sabato 29 marzo 2014

Starship Troopers 3 - L'arma segreta

Titolo originale: Starship Troopers 3 - Marauder
Titolo italiano: Starship Troopers 3 - L'arma segreta
Regia: Edward Neumeier
Anno: 2008
Genere: sci-fi, azione
Cast: Casper Van Dien, Jolene Blalock, Stephen Hogan, Boris Kodjoe, Amanda Donohoe, Marne Patterson, Stelio Savante


La trama in breve:
La guerra fra insetti e umani continua: nuove specie di insetti compaiono sul campo di battaglia, tanto che ci si domanda se la vittoria sia ancora possibile o meno.
Sul pianeta agricolo di Roku San giunge lo Sky Marshall, la massima autorità militare, per un'ispezione a sorpresa. Pochi minuti dopo il suo arrivo le cancellate elettriche cedono e gli insetti nemici invadono il forte, prendendo il sopravvento.
La colpa viene data interamente al colonnello Johnny Rico, che viene condannato all'impiccagione. Nel frattempo il capitano Beck porta in salvo lo Sky Marshall, ma dovrà abbandonare la nave spaziale su cui erano imbarcati per un misterioso incidente. (fonte wikipedia) (da notare che su mymovies non c'è traccia di questo film...oscuro presagio...)

Team sceneggiatori
Il mio commento:
Buahahahahah, no dai, ditemi che questo film è uno scherzo. Non ci credo che l'abbiano effettivamente confezionato così e distribuito alle masse senza un minimo di controllo e supervisione. A mio parere il terzo capitolo della gloriosa saga di Starship Troopers risulta davvero imbarazzante, una sorta di insulto all'intelligenza dello spettatore medio. 
Rispetto al secondo film, stando a IMDB, sembrerebbe leggermente migliore e non nego che vi sia stato dell'impegno nel tentare di offrire un numero di ambientazioni e situazioni sufficientemente variegato. Idem per quanto riguarda la sceneggiatura: qualche idea c'è eccome.
Peccato che tutto vada letteralmente in malora sia per come viene effettivamente narrata la storia sia per quanto riguarda incoerenze e dialoghi proposti.
Inutile dire che il secondo capitolo della saga venga praticamente ignorato, lasciando allo spettatore il compito di meditare al riguardo. 
Che poi, dico io, ma quelli che li dirigono o li scrivono, non li guardano mica i film che creano? Non hanno nemmeno un team di beta tester pronti a immolarsi per loro e in grado di sputare qualche caspita di commento o critica? 
Evidentemente no. 
Hauser: Comando io!
Rico: No, io!
Hauser: E invece no!
Rico: E invece sì!
Oppure questi ultimi non arrivano vivi fino alla conclusione dello spettacolo preferendo darsi una morte dignitosa ricorrendo a capsule di cianuro.
Ecco allora che un manipolo di dementi riesce non solo ad arrangiare una sceneggiatura ma anche a guadagnarci sopra.
Ma andiamo con ordine nell'elencare le cagate che mi hanno da un lato fatto divertire dall'altro lasciato profondamente basito e depresso.
Innanzitutto, apprendere che Rico (vi ricordate il tizio che veniva fustigato nel primo episodio della saga?) è divenuto colonnello dà subito una misura di quanto in basso sia caduta la Federazione. Se gente della sua risma comanda, beh, siamo davvero spacciati...
Fortunatamente non è l'unico cretino nella galassia: un suo presunto amico, tale Dix Hauser, sembra esser divenuto generale e, guarda caso, si reca proprio nella base di Roku San, situata in uno sperduto pianeta del sistema Menga. Non mi è ben chiaro il motivo ma assieme a lui viaggia lo Sky Marshall Omar Anoke, praticamente una delle massime autorità del governo nonché amata pop-star grazie a singoli del calibro "It's a good day to die", il quale dovrebbe eseguire una sorta di ispezione, visita a sorpresa non si sa. 
Rico: E io continuo a dirvi che non
ero io a comandare!
Hauser: E invece sì!
Ma nell'arco di pochi minuti tutto precipita: lo Sky Marshal sparisce, il generale le prende da un branco di campagnoli e, per ripicca, destituisce il colonnello Rico dal suo incarico. Dulcis in fundo, per un presunto guasto alla rete elettrica il perimetro di difesa si spegne e gli insetti invadono la base massacrando e trucidando chiunque capiti a tiro.
Da notare che l'energia elettrica per alimentare un caspita di messaggio vocale che recita "Il perimetro è spento! Siete nella cacca più profonda!" c'è eccome.

sabato 22 marzo 2014

Il Sigillo del Fuoco

Titolo: Il Sigillo del Fuoco
Autore: Uberto Ceretoli
Editore: YouCanPrint
Genere: fantasy
Pagine: 454

La trama in breve:
Gabriel figlio di Lester, giovane mago spontaneo, è costretto a rintracciare presso l'Università di Amaradantis gli incantesimi mancanti per il dominio del Sigillo del Fuoco e si trova impaludato negli screzi tra maghi e inquisitori in seguito agli omicidi commessi dal mezzo-demone Jaquish di Anquelot, suo padrone. Gwyllywm, elfo di Si'phir, rientra presso gli elfi ortodossi con la chiave genetica per trasfromare gli umani in berserker, macchine da guerra al servizio degli elfi. Il mezz'elfo Laoden di Alerbia decide di affrontare il padre Vortigern, elfo di Tseller, per vendicare la madre umana che Vortigern ha abbandonato e per distruggere il Consiglio di Kaerwood, la setta che trama per mantenere un equilibrio posticcio tra l'Impero e i Regni Liberi. Nel terzo Libro della Saga, l'ultima battaglia tra ortodossi e revisionisti e la spiegazione dei misteri che aleggiano intorno ai Sigilli e alla creazione degli umani. (fonte youcanprint)

Il mio commento:
Prima di cominciare a esporre una parvenza di commento sul testo in questione, è doveroso segnalare un post apparso sul sito dell'autore "Un Natale di Fuoco" che accenna ai motivi che hanno determinato la pubblicazione del terzo capitolo della saga con YouCanPrint anziché sotto il marchio Asengard, come per i precedenti. Motivo per cui, tra le altre cose, la copertina risulta diversa da quelle degli altri volumi che compongono l'arco narrativo e, probabilmente, il costo del libro è altino (anche se qua c'entrano politiche e vincoli imposti da YouCanPrint).
Ad ogni modo, avendo già letto Il Sigillo del Vento e Il Sigillo della Terra non potevo perdermi la conclusione della saga scritta da Uberto :-)
Purtroppo, durante la lettura ho "dovuto" sospendere tutto per dedicarmi ad un altro testo (per non bloccare la relativa catena su Anobii) per cui i tempi si sono dilatati ma eccomi qui. Diciamo che rispetto ai precedenti credo di aver impiegato di più a concludere il libro anche per via dello stile adottato dall'autore che a mio avviso è migliorato rispetto ai precedenti capitoli (dove comunque era già molto buono) andando ad arricchirsi in quanto a vocabolario e capacità descrittiva, guadagnando in incisività ma senza abbandonare una certa prolissità che qua e là tende ad affiorare e a dilatare l'esperienza di lettura. Di conseguenza, la densità di testo pure aumenta così come l'impegno richiesto per seguire i vari passaggi e le trame orchestrate. 
Al contempo il libro offre un'esperienza piuttosto intensa e variegata e va a finalizzare quanto già presente nei precedenti capitoli, portando a conclusione dinamiche e vicissitudini già note ai lettori. O, quanto meno, a quanti hanno buona memoria visto che, per quanto concerne il sottoscritto, ne è passato un po' di tempo da quando ho letto Il Sigillo della Terra :-)
Tra le due parti in cui si divide il libro, comunque, credo che la prima sia quella più lineare e fruibile in quanto l'attenzione si concentra per lo più su Gabriel, sulla sua "crescita" all'interno dell'Università di Amaradantis (lo so, questa cosa fa subito pensare a Harry Potter...) e sulla minaccia rappresentata dal demone Jaquish di Anquelot. Contemporaneamente vengono narrate anche le storie di Gorogol e Laoden o quanto accade tra gli elfi con il ritorno di Gwyllywm, ma io ero tutto preso dal personaggio di Gabriel, il mio preferito in assoluto.

sabato 15 marzo 2014

Starship troopers 2 - Eroi della federazione

Titolo: Starship troopers 2 - Eroi della federazione  
Titolo originale: Starship troopers 2 - Hero of the federation
Regia: Phil Tippett
Anno: 2004
Genere: fantascienza, azione, horror
Cast: Billy Brown, Richard Burgi, Kelly Carlson, Cy Carter, Sandrine Holt, Ed Lauter, J.P. Manoux, Lawrence Monoson, Colleen Porch, Drew Powell, Ed Quinn, Jason-Shane Scott, Brenda Strong

La trama in brevissima:
Un gruppo di soldati si rifugia in un avamposto abbandonato dopo aver combattuto degli insetti alieni. (fonte mymovies)

La trama in breve:
Anni dopo l'epico scontro con gli insettoni spaziali (quello del primo episodio), un plotone si ritrova isolato su un pianeta remoto e avvolto nell'oscurità, con un unico avamposto in cui sopravvive solo il capitano Dax, accusato di aver ucciso un superiore. Ma è la comparsa di tre stranieri a portare la vera minaccia: una nuova razza di insetti che ha parassitato i loro corpi e rischia di contagiare tutta la truppa... (fonte filmtv)
I ragazzi del reparto 246H:
vogliamo ricordarli così

Il mio commento:
Per la serie "ci vuole coraggio a realizzare certi film" e per il ciclo "film che fanno venire il cancro agli occhi" ecco a voi il secondo episodio di Starship Troopers 2, seguito del famigerato Starship Troopers Fanteria dello spazio di cui ho amabilmente già discusso qualche tempo fa.
Ma se il primo capitolo della serie poteva definirsi discutibile assai, pur meritandosi un dignitoso (quanto controverso...) 7.2 su IMDB, questa volta lo staff è riuscito a superarsi ma senza rendersene conto. 
Motivo che spiegherebbe quel modesto e poco vanaglorioso "Hero of the federation" posto come sottotitolo. E su cui hanno avuto da ridire anche i traduttori nostrani.
Fatto sta che nonostante l'onesto 3.4 ottenuto su IMDB pensavo di trovarmi dinnanzi a qualcosa di peggiore rispetto a quanto visto, pur rimanendo sempre su livelli basserrimi diciamocelo.
Confesso però che ST2 mi ha fatto sorridere in più di un'occasione per le trovate stravaganti proposte e per certi particolari o sequenze al limite dell'idiozia. 
I personaggi stessi, per come son caratterizzati, regalano poche emozioni. Anch'esse stereotipate.
"Che c'è laggiù?" "E' notte...e non
c'è un caspita di lampione..."
"Quindi?" "Non si vede una mazza..."
"Ah...e perchè facciamo la guardia?"
Abbiamo il medium idiota, vigliacco di professione e incapace all'ennesima potenza ma che suo malgrado dovrebbe reggere le redini del comando in assenza del generale. Essendo dotato di capacità sensitive ci si aspetterebbe anche un briciolo di intelligenza, invece riesce solo nell'intento di farsi odiare dallo spettatore e di crepare in un modo ignominoso. 
"T'oh, il generale è a terra privo di sensi, dinnanzi a me c'è una donna nuda tutta imbrattata di sangue e gli altri si comportano in modo sospetto. E guarda caso ho una pistola in mano e loro se ne stanno fermi pur dimostrandosi minacciosi. Quale migliore occasione per mettermi a ciarlare, vantandomi? Eh, eh, mica arriverà qualcuno alle spalle a sgozzarmi. Uhm, cos'è questa lama metallica che percepisco..."
Siamo della compagnia delle indie,
belli e dannati.
Poi c'è la valchiria, emule della ben nota Ellen Ripley della saga di Alien. Per questa parte avrei preteso Lucy Lawless, abbindata come Xena, invece hanno optato per una granitica Brenda Strong. Donna forte, proprio come dice il cognome, ma che ignora l'uso del grilletto dei fucili motivo per cui li usa come mazze o preferisce finire i propri nemici a colpi di mannaia. E' inoltre una donna di poche parole e che piuttosto di fornire informazioni, ai propri alleati, si suicida.

sabato 8 marzo 2014

Looper


Titolo: Looper
Regia: Rian Johnson
Anno: 2012
Genere: fantascienza
Cast: Bruce Willis, Joseph Gordon-Levitt, Emily Blunt, Paul Dano, Noah Segan, Jeff Daniels, Pierce Gagnon, Summer Qing, Piper Perabo, Garret Dillahunt

La trama in breve:
Kansas, 2044. Il viaggio nel tempo non è ancora stato inventato ma trent'anni più avanti è divenuto una realtà di cui però è vietato l'utilizzo. Ovviamente il crimine non si occupa dei divieti e ne fa un uso molto specifico. Un'organizzazione guidata da un capo spietato 'trasferisce' le proprie vittime trent'anni indietro dove un killer (detto 'looper' traducibile in 'uomo che si occupa del cerchio') lo attende per eliminarlo e farne sparire il cadavere. Joe è un looper che risparmia ciò che guadagna in questo mestiere per alimentare il sogno di potersi trasferire in Francia. Ma dal futuro è iniziata una nuova campagna: tutti i looper ancora presenti sul territorio nel 2074 vanno spediti trent'anni indietro perché vengano uccisi. Un giorno Joe si vede arrivare davanti ... se stesso con trent'anni in più. (fonte mymovies)

Il mio commento (ATTENZIONE agli spoiler):
Non so perché, ma mi ricorda
un po' Keanu Reeves
Ed eccoci qua per ciarlare amabilmente di un altro film, ancora una volta ammiccante alla fantascienza ma con ambientazione decisamente differente.
Riallacciandomi all'incipit della precedente pseudo recensione, ossia Codice Genesi - The Book of Eli, questa volta mi sorprende trovare un titolo non tradotto. Che diamine, potevano almeno tentare con qualche perifrasi qualcosa del tipo "Lo sparatore di uomini venuti dal futuro", "Quelli che tengono il cerchio", "Accerchiati dal tempo"...invece niente. Han mantenuto il titolo originale. Qualcosa deve essere andato storto con Google Translate, mi sa.
Ma, d'altra parte, meglio così ^_^
Progetto interessante e un tantino ambizioso questo Looper, soprattutto per il tentativo di giocare con i viaggi nel tempo oltre che con altri elementi che mi hanno richiamato alla memoria due film. Uno è Chronicle, un gioiellino di film del medesimo anno (ok, su IMDB ha solo 7.1 ma, fidatevi, merita assai) in cui compare l'elemento telecinesi, e l'altro è Donnie Darko, del 2001, dove a fronte della maturata conoscenza degli eventi futuri il protagonista scegli il medesimo finale per cui opta uno dei due Joe. Che sarebbe il doppio protagonista di Looper. Doppio perché ne compaiono due versioni, una giovanile impersonata da Joseph Gordon-Levitt (classe 1981) e una più attempata, per la quale è stato scelto il pacifico Bruce Willis (classe 1955, che nel cv ha già esperienza di viaggi temporali, vedasi L'esercito delle 12 scimmie).
Ti sei sparato di nuovo sul piede?
Sei un idiota! Cosa credi, di essere
sul set di Scemo e Più Scemo?
Ora, nel complesso il film è abbastanza accattivanete e si presenta, per una serie di motivi, come una commistione di svariati generi cinematografici: abbiamo un killer tossicodipendente, organizzazioni criminali, viaggi nel tempo, un po' di tragedie familiari, questioni amorose e gente con superpoteri...manca forse un personaggio comico per stemperare la tensione ma non si può sempre aver tutto. Questo mix di situazioni consente quindi una discreta ricchezza della narrazione e permette a spettatori diversi di apprezzare la pellicola. Al contempo, confonde lo spettatore al punto giusto da distrarlo da questioni piuttosto ovvie e lampanti che, in poco tempo, avrebbero permesso di chiudere la storia dopo pochi minuti dall'apertura.
Mi riferisco in particolar modo a due questioni: i viaggi nel tempo e lo sciamano.
Ordunque, le spiegazioni iniziali lasciano intendere che un bel giorno, nel 2070 o giù di lì si inizierà a viaggiare nel tempo. Come funzioni sta cosa non è dato sapere ma c'è, è realtà. Peccato che sia illegale, dicono. Al contempo non si possono ammazzare le persone perché si verrebbe sgamati subito...ma da chi?

martedì 4 marzo 2014

The book of Eli - Codice Genesi

Titolo: The book of Eli - Codice Genesi
Regia:  Albert Hughes, Allen Hughes
Anno: 2010
Genere: sci-fi, azione
Cast: Denzel Washington, Gary Oldman, Mila Kunis, Ray Stevenson, Jennifer Beals, Frances de la Tour, Michael Gambon, Malcolm McDowell, Tom Waits

La trama in breve:
In un futuro non troppo lontano, circa 30 anni dopo l'ultima guerra, un uomo attraversa in solitudine la terra desolata che un tempo era l'America. Intorno a lui città abbandonate, autostrade interrotte, campi inariditi - i segni di una catastrofica distruzione. Non c'è civiltà, né legge. Le strade sono in mano a bande che ucciderebbero un uomo pur di togliergli le scarpe, o per un po' d'acqua... ma anche senza motivo. Ma non possono far nulla contro questo viaggiatore. Guerriero non per scelta ma per necessità, Eli cerca solo la pace, ma se viene sfidato elimina gli avversari prima ancora che si accorgano dell'errore fatale che hanno commesso. Solo un altro uomo in quel mondo in rovina comprende il potere che Eli detiene, ed è deciso a impadronirsene: Carnegie il despota di una precaria città di ladri e killer. Ma la figlia adottiva di Carnegie, Solara è affascinata da Eli per un altro motivo, la visione che lui offre di qualcosa che può esistere oltre i confini del territorio dominato dal patrigno. (fonte mymovies)

Eh, lo so, credevi fosse un libro
con le ricette della Parodi e invece..
Pensa che all'inizio avevo pensato fosse
il kamasutra ...
Il mio commento (attenzione agli spoiler...io ve l'ho detto...):
Accostandomi alla visione di questo film non ho potuto fare a meno di notare, per l'ennesima volta, quanto sia necessaria una riforma in materia di utilizzo di sostanze stupefacenti sul luogo di lavoro. In particolar modo tra coloro che, nell'oscuro mondo della distribuzione italiana, si occupano delle traduzioni dei titoli delle pellicole, gente nelle cui teste i neuroni stanno in perenne rave party. Ecco spiegato il senso del titolo proposto. Un po' come è accaduto per opere quali Ghost in shell: l'attacco dei Cyborg (in origine "Ghost in shell: Innocence"), L'implacabile uomo di Saint Germaine (in origine "Le chat") o Colpo di fulmine: il mago della truffa (in origine "I love you Philip Morris") [1].
Soprassedendo su queste quisquilie, la storia proposta mi ha preso bene fin dall'inizio sebbene, diciamocelo, qualche sospetto sul contenuto del libro che si porta appresso il caro Eli comincia a farsi sentire molto presto. Fin troppo presto. E non si parla di Corano, di Veda, di testi sul buddismo o, per i più irriducibili, di una collezione a tiratura limitata della Gazzetta dello Sport.
Però ci sta. 
In fondo, in un mondo post-atomico, in cui l'umanità ha perduto quasi tutto e la Terra stessa si è tramutata in una landa sterile e desolata, preservare un certo qual messaggio spirituale costituisce una bella sfida. Un modo abbastanza edificante per cercare di preservare tradizioni e culture di un tempo cancellato dalle atomiche, incarnando virtù che l'umanità mai e poi mai dovrebbe abbandonare. 
Dannati parcheggi abusivi...
D'altronde, si tratta pur sempre di un mondo duro e spietato, non dimentichiamolo: ecco perché il nostro buon pastore somiglia più a una sorta di Kenshiro abbronzato che a un Gesù misericordioso. 
Che poi, mi domando, passi per lo scenario post-atomico, per gli scorci di vaste praterie inaridite ed essiccate, sulle quali un sole impietoso non da né tregua né speranza di vita. Passi per l'imbruttimento delle genti e dei loro modi, per il lordume e la violenza brutale e gratuita. Passi che tecnologia e mezzi di trasporto siano ridotti all'osso. Ma, dico io, possibile che ci sia stato un black-out mentale collettivo? Che caspita, ricorda più come si assembla un telefono? Come si estrae petrolio da un pozzo? Come si producano nutella e coca-cola? Dannazione!