sabato 26 luglio 2014

Prometheus

Titolo: Prometheus
Regia: Ridley Scott
Anno: 2012
Genere: fantascienza
Cast: Noomi Rapace, Michael Fassbender, Guy Pearce, Idris Elba, Logan Marshall-Green, Charlize Theron, Kate Dickie, Sean Harris

La trama in breve:
Nell'anno 2089 due scienziati portano a compimento le ricerche di una vita scoprendo che alcuni artefatti, ritrovati in diversi punti della Terra e tutti risalenti a migliaia di anni prima, riportano la medesima immagine di creature giganti che indicano un determinato pianeta. Ricostruito quale sia il pianeta in questione e trovati i fondi da un miliardario morente, i due si imbarcano assieme a un equipaggio misto di scienziati e piloti verso quel pianeta per andare a scoprire quel che ritengono essere l'origine della vita sulla Terra. Lì troveranno i resti di una civiltà aliena assieme a ciò che l'ha quasi estinta. (fonte mymovies)

Il mio commento (attenzione agli spoiler):
Azz, son venuto al mare e manco
ci sta il sole. Che giornata'emmerda...
Quest'oggi vorrei parlarvi di un film intenso e dall'alto valore artistico, una di quelle storie che concedono emozioni creando un legame autentico con lo spettatore. Un film che però sa essere ermetico, poetico e suggestivo.
Ah no, scusate, oggi parliamo di un altro titolo: Prometheus. 
Fondamentalmente una deludente vaccata, ma questo ho visto di recente.
Penso che ci sia gente, nel mondo, che odi il prossimo suo come se stesso e che non attenda altro se non rovinare le aspettative.
Voglio dire, se tu dai inizio a una saga che nel tempo ha saputo attrarre consensi e spettatori, e se non hai vissuto sul lato oscuro della Luna per quanto poco sei venuto a conoscenza di questo successo, per quale diamine di motivo vuoi buttare tutto in vacca con un dannato prequel? Che poi, caspita, se lo pensi e lo realizzi, sai anche che chi lo vedrà sarà per lo più gente che già conosce il contesto, i personaggi e l'ambientazione, gente con un minimo di preparazione e aspettative, insomma. Gente che magari sborsa pure quattrini per il biglietto del cinema o l'acquisto di dvd.
E perchè diamine allora devi rovinargli la giornata con una vaccata biblica?
Dico a te, Ridley "mannaggia a te" Scott.
Che oltre ad aver girato e prodotto il film in questione ne hai pure scritto la sceneggiatura! Aaargh!
Almeno l'avrai visto prima di inviarlo a destra e a manca per farlo proiettare nei cinematografò di tutto il mondo? Presumo di no... forse l'hai fatto vedere a Tony Scott, il che spiegherebbe la sua prematura dipartita.
In realtà, ho organizzato questa
spedizione spaziale per sfuggire
alla giustizia italiana
Già perché le cagate si sprecano, così come le ingenuità e le forzature.
Passi per certe sequenze criptiche, come il culturista albino che all'inizio sbevazza una sostanza misteriosa (un prototipo di Coca Cola con troppo catrame...) che gli causa atroci dolori intestinali conducendolo ad una morte per disgregazione molecolare. Personaggio misterioso che poi si scoprirà essere un "Ingegnere" (un altro nome non c'era?) appartenente a una razza aliena che sembrerebbe aver portato la vita sul nostro pianeta. E stando a qualche indiscrezione letta qua e là nella rete c'era pure il rischio che venisse passato il messaggio che alcuni personaggi "forti" del passato siano stati Ingegneri. Tipo Gesù...

Passi per questa sequenza introduttiva collocata millenni di anni nel nostro passato, tutto poi si svolge nel futuro. Tra 75 anni, circa, due scienziati si accorgono di qualcosa che è sfuggito a migliaia di studiosi, archeologici e storici fino ad ora: t'oh, ci sono un sacco di pitture rupestri e ritrovamenti presso tutte le civiltà del passato che fanno riferimento a dei gigantoni e a una costellazione di stelle. Motivo per cui 4 anni dopo, un ultra-miliardario di turno (probabilmente Zuckerberg) si fa abbindolare dalla coppia di scienziati e organizza la spedizione più costosa nella storia per andare a trovare 'sti Ingegneri. 
E guarda caso, a botta sicura (ricordiamo che la mappa iniziale è rappresentata da dei pallini dipinti col guano sulle pareti di alcune caverne da annoiati abitanti della Mesopotamia in viaggio di nozze presso un b&b del Galles) la nave utilizzata per la missione, la Prometheus, atterra accanto al covo di questi Ingegneri. L'equipaggio, costituito da dei disadattati, si lancia subito in esplorazione e in 3 secondi son tutti senza casco, a respirare a pieni polmoni l'aria di un pianeta sconosciuto e in cui non c'è anima viva. In pratica, è l'inizio della fine. 
Sopraggiunge la tempesta: il capitano della nave ordina a tutti di rientrare. 
"Ci siete tutti?" 
"Sì, certo" 
"Bene!" 
2 ore dopo:
"Ehi, dove sono Fifield e Millburn?"
"Ah caspita, non sono rientrati"
"E vabbè, amen"
Menefreghismo totale.
Nel frattempo i due babbei incontreranno un biscione di tre metri e la prima reazione spontanea che avranno è di tentare di accarezzare la simpatica bestiola...
A bordo, intanto, chi può ciula. Il capitano si fa Charlize Theron, la massima autorità della spedizione che in pratica ha tanto spessore quanto un grissino. 
Mentre i due scienziati di cui prima copulano selvaggiamente.
Oh, a nessuno è venuto in mente di fare un controllino sul materiale portato a bordo (tra cui una testa di un gigantone morto da millenni ma che, se attaccata ad una presa USB, si risveglia e...), su eventuali rischi da contaminazione. Nemmeno il fatto che la tempesta del millennio stia imperversando nell'aerea impensierisce nessuno...
Il giorno dopo salta fuori che la scienziata è incinta di tre mesi e che il suo compagno sta male, motivo sufficiente e necessario per dargli fuoco. Sparargli in testa no, eh?
Come se non bastasse, la simpatica Elizabeth Shaw deve pure sottoporsi ad un cesareo d'urgenza perché sta per partorire un calamaro. E se si pensa che l'operazione avviene senza spargimento di sangue e senza anestesia da un macchinario unicamente pensato per curare uomini di sesso maschile, beh, c'è da rimanere di stucco.
Nel marasma generale torna pure Fifield, zombizzato e si scatena una rissa furibonda... 
A questo punto è chiaro che il film è stato partorito da una mente squilibrata e che il regista non ha il controllo del copione.
Ma attenzione, non è ancora finita perché a bordo della Prometheus ci stava addirittura il mega miliardario! 
Un tizio vecchissimo, praticamente una mummia, al cui confronto Napolitano sembra un giovincello imberbe. E sarebbe stato sensato aver optato per un attore attempato, invece no: chi si occupa di casting ha scelto Guy Pearce, che di anni ne ha 47. Ma astutamente e abilmente camuffato l'attore australiano sembra un quarantenne travestito, e male, da novantenne.
Soprassediamo.
Si riparte per il covo degli ingegneri dove casualissimi ologrammi che si avviano a random proiettandosi in ogni dove illustrano la storia di quel che è accaduto in quella specie di grotta degli gnomi o, casualmente, mostrano come si azionano i comandi della nave spaziale. Già, perché quella caspita di collina in cui si svolgono le vicende è un'astronave sepolta, pensa te.
Ma soprattutto, che caso, c'è ancora un ingegnere vivo!
Domanda: nessuno è mai venuto a cercarlo sto poveretto? Non aveva amici o conoscenti? Neanche un cane? Cioè, è rimasto nella capsula per millenni? E come si alimenta sta capsula? E se gli altri suoi colleghi son stati sterminati (da cosa per Tutatis!), perché lui è stato risparmiato?
Evidentemente perché puzza.
Soprassediamo. 
Seguono altre scene a caso in cui si avvicendano morte e distruzione in un crescente non sense pacchiano, infarcito di effetti speciali da paura: l'androide David viene spezzato in più parti dal gigantone albino; la Prometheus si lancia spensieratamente in un attacco kamikaze contro la nave del gigantone albino (ALT: volete dirmi che l'astronave non aveva manco un missile a bordo??? Stiamo parlando di una nave americana, per Tutatis!); la capitanessa algida si fa schiacciare dalla nave del gigantone albino; la cepu-scienziatessa Elizabeth Shaw invece ... sopravvive. 
Ma ha la tuta danneggiata, le restano 2 minuti d'aria. 
Per cui, come se non avesse subito un cesareo circa un'ora prima, corre e salta e si fionda dentro un modulo di salvataggio che la Prometheus aveva sganciato. Un secondo dopo riceve la comunicazione radio da David:
"Esca di lì!"
Ma che cazz? Dell'androide è praticamente rimasta solo la testa, abbandonata da qualche parte nell'ignoto ma lui ugualmente sa che il gigantone (perché gli ingegneri sono i nostri illuminati creatori, ricordiamolo, gente illuminata e pacata) vuole accoppare la protagonista, addirittura sa che le è praticamente alle spalle e che quella sporgenza nei pantaloni aderentissimi non è torcia che a stento sta nelle tasche.
Però non assisteremo al primo film porno interraziale tra un'umana e un alieno: il nostro simpatico uomo di scienza verrà sopraffatto dal più grande face hugger della storia del cinema...finendo poi sventrato da un antenato degli xenomorfi.
E tutto questo senza che nessuno, sul pianeta, ammesso che ci fosse qualcun altro (e i sospetti son forti), si sia accorto di nulla.
Ora, dico io, si poteva far qualcosa di meno ritmato e fracassone, concentrandosi di più sulla trama e/o sui personaggi? Non si poteva approfondire la storia, cercare di darle un tono di verosimiglianza e credibilità?
Evidentemente no.
Si è preferito turlupinare i fan, prenderli per i fondelli e lasciarli basiti. Al più concedendo loro un valido motivo per diventare satanisti come Hans Ruedi Giger, papà degli Alien e recentemente scomparso. 
In un certo senso, mi vien da dire, si ripercuote nelle reazioni al film una meccanica presente all'interno di questo Prometheus: come gli Ingegnieri vogliono distruggere la razza umana da loro creata, allo stesso modo Scott e Giger sembrano voler rovinare l'esistenza ai fans da loro creati.
Quanta tristezza e quanta delusione insomma.
Ma l'aspetto ancora più grave riguarda l'annuncio di un sequel di questo prequel, nel quale verrà finalmente svelato il mistero degli Ingegneri. Già. Perché sono così amanti dell'orrido? Suvvia, un po' di colore, un po' di allegria! E che diamine!
Battute a parte, nonostante le innumerevoli vaccate, dal punto di vista grafico e dell'estetica il film sarebbe da promuovere a pieni voti. Peccato che questo non basti.
Di contro, presenta anche svariati spunti di riflessione che creano legami con aspetti "storici" e religiosi, nonché ricorsioni: ad esempio, l'androide David è una creatura prodotta dall'ingegneria umana così come l'umanità sembrerebbe essere un prodotto dell'ingegneria aliena.
Per la serie: pericoli che si incontrano
nei bagni pubblici!
Oltretutto la protagonista indossa una croce cristiana e se consideriamo come avviene il concepimento, e che teoricamente le vicende si svolgono durante il periodo del Natale (cioè, non si sa se a bordo ci sono viveri o medicinali o carburante in quantità sufficiente, ma c'è l'occorrente per un albero di Natale...), la nascita del FaceHugger rimanda (ed è triste riportarlo) a quella di Gesù. Basta comunque qualche ricerca nel web per trovare poi chi parla di Luciferanesimo, chi di rimandi agli Illuminati, chi di riferimenti colti alle linee di Nazca che si vedono pure dalla spazio e che richiamano la "pista" avvistata da Charlie al momento dell'atterraggio della Prometheus... resta comunque che codesto film è fondamentalmente una gran delusione e che ci starebbe bene un commento analogo a quello con cui Fantozzi si espresse in merito alla Corazzata Potemkin.
 



Nessun commento: