domenica 30 settembre 2012

..:: Highlander : The Search for Vengeance ::..


Titolo: Highlander : The Search for Vengeance
Regia: Yoshiaki Kawajiri 
Realizzato da: Imagi Animation Studios e Madhouse Studios 
Anno: 2007
Genere: Fantasy / sci-fi


Yoshiaki Kawajiri è un affermato regista di anime che, negli anni, ha saputo proporre opere di pregevole livello, prodotti di qualità elevata dal punto di vista dell’animazione e di trovate registiche. Sua, ad esempio, l’intuizione del bullet time nell’OVA Demon City Shinjuku, poi ripresa e portata al successo dai fratelli Wachowski con The Matrix, mentre altre sue produzioni degne di rilievo sono Cyber City Oedo 808, Ninja Scroll, Vampire Hunter D – Bloodlust, senza scordare la regia di alcuni episodi della serie X, ideata dalle Clamp, la sceneggiatura di opere quali Il vento dell’amnesia o il cortometraggio Program inserito nella raccolta Animatrix.
Dettaglio da una sequenza di
combattimento
Highlander – the Search for vengeance rappresenta, a oggi, la sua ultima opera: datato 2007 l’OVA è un dichiarato omaggio alla saga degli immortali proposta su grande schermo nel 1986 con il film Highlander – l’ultimo immortale per la regia di Russell Mulcahy e con Christopher Lambert per protagonista.
Sebbene inizialmente l’interesse suscitato fosse stato discreto e decisamente incoraggiante, i film successivi al primo capitolo della saga nonché le serie televisive con Adrian Paul non si sono dimostrate purtroppo del medesimo tenore, scadendo di qualità e perdendo di incisività nei confronti del pubblico.
Alcune scene dal film
A circa vent’anni dal primo film, anche nell’ottica di rendere omaggio al soggetto originale, è stata concordata una collaborazione tra Imagi Animation Studios e Madhouse Studios così da realizzare un lungometraggio animato dedicato agli Highlander. Prodotto da Davis-Panzer Productions e distribuita nel 2007, ma di cui è stato proposto anche un director’s cut nel 2008, l’opera ricalca le orme di quanto già proposto da Mulcahy offrendo allo spettatore una narrazione ricca di flashback che ripercorrono la storia del protagonista, Colin MacLeod.
Analogamente al Connor MacLeod dell’originale, anche Colin ha vissuto alcuni anni della sua esistenza presso le Highlands scozzesi ed è stato allontanato dal proprio villaggio dopo esser tornato in vita da morte certa. A differenza del personaggio impersonato da Lambert, però, Colin sceglie per sé di dedicare la propria personale eternità alla vendetta al solo scopo di inseguire Marcus Octavius e ucciderlo. Non è mosso da nessun altro interesse, se non perseguire la propria maniacale ossessione e render giustizia a Moya, la donna che amava, assassinata dal generale romano che, in realtà, è egli stesso un immortale.
Nel corso dei secoli i due hanno avuto occasione di incrociare le spade innumerevoli volte e nei contesti più disparati, in duelli che quasi sempre hanno visto trionfare Marcus il quale non è tuttavia mai riuscito a spiccare la testa di Colin.
E così Colin sperimentò la propria
morte...
Le vicende descritte si svolgono invece nel 2187, in una New York derelitta, povera e in totale stato di abbandono. I pochi superstiti che sopravvivono in questo contesto post-apocalittico vivono rintanati sottoterra o nei bassifondi mentre, al centro della Grande Mela, sorge un imponente palazzo. Qui vivono vivono Marcus, la letale Kyala, immortale e amante del despota, e un ristretto gruppo di individui che rispondono direttamente al tiranno producendo per lui armamenti e virus con cui infettare gli esseri umani. Scopo di Marcus è quello di iniziare una nuova civiltà, distruggendo quella attuale, per far nascere una nuova società di stampo “romano”, un progetto ambizioso che, nei secoli, ha più volte cercato di realizzare e che verrà ostacolato da Colin MacLeod. Il nostro, giunto a New York in cerca degli ultimi immortali rimasti, dopo l’incontro fortuito con una Dahlia, una ragazza combattiva e dalla discutibile professione che ricorda in modo singolare la perduta Moya, finirà infatti con l’allearsi con i ribelli e aiutarli nel contrastare il malvagio oppressore.

martedì 25 settembre 2012

..:: Most Wanted - Agosto 2012 ::..

Bella la vita, se si "fa" il politico...
Anni fa, quando ancora andavo al liceo o all'Università, mi riusciva di leggere libri e fumetti con discreta celerità. Idem per la partecipazione a forum e portali letterari in cui proporre testi e commentare quelli altrui: era prassi, quotidianità
Mano a mano che i giorni passano, invece, mi rendo conto di quanto ora mi sembra distante da tutto ciò. Anche i fumetti, poveri, sono costretti a trascorrere innumerevoli giorni (settimane addirittura...) sugli scaffali della scrivania in attesa che dedichi loro il giusto tempo. Idem per le visite in fumetteria, più rade ma, in compenso, divenute occasioni per disquisire del più e del meno, sia in ambito manga-comics che non. Ecco allora che, inevitabilmente, i discorsi virano verso la situazione economica attuale, sfiorano le difficoltà quotidiane nel tirare a campare e infine puntano dritto ai nostri politicanti e ai sacrifici che chiedono alla nazione. Spending review, tasse, nuove leggi et similia sono all'ordine del giorno. Eppure, come si diceva nel negozietto di Castelfranco "...se devo tagliare i costi, a casa mia, faccio in fretta a individuare gli sprechi e le spese non necessarie. E taglio quelle! Mi limito: magari non cambio l'auto, non mi abbono a Sky....". Il tutto senza andare ad attingere dalle tasche di familiari e parenti. Discorsi noti, triti e ritriti su cui, in ogni dove, la gente si confronta e si inalbera.
Invece, immancabile, la vicenda di "Er batman" solleva nuove indignazioni e perplessità nelle folle italiche. E poi chiacchiere, chiacchiere e chiacchiere, gente che "non ne sapevo niente", "cosa potevo farci", "minaccio di dimettermi..." con il risultato che si crea un gran polverone e alla fine cambia poco o nulla. In merito allo scandalo che sta investendo la regione Lazio (ovviamente l'unica...) qualche giorno fa, alla radio (si era in taxi e il tassista era molto interessato alla trasmissione), Storace difendeva l'operato della Polverini, per dire, e a ruota il confronto procede per capire il presente e il futuro che verrà.
Probabilmente una delle giornaliste
più amate dai fans del web...
Mi domando però se, giusto per capire, i soldi pubblici sperperati finora verranno risarciti o se invece ci sarà solo un gran ciarlare e non cambierà nulla, come al solito. E, sempre in materia di soldi pubblici dilapidati, visto che la  voce a proteggere l'operato del governatore del Lazio ("...ha fatto bene a dimettersi...", "...la responsabilità non è solo sua...", "...anche nelle altre regioni...", "...ha tagliato 20 milioni in 5 giorni...") era quella di Storace, mi viene in mente un altro caso, sempre relativo alla medesima regione. Ovvero quello di Marrazzo che, nel 2006, aveva portato alla luce un buco della sanità laziale di circa 10 miliardi di euro creato dalla giunta dello stesso Storace. Peccato che poi Marrazzo sia stato a sua volta coinvolto in uno scandalo relativo a trans e droga e che, a distanza di anni, quello che rimane di tutto ciò, siano solo le morti di uno spacciatore, di una transessuale mentre dei miliardi di soldi pubblici si sa poco o niente...
Il tenero Yuri Boyka
Mi domando, quindi, se la situazione italiana è tale per cui nemmeno chi governa sa quanto denaro pubblico vada speso e come, sia che si tratti di regioni o province (a proposito...le hanno abolite o no?). Perché, se davvero funziona così, stiamo freschi. Ancor peggio se poi, tanto, nessuno è colpevole di niente e la collettività non viene manco risarcita. Per carità, non pretendo si arrivi a gesti di violenza estrema, alla crocifissione in sala mensa o all'impalamento in pubblica seduta, però ... 
Comunque sia, sono ottimista: profezie Maya permettendo, dopo dicembre 2012 si entrerà in un'altra Era e tutto sarà migliore. Magari anche i contenuti di codesto mio blog beneficeranno del presunto clima di rinnovamento che, prossimamente, soffierà. Male che vada, potrebbe bastare anche il fumo di una piantagione di marijuana, stile "Erba di Grace".

domenica 23 settembre 2012

..:: Destinazione Balder ::..

Titolo: Destinazione Balder
Autore: Massimo De Faveri
Editore: Plesio Editore
Genere: fantascienza
Pagine: 345

Il mio commento:
Quello fantascientifico non è, probabilmente, tra i generi letterari più facili da trattare per un autore che vuole cimentarsi nella stesura di un romanzo né tra i più immediati di cui fruire per il lettore medio. Spesso richiede una certa qual dose di approfondimento, di maturità, senza trascurare la cura dell’aspetto scientifico, necessario per rendere quanto più coerente e plausibile la realtà proposta: espedienti che richiedono dimestichezza in materia e un minimo di sforzo da parte di eventuali lettori per accettare il possibile che viene proposto.
Non sono inoltre molti i titoli appartenenti a questo filone che vengono pubblicati e distribuiti in Italia dove, statistiche alla mano, sembrano riscuotere maggior successo opere di narrativa, gialli o romanzi di avventura.
Eppure, fortunatamente, qualche editore ancora sceglie di investire parte della propria produzione nel genere fantascientifico, non solamente realtà consolidate ma anche giovane case editrici, come Plesio Editore, per altro convenzionata con Terre di Confine.
In particolare, Destinazione Balder, di Massimo De Faveri, rappresenta il primo testo di una collana, Sirio, interamente dedicata al genere fantascientifico. 
Il testo offre al lettore una trama ricca e articolata, una spy story ambientata nel 2104 che prende il via sulla Terra ma che si sviluppa nello spazio e su altri mondi scoperti, qualche decennio prima, in seguito al contatto con un’altra razza umana sviluppatasi in un sistema analogo a quello solare ma con la stella Sirio come alter ego del Sole.
Dopo un primo movimentato capitolo introduttivo, che trascina immediatamente il lettore nel vivo dell’azione catapultandolo in un’ambientazione futuristica, fornendogli al contempo una misura di quelli che saranno i protagonisti del libro, viene delineata la trama dell’opera. Il detective privato Lajos Russell viene ingaggiato dal colonnello Haxington di Arca Sigma con lo scopo di indagare su loschi traffici riconducibili al magnate John Sherman, motivo per il quale si troverà a partecipare, sotto copertura, a una spedizione scientifica dell’ONU diretta al lontano pianeta Balder. Ma il viaggio si rivelerà tutt’altro che tranquillo e non mancheranno insidie, naufragi e colpi di scena. Pagina dopo pagina la narrazione porterà il lettore a seguire da vicino le tappe della missione scientifica della nave Telemachus nel suo viaggio fino a Sphere, ai confini del sistema terrestre, e quindi verso il sistema Wotan dove l’equipe scientifica potrà studiare i pianeti gemelli Balder e Hod e portare a termine il compito precedentemente interrotto a causa degli incidenti verificatisi in un’analoga spedizione circa un ventennio prima. Vicenda oscura che ha lasciato un segno nella vita dello stesso Russell e dello scienziato Ian Keller, superstite della spedizione del 2086 e responsabile di quella in corso.  

domenica 9 settembre 2012

..:: The Horde ::..

Titolo: The horde
Regia: Yannick Dahan, Benjamin Rocher
Anno: 2009
Genere: horror
Cast: Claude Perron, Jean-Pierre Martins, Eriq Ebouaney, Aurélien Recoing, Doudou Masta

La trama in breve:
Quando un loro compagno viene assassinato dal trafficante nigeriano Adewale, quattro poliziotti corrotti pianificano una violenta vendetta e decidono di penetrare nel suo rifugio, situato all'ultimo piano di un fatiscente edificio della banlieue parigina. Adewale intuisce l'arrivo dei poliziotti e fa fuoco per primo, uccidendo l'agente Jimenez che, una volta morto, ritorna in vita cercando di mordere i compagni. È solo l'inizio di un assedio da parte di un'orda di zombi che hanno circondato l'edificio affamati di carne umana. (fonte mymovies)

Della serie: cominciamo bene...
Il mio commento:
Già notato qualche tempo fa, ho avuto oggi l'occasione, il tempo e la volontà di vedermi codesta produzione francese avendo in mente solo qualche fotogramma del trailer visto n*mesi addietro.
E confesso che mi è piaciuto.
Orrorifico, incalcante, violento e splatteroso, condito da qualche situazione al limite del demente (più che demenziale), decisamente hardcore nel proporsi come "estremo".
Ok, il pretesto narrativo, l'ambientazione e la trama sono molto risicati. E ci sono vari punti in cui lo spettatore potrebbe insorgere gridando "ma che cazzo, sei un deficiente!" al personaggio di turno.
Claude Perron: ruolo decisamente
diverso e più complesso che
in "Il meraviglioso mondo di Amélie" 
Espedienti spicci per collocare personaggi appartenenti a gruppi "opposti" all'interno di una situazione impossibile o, comunque, per garantire quella certa sequenzialità agli eventi.
Ecco allora che criminali e "buoni" si trovano a collaborare per tentare di sopravvivere all'invasione di zombies che sta dilagando a ... Parigi credo. Forse nel mondo. 
Impossibile conteggiare i colpi di arma da fuoco, così come risulta futile ogni freno inibitori: la violenza, la furia quasi animalesca diviene l'unica risposta agli implacabili zombies che infestano il palazzo e che, fuori, premono per dilagare all'interno. 

venerdì 7 settembre 2012

..:: Vacanze 2012 ::..

Foto di gruppo dentro alle grotte
di Frasassi
Tra i buoni propositi che mi ero, appunto, proposto per quest'anno vi era il mantenimento di una certa costanza nell'aggiornamento di codesto mio blog. Niente di fondamentale per il continuum dell'universo, per carità.
Invece noto con somma amarezza che è trascorso un po' troppo tempo dall'ultimo post. Che ne sarà, ora, delle mie statistiche e dei miei buoni propositi? Come riuscirò a dormire la notte o a guardarmi ancora allo specchio senza provare vergogna come i proprietari di Daewoo Matiz?  
Ebbene, credo che potrò e riuscirò.
Quanto alla Matiz, la battuta fa riferimento alla "confessione" di un ex-collega che affermava di possedere tale esemplare di automobile, ma che la lasciava in garage. La usava poco, insomma, "perché" - ma lo diceva scherzando, sia chiaro a tutti i Matiz-possidenti - "teneva vegogna".
BTW, sono comunque alle prese con l'edizione di un nuovo entusiasmante post per ciarlare un pochito delle mie vacanze. Quest'anno sono state un po' più brevi rispetto al previsto: anche se, in effetti, non bastano mai, noto che sto scivolando sempre più verso un insano regime lavorativo Stakanov-style.
Comunque, andando per ordine, quest'anno ho avuto modo di sperimentare 3 diversi pacchetti vacanze. 
Il primo, giusto 3 giorni a cavallo di ferragosto, di tipo familiare.
Gnam gnam...
Con Silvia, mia mamma (Graziella) e mio fratello Francesco siam pariti alla volta di Urbino per concederci un po' di stacco dal tram-tram quotidiano. Una mini pausa "improvvisata" necessaria per cambiare aria per qualche giorno e vedere posti nuovi. Ecco allora Urbino, e poi le grotte di Frasassi, e tappe spot sulle spiagge di Senigallia e Riccione. Non ero mai stato (o, se ci sono stato, non ne conservo particolare memoria) all'interno di grotte sotterranee e devo dire che si è trattata di una splendida esperienza, seppur vissuta con un po' di pressione: per ottimizzare la visita i vari gruppi entravano con pochissimi minuti di stacco tra loro, innescando dinamiche stile inseguimento lungo il percorso previsto. Anche Senigallia è stata una tappa significativa, non tanto per i 28 euri investiti per 4 spritz insulsi e stuzzichini "vissuti", ma per l'alto concentrato di fauna di ottimi livello che ivi pascolava. Ok, ero con Silvia, ma guardare non è reato...