'idea di fondo, che è discretamente valida - alla faccia dei vari remake, insomma, per pescare sul sicuro anzichè arrischiarsi con storie nuove e originali.

giovedì 22 settembre 2011

..:: La zona morta ::..

Titolo: La Zona morta
Autore: Stephen King
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: narrativa horror e gotica
Pagine: 460

La trama in breve:
Al risveglio da un coma durato quattro anni, Johnny scopre di possedere un dono meraviglioso e nello stesso tempo tremendo: è capace di conoscere il futuro e i segreti della mente altrui con un semplice contatto, anche solo un tocco della mano. E questa facoltà lo conduce dentro un'avventura agghiacciante, in cui è sempre più solo.  (fonte IBS)

Il mio commento:
Pubblicato nel 1979, "La Zona Morta" è stato (ed è!) senza dubbio un best seller piuttosto noto e apprezzato tra quelli prodotti dalla fervida creatività del re del brivido Stephen King. Addirittura ne hanno tratto un film (nel 1983, diretto da Cronenberg) e una serie televisiva (del 2002).
Per quanto mi riguarda, ho deciso di leggere questo romanzo solamente per potermi accostare ad un'opera di King. In realtà non è il suo primo romanzo che sperimento, avendo già letto "L'occhio del male" (Thinner, nell'originale) di Richard Bachman (che poi è sempre lo stesso Stephen King) e l'adattamento a fumetti della Torre Nera, senza dimenticare le visioni di "It" e "L'acchiappasogni". Ci tenevo però a leggere un suo romanzo, scritto e pubblicato con il suo vero nome, uno dei primi magari, per confrontarmi e imparare. Seguendo pure il consiglio di un certo Alfonso Zarbo - di Edizioni Della Sera: in effetti lui consigliava On Writing, ma io sono un testone ^_^
Per cui, eccomi qua, reduce dall'impresa, complicata da alcuni difetti di stampa: purtroppo la copia che mi è capitata tra le mani ha alcune pagine un po' sbiadite, ma ugualmente son riuscito a decifrarle (la prossima volta converrebbe protestare....a patto di leggere il libro qualche giorno dopo l'acquisto, evitando di lasciarlo per mesi a pretendere un po' di attenzione...). E devo ammettere che ne sono rimasto piuttosto soddisfatto.

lunedì 19 settembre 2011

..:: Cose semplici e banali: facciamo l'appello ::..

Stavo bighellonando sull'Ansa, poco fa, quando mi sono accorto di una notizia interessante. Lo so, la mia attenzione è stata attirata sfruttando le debolezze intrinseche alla mia natura di homo sapiens masculo, quando invece avrei dovuto dimostrarmi più vigile e attento e cimentarmi con la disamina delle ragazze in corsa per il titolo di Miss Italia. Dicevo, la notizia flash che mi ha incuriosito è quella relativa allo spot messo in atto dal governo Ungherese per incentivare la popolazione a partecipare all'imminente censimento.


Al di là di un sorriso che la pubblicità mi ha suscitato (sono un filo maschilista, mi sa...ma confido che ci sia la versione per le donne, con un masculo aitante che esce di casa con il pacco bene in vista), oltre alla rievocazione di ricordi relativi all'esperienza come rilevatore Istat per il Censimento del 2001 (tra le innumerevoli famiglie censite, mi è capitato di suonare il citofono di un appartamento. Ho atteso e poi ho risuonato. Al terzo tentativo, l'ultimo e poi me ne sarei andato, ha risposto una ragazza "ansimante"...e ho capito che era meglio non disturbare e tornare un'altra volta...) mi ha anche fatto sorgere un dubbio: e da noi, qui in Italia, come verrà effettuato il censimento?
Spero non ancora su carta straccia come dieci anni fa che, di certo, è stata solamente gettata al macero dopo l'uso. Ecco spiegato l'inquinamento di Napoli...
Fortunatamente scopro che pure qui da noi, in Bielo-Italia, si farà ricorso ad un po' di sana tecnologia, particolare non irrilevante e che mi rende fiducioso sul futuro del nostro Paese: finalmente ci si modernizza! 
Anche nella nostra italica patria il censimento prevederà strategie per la compilazione dei moduli online. Oppure via posta ordinaria per coloro che abitano in comuni che non sono ancora (siamo nel 2011 perdincibacco!) coperte dall'Adsl o che non hanno dimestichezza con il mondo del web (ed essendo il nostro un popolo squisitamente "giovine"...).

giovedì 15 settembre 2011

..:: The walking dead ::..

Titolo: The Walking Dead - Prima stagione
Anno: 2010
Numero episodi: 6
Genere: horror, azione


La trama in breve:
The Walking Dead racconta la storia di un mondo post apocalittico dove gli zombie hanno invaso il pianeta e si concentra in particolare sulle vicende di un gruppo variegato di sopravvissuti che cerca disperatamente un luogo sicuro dove stabilirsi. I superstiti sono guidati dall'agente di polizia Rick Grimes, risvegliatosi dal coma proprio qualche settimana dopo gli eventi che hanno causato la catastrofe. Muovendosi di città in città il gruppo di sopravvissuti scoprirà presto che i morti viventi non sono l'unica minaccia per la loro vita e che i mostri, spesso, sono proprio gli esseri viventi. (fonte TNT Village)

Il mio commento:
Il motivo principale che mi ha spinto a considerare la visione di questa serie è stato soprattutto il ridotto numero di episodi: si prospettava un compito facile e c'era pure la speranza che il prodotto confezionato si dimostrasse buono, magari coerente e conciso. 
Per di più si tratta di una serie dedicata agli zombie che, sulla carta, sembrerebbe un progetto originale.
Volevo però evitarmi qualcosa come Heroes che, pur essendo partita bene, si è dimostrata una serie inconcludente e trascinatasi avanti per inerzia.
Sotto questo punto di vista, The Walking Dead mi ha convinto in parte, visto soprattutto l'evolversi della serie e l'ultima puntata, che non conclude ma rilancia per la seconda stagione.
Aggressione da zombie
o primo giorno di saldi?
Personalmente ho apprezzato assai l'incipit, che ammicca fortemente a "28 Giorni Dopo" di Danny Boyle e alcune delle situazioni che sono state proposte e create: la presenza di una tresca tra Lori, moglie del protagonista, e il di lui collega Shane; la follia e la condanna di Jim; il sofferto addio da parte di Andrea alla sorella Amy; i bellicosi ed energici fratelli Dixon, l'abbandono del più vecchio dei due.... 
Talvolta, però, l'eccessiva focalizzazione sull'aspetto umano, sulle relazioni tra i superstiti, più che sull'indagine di ciò che è accaduto e che sta accadendo al mondo fa apparire la serie melensa e priva di quella tensione che, invece, avrei voluto trovare. Proprio per lo stesso motivo, The walking dead potrebbe invece venir considerato molto positivamente dai più, che ritroveranno negli episodi della serie sotto-trame e tematiche anche attuali (l'odio razziale, rapporti di coppia, dinamiche familiari....)

mercoledì 7 settembre 2011

..:: Kick Ass ::..

Titolo: Kick Ass
Regia: Matthew Vaughn
Anno: 2010
Genere: azione
Cast: Aaron Johnson, Christopher Mintz-Plasse, Mark Strong, Chloe Moretz, Nicolas Cage

La trama in breve:
"Come mai nessuno ha mai provato ad essere un supereroe?". E' questa la domanda che si pone Dave Lizewski, un normale adolescente NewYorkese, quando indossa una tuta subacquea verde e gialla, comprata su internet, e diventa Kick-Ass; da quel momento in poi, non ci mette molto a trovare una risposta alla sua domanda: perché fa male. 
Almeno questa volta non è finita
con una coltellata in pancia...
Ma, superando tutte le avversità, Dave si trasforma rapidamente in un vero e proprio fenomeno mediatico, in grado di catturare l’attenzione del pubblico. Ma non è l’unico supereroe là fuori: l'impavido duo padre/figlia, composto da Big Daddy e Hit Girl, porta avanti la sua lotta contro il crimine, e ha lentamente ma inesorabilmente distrutto l'impero criminale del Mafioso locale, Frank D'Amico. (fonte comingsoon)

Il mio commento:
Al tempo, quando uscì nelle sale, non andai a vedere Kick-Ass: non so bene per quale motivo ma temevo fosse una buffonata. 
Però alcuni amici e conoscenti che avevano avuto l'occasione di vederlo me ne avevano calorosamente consigliato la visione.
Ora posso affermare che, in effetti, avevano ragione e che Kick Ass non è per niente male sotto molti punti di vista.
A dire il vero non ho letto il fumetto di Mark Moore Millar (autore) e John Romita Jr (disegnatore) di cui il film è la trasposizione ma, da quel che ho recepito nel web, non è esattamente un capolavoro in termini di originalità e approfondimento. Anche se ha ottenuto un buonissimo riscontro di pubblico, certo. 
Trovo però che sia stato confezionato un discreto prodotto cinematografico che, mi auguro, non abbia violentato nulla di ciò che era già stato proposto su carta. A quel che si dice, sempre nel web, questo non è avvenuto, però ugualmente metto le mani avanti e mi limito a esprimere un'opinione limitatamente al film visto.
Wallpaper per Hit Girl
Dicevo poco fa che ne sono rimasto piacevolmente convinto non tanto dal punto di vista della storia in sé o da ciò che accade, che in più punti appare irrealistico oppure dissacrante, ma dal ritmo con cui procede la narrazione. Si percepisce una certa verve, una passione nel proporre sequenze che monotone non lo sono mai ma che, anzi, risultano dinamiche e convincenti, scanzonate al punto giusto e piuttosto ben accompagnate a livello musicale. Molto spazio è poi concesso all'approfondimento dei personaggi, permettendo così agli spettatori di conoscere meglio Dave, gli amici che frequenta, la "famiglia" D'Amico e la coppia di "supereroi" Big Daddy e Hit Girl.

lunedì 5 settembre 2011

..:: Most wanted - Agosto 2011 ::..

Brick Tamland:
professione giornalista!
Tra ferie, lavoro, e amenità varie pure agosto se n'è andato. E questo può significare una cosa sola. 
"Eh, già", come direbbe, dall'alto della sua saggezza, un ben noto rocker italiano di cui, personalmente, non ne posso più di sentirne parlare. Mica è l'unico cantante in Italia!
Sembra' un po' quel che accade per il calcio: ne si parla e lo si pubblicizza come fosse l'unico sport concesso alle italiche genti.
Idem con patate per il Blasco nazionale.
O per Fiorello.
Comunque sia, dicevo, il fatto che agosto sia ormai passato, come voi ben immaginate, significa solamente che... bisogna voltare foglio sul calendario e festeggiare per l'inizio dell'anno nuovo!
O quasi...
Oltre a fare ciò, io ne approfitto pure per controllare le statistiche del mio blog e rendicontare i visitatori di questo angolo virtuale su quelle che sono le parole chiave più cercate e desiderate.
Lelouch Lamperouge, in
veste di imperatore
Preliminarmente alla "solita" classifica, ho deciso di segnalare anche alcune key word particolarmente significative, un assaggino di ciò che si viene a scoprire spulciando sui risultati di ShinyStat.
Ecco allora alcune della parole chiavi più originali:

Categoria "Simpatia": Brick Tamland   
Un omaggio simpatico omaggio al personaggio impersonato da Steve Carrell nel film Anchorman - La leggenda di John Burgundy

Categoria "Articolosità":  "comiche quelle tue mani sai che tengon su un mondo perso ormai"
Mi domando dove caspita io abbia usato codesta frase nel mio blog...

Categoria "The power": atomic punch leonardo  
Evidentemente la mia abilità nelle arti marziali è leggenda...soprattutto se si considera che, a stento, riesco a mettere in difficoltà un paramecio.

venerdì 2 settembre 2011

..:: Pubblicità progresso: the electric life ::..

Recentemente ho avuto l'occasione di vedere una reclam davvero interessante proposta da Renault.
Immaginatevi per un momento che qualcosa sia andato storto e che, nel presente, moltissime delle comodità di cui possiamo beneficiare si basino su motori a scoppio e non siano azionati da corrente elettrica. Uno scenario che un sapore vagamente steampunk ma che risulta, credo, discretamente efficace.


Ricordo che, dopo la conclusione dello spot, visto al cinema, c'è stato uno scambio di battute tra un bambino e suo padre:
"Perché non passiamo?"
"Perché non ci lasciano!"
Come dare torto a codesto signore. D'altronde, visto che il petrolio ci sarà ancora per almeno altri 130 anni,  Libia permettendo, perché cambiare proprio ora? 
Chi ce lo fa fare?
Il petrolio serve, non solo alle auto, all'economia mondiale. A tutti i livelli intendo, sia per far funzionare borse e mercati sia per fornire pretesti di guerra. E se il popolo di consumatori non è d'accordo...beh, lo sarà!
Più di tutto, cambiare mentalità e imporre (pretendere?) determinati cambiamenti non è affatto facile. Soprattutto qui in Italia, dove ci si adegua.
Credo invece che, in nazioni "serie", certe dinamiche dovrebbero piovere dall'alto, venire cioè agevolati da leggi e cambiamenti socio-culturali provocati dalla politica. Una politica che dovrebbe essere attenta all'ambiente (non abbiamo altri pianeta Terra in cui vivere!) e al futuro delle generazioni per le quali si assume le responsabilità di governare. 

giovedì 1 settembre 2011

..:: Kung Fu Panda 2 ::..

Titolo: Kung Fu Panda 2
Regia: Jennifer Yuh
Anno: 2011
Genere: animazione, "arti marziali"
Doppiatori: Jack Black, Dustin Hoffman, Lucy Liu, David Cross, James Hong, Gary Oldman, Michelle Yeoh, Jean-Claude Van Damme, Victor Garber

La trama in breve:
Il kung fu forse è arrivato alla fine dei suoi giorni, l'era industriale incalza nella figura del perfido Shen, figlio dei reggenti, cacciato dal palazzo reale per aver voluto trasformare l'uso della polvere pirica dei fuochi d'artificio in quello della polvere da sparo dei cannoni. Ma il reietto non si arrende, e nell'oscurità accumula metallo per forgiare un esercito di cannoni, un'arma contro cui nemmeno i maestri kung fu possono fare nulla e che gli consentirà di avere la rivincita che cerca. Unica voce dissonante è una vecchia indovina che gli predice la sconfitta per mano di una forza bianco e nera in grado di accomunare yin e yang come nel simbolo del tao. A poco servirà lo sterminio di una villaggio di panda perchè, come in una tragedia greca, nel tentativo di allontanarsi da sè il destino indesiderato Shen non farà che creare la sua nemesi: Po. (fonte mymovies)

Po e i 5 tifoni dinnanzi
ad un grande pericolo: le scale!
Il mio commento:
Dato che ho avuto occasione di vederlo al cinema, assieme a Silvia, mi pareva doveroso parlare pure qui. di Kung Fu Panda 2 della Dreamworks. 
Proporre un seguito, sia che si tratti di film veri e propri sia nel caso di prodotti d'animazione, non è mai semplice: ci sono aspettative da parte del pubblico, esigenze di produzione, personaggi più o meno definiti da rispettare o caratterizzare. Difficile quindi eguagliare l'eventuale botto conseguito con il primo capitolo della serie, replicare cioè quel successo che getta le basi proprio per la realizzazione di un seguito.
Ed è un po' quel che accade con questo secondo episodio dedicato al "guerriero dragone" Po. 
Personalmente l'ho trovato carino, non come il primo Kung Fu Panda, ma tutto sommato il film l'ho guardato volentieri sebbene risulti un po' meno scanzonato del previsto e più superficiale nella trattazione dei vari personaggi: Scimmia, Vipera e Gru rimangono praticamente sullo sfondo, un po' meglio per Mantide e maestro Shifu, e ancora di più Tigre.