domenica 3 novembre 2013

FlashForward

Titolo: FlashForward
Anno: 2009
Episodi: 25 22
Genere: fantascienza, poliziesco

La trama in breve:
Il 6 ottobre 2009 tutte le persone in ogni angolo del mondo perdono i sensi per 2 minuti e 17 secondi. In questo periodo di tempo, ognuno vede il proprio futuro in una premonizione (un flashforward, appunto): 2 minuti e 17 secondi del 29 aprile 2010 (o del 30 aprile, a seconda del fuso orario). A Los Angeles, l'agente federale Mark Benford vede se stesso investigare proprio sul flashforward, analizzando i dati raccolti su una grande lavagna, un mosaico di foto, nomi, piste. Nel presente, questo suo ricordo lo aiuterà ad iniziare un'investigazione su cosa ha causato e cos'è stato il flashforward che ha mostrato il futuro a tutto il mondo. Mark, così come i suoi amici, i suoi colleghi e la sua famiglia, deve confrontarsi con la sua premonizione e interrogarsi sulle possibilità che il futuro si avveri o meno. (fonte wikipedia)

Il mio commento:
Serie che ho visto assieme a Silvia, procedendo con discreta costanza e interesse per arrivare al finale e trovare risposta ai numerosi misteri e sotto-trame proposte. O, almeno, queste erano le nostre aspettative. Peccato però che la stagione di FlashForward, l'unica e la sola attualmente realizzata, non risulti "completa" e che, anzi, sia stata decurtata di 3 episodi rispetto a quanto inizialmente preventivato. Ragion per cui il finale non costituisce una vera e propria conclusione e molte delle risposte attese non arrivano affatto.
Disappunto totale, quindi - e ve lo dico fin da ora nel caso vogliate recuperare la serie e guardarvela - per questa scelta operata da ABC.
Anche perché, di per sé, la serie è interessante e complessa assai, ammiccante ai generi fantascientifico e poliziesco, con qualche intreccio rosa e capace di offrire vari spunti di riflessione. 
...staranno guardando questo?
Rispetto ad altre proposte televisive qui c'è un evento di scala mondiale che sconvolge la vita di tutto un pianeta: niente demoni, super poteri, alieni e via dicendo, solo l'improvvisa conoscenza di un brandello del proprio futuro e ricorrenti canguri che saltellano (è così, non so perché, ma è così). 
137 secondi che permettono di avere uno scorcio di ciò che ciascuno sarà o farà sei mesi in avanti, circa, rispetto al momento del flash forward. Ecco chi vede se stessa a letto con un altro uomo, chi si vede in un'altra nazione al capezzale di una figlia creduta morta, chi sogna di incontrare l'amore della propria vita, chi di venir annegata, chi di stare a fare indagini, chi di essere incinta, chi di essere seduto sul water, chi di essere beh...morto, deduzione per il fatto di non aver visto proprio nulla. 
Da qui si innescano cambiamenti e spinte esistenziali per scongiurare o sottrarsi a quanto visto o, anzi, per cercare di capire e affrontare il proprio destino, oppure per sforzarsi in tutti i modi di avverarlo. Vien naturale capire che mentre la narrazione procede e i vari personaggi approfonditi e indagati, di pari passo con le indagini dell'FBI (le altre nazioni non fanno mai una mazza...), lo spettatore è sollecitato sotto vari punti di vista: ci sono i misteri legati alle vicende di ciascun protagonista, la ricerca di spiegazioni al flashforward globale, intrecci sentimentali che si creano e/o si sfaldano (non è facile condurre una relazione sapendo che tuo marito diventerà un alcolista e tua moglie sarà a letto con un altro...che entrambi incontrate praticamente ogni giorno...), azione e inseguimenti per acchiappare i "cattivi", inganni e depistaggi da parte di chi fa il doppio gioco e così via. 

Ehi, non vogliate insultare la mia intelligenza.
Si vede benissimo che questa non è la torre
di Saruman; ma soprattutto dov'è Pipino? 
Ma ancor di più ci si crogiola con interrogativi filosofici sullo sviluppo del tempo, sulla potenzialità delle scelte, sulla determinazione di eventi futuri, su come la conoscenza di ciò che sarà inevitabilmente condizioni il presente e di come, in realtà, non esista un futuro predeterminato e certo. Ce lo dimostra ben bene l'agente Al Gough (impersonato dal defunto Lee Thompson Young) che si suicida per impedire un incidente che lui sa - dal flash forward - di aver provocato e nel quale morirà una giovane madre. Il dubbio però rimane: nonostante questo gesto estremo la donna non è comunque immortale e, addirittura, tale suicidio potrebbe generare conseguenze inattese, non ultime l'innesco di reazioni a catena fino alla morte della giovane donna. 

Ma anche per gli amanti degli intrighi la serie si prospetta decisamente interessante, con misteriose organizzazioni che operano nell'ombra, complotti e inganni, scienziati e uomini misteriosi responsabili dell'evento e altri informati dei fatti.
Gli stessi personaggi principali della serie sono abbastanza delineati, con personalità ben riconoscibili ed egregiamente interpretati. Nel cast ci sono anche volti noti del cinema, attori e attrici già incontrati altrove, a partire da Joseph Fiennes, John Cho, Dominic Monaghan, Sonya Walger  e altri un po' meno, ma abbastanza azzeccati. Magari su alcuni si è insistito di più e altri di tanto in tanto sembrano dileguarsi, tuttavia le loro vicende vengono gestite e sviluppate in modo abbastanza coerente e sinergico.
Nonostante tanti ottimi elementi, i risultati della serie sembrano non esser stati all'altezza e, per una concomitanza di altri fattori (fondi, altre serie in trasmissione...), la ABC ha deciso di chiudere il progetto e giungere alla conclusione dell'unica stagione attualmente trasmessa forzando un po' gli eventi e lasciando però uno spiraglio per possibili prosecuzioni. 
Ora, non so bene come fosse la storia originale, ovvero l'omonimo romanzo di Robert J. Sawyer, fatto sta che in effetti la serie presenta anche dei difetti come il tentativo di dilatarla oltre modo con intrecci sentimentali o di voler affrontare singoli indizi poco per volta, indizi pescati dalla memoria di Mark Benford (Joseph Fiennes) e che sembravano auto-moltiplicarsi. Così come anche si perde un po' il senso del trascorrere del tempo (da ottobre, ci si trova molto rapidamente al 29 aprile...) e, soprattutto, le spiegazioni relative al salto in avanti non arrivano affatto, aspetto che finisce per il frustrare lo spettatore. Per cui, a guardar bene, alcuni aspetti della stagione proposta in effetti possono aver determinato quella mancanza di risultati attesa dai dirigenti della ABC.
Ehi, non ci sono procaci donne
Cylone qui? Dannazione!
Un'altra critica che si può muovere alla serie è rappresentata dal fatto che al di là del dipartimento di Mark Benford, della CIA e dei cattivoni, non vengono approfonditi i punti di vista di altre nazioni e altre culture - eccezion fatta per quanto accade nella puntata ambientata in Somalia - cosa non da poco per un evento di tale portata. Forse sarebbe stato più utile tentare di inserire anche qualche voce fuori dal coro, qualcuno magari che rinnegasse in toto quanto visto o che reagisse male (è stato il demonio!), o addirittura qualcuno che non comprendesse affatto quanto visto (me lo immagino già un aborigeno della Patagonia a ponderare sui massi sistemi e sulle costanti tachioniche dopo aver semplicemente sognato)
Comunque sia, a me e Silvia la serie non è spiaciuta affatto, ci ha però rattristato l'epilogo proposto dove, da un lato, si mostrano sequenze in cui si avverano (più o meno...) i vari salti in avanti vissuti dalla popolazione mondiale dai personaggi principali, dall'altro non si forniscono spiegazioni al verificarsi del flashforward o ad altre "cose" come gli anelli "alfa", le torri misteriose oppure personaggi quali Lucas Hellinger o Gabriel McDow, rispettivamente impersonati da Neil Jackson e James Callis. 
 



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