martedì 24 novembre 2015

Nuovi ebook da Elison Publishing

Approfitto di questo post per segnalare tre degli ultimi ebook pubblicati da Elison Publishing, dinamica realtà editoriale con cui sono in contatto (anche se non come autore) e di cui ho letto (e certamente leggerò) alcuni ebook proponendo un commento sulle pagine di codesto mio blog:


AMOY
di Maria Teresa Rotelli

La Trama: Mio figlio Stefano era morto da due anni e ancora non riuscivo a rendermene conto. Conducevo la mia nuova vita senza entusiasmo e con tanta apatia. Lavoravo molto da Pasqua a settembre svolgendo due lavori al giorno. Ero molto efficiente e tutti erano contenti di me, ma mi sentivo senz’anima. Durante l’inverno finalmente mi chiudevo in casa e non vedevo nessuno. Vivo lontano dal centro del paese, perciò era facile non vedere mai nessuno. Facevo lunghe passeggiate con il mio cane nella macchia mediterranea e andavo a fare la spesa una volta a settimana, cercando di salutare furtivamente le persone che mi conoscevano.
Un giorno mio figlio Marco mi disse:
“Mamma perché non vai a fare una crociera?”
“No, non mi interessa. Potrei fare un viaggio solo per andare a vedere un gorilla o un orangutan.”
È iniziata così una fase del tutto nuova della mia vita. In questo racconto parlo della mia esperienza di volontaria a Sepilok nel Borneo, poi in Tanzania e infine in Amazzonia, a contatto con gli animali, esperienze meravigliose che hanno cambiato la mia vita e che oggi voglio condividere. Il nostro pianeta e tutto il regno animale hanno bisogno urgente del nostro amore.
Maggiori informazioni sull'ebook: link


L'ISTANTE MAGICO
di Renata Asquer e Alice Guerrieri

La Trama: Chi era de Nittis? Il pittore italiano che tanta fama s’era conquistato nella Parigi degli impressionisti, l’uomo di mondo che deliziava gli amici artisti con le specialità italiane alle sue cene del sabato sera. Oppure esiste un’altra verità capace di svelare un “mistero De Nittis”? 
Questo è il motivo che ha spinto a scrivere non una biografia vera e propria, ma un romanzo che commuove e diverte ispirato ai fatti reali mescolati con l’immaginazione.

sabato 21 novembre 2015

Parlando a vanvera di terrorismo

Circa un mese fa ero a Parigi, per una mini ma piacevole vacanza con Silvia e un paio di amici e, sentendo e leggendo di quanto accaduto venerdì scorso, diciamo che qualche pensiero cupo mi è passato per la testa ronzando nel vuoto pneumatico che orgogliosamente mi vento di conservare. 
Ma probabilmente è una dinamica emotiva innescata dal modo in cui vengono comunicati e fatti percepire certi eventi. 
Non che gli attentati accaduti a Parigi siano poco gravi o poco deprecabili, anzi: personalmente aborro la violenza, il terrorismo e queste forme di comportamento che ricadono esclusivamente su innocenti. 
Però fermandosi un poco e riflettendo, forse, si riesce a dare un peso e un'interpretazione più razionale a quanto stiamo vivendo in questi giorni, meno emotiva e condizionata. 
Anche perché, detto tra noi, più che i morti in sé, più che l'insicurezza che la consapevolezza di essere vulnerabili qui in Europa - a casa nostra! -, più che l'estremismo islamico in sé, mi fa paura e mi destabilizza il pensiero di vederci ancora e costantemente alle prese con pensieri medievali, alla mercè di chi inneggia a soluzioni semplici per problematiche e contesti complessi - e che magari ne approfittano per un po' di propaganda elettorale.
In fondo, è dall'XI secolo che vi è una contrapposizione forte tra mondo occidentale e medio oriente: è da allora che si combattono crociate e che si usano espressioni come "infedeli, guerra santa" per giustificare atti barbarici tra popoli. 
E nei secoli pare che ancora non ci si sia stancati ma che anzi si insista nel volere creare tensioni e distanze. Fa comodo, evidentemente. 
Questo, ovviamente, accade da ambo i lati visto che gli estremisti islamici dell'ISIS e, prima ancora, i membri di al-Qaida non sono certamente dei santi e non li giustifico affatto.
Però, al contempo, non mi va di essere troppo ipocrita né di crogiolarmi all'ombra di titoloni inquietanti come "Bastardi islamici" di Belpietro o dei commenti di certe notizie da parte di chi cede solo al razzismo e all'odio.
Voglio dire, la situazione è complessa e molto articolata, è il frutto di processi storico-culturali che proseguono da molto tempo e che l'Occidente stesso ha voluto e creato. E' risaputo, ad esempio, che al-Qaida è nata grazie all'interesse statunitense durante la guerra fredda, così come è nota l'ingerenza da parte delle potenze economiche occidentali sui territori del Medio Oriente, e non per nobili fini.
Solo qualche anno fa sembrava che il male assoluto fosse rappresentato da Ahmadinejad, poi la moda è cambiata, c'è stata la primavera araba, l'Egitto, la guerra in Libia...insomma, il leitmotiv sembra essere "tensione".

giovedì 19 novembre 2015

Telecom : falso rimborso online

Qualche giorno fa ho parlato di Telecom, e non in toni simpatici, sulle pagine di codesto blog.
Poi, all'improvviso, mi accorgo di una mail ricevuta su Gmail che, con enfasi, mi annuncia la possibilità di ottenere un rimborso!
Evvai! Giubilo!
Non me ne capacito ma per qualche strano motivo suddetta azienda forse vuole riallacciare i rapporti, limare le incomprensioni che hanno rischiato di allontanarci definitivamente. 
Sono così sorpreso e quasi felice che scorro avidamente le mail soffermandomi sulla parola rimborso, parola che titilla oscuri desideri di rivalsa che nutro nei confronti di suddetta azienda.
Evvai: un po' di fortuna!
Mi sfrego le mani, la lingua fuoriesce appena dalla bocca in una posa vagamente fantozziana mentre si allontano definitivamente i propositi di investire parte del mio tempo a commentare i fatti di Parigi.
Questo è tutt'altra cosa, un desiderio pruriginoso che si fa quasi realtà...
Ricontrollo la mail ancora una volta, tanto gentile e onesta pare... 



Infine mi decido a cogliere l'occasione e clicco per accedere al servizio già pregustandomi immani gioie immanenti e...
...niente, mi accorgo che si tratta di un tentativo di phishing bello e buono....
Che delusione, che vergogna.
Stavo pure per cascarci. 
Per cui va, almeno lo segnalo pubblicamente, sia mai che qualcuno ci caschi anche se, almeno su questo aspetto voglio essere onesto, Telecom prevede una pagina per allertare i suoi clienti (e non) del rischio frodi online o per consentire loro di segnalarli.
Per cui vigilate :-)

domenica 8 novembre 2015

Loreggia: martedì con l'autore

Segnalo che per il mese di novembre, presso la Sala Consiliare del comune di Loreggia (PD) sono previsti 3 incontri serali per presentare autori e relative opere letterarie, un'interessante iniziativa che ci tengo a pubblicizzare anche attraverso il mio blog.
Di seguito una breve descrizione dei singoli appuntamenti e delle opere che verranno (o sono state) presentate.

PAOLO MALAGUTI – “Sul Grappa dopo la vittoria” – Martedì 3 novembre 2015, ore 21
Dopo la fine della grande guerra, un ragazzo sale sul monte Grappa, per ordine del padre, a recuperare rame, piombo, viveri in scatola; il proposito è quello di aiutare la famiglia in ristrettezze economiche, in realtà le "escursioni" del giovane recuperante sono un viaggio di maturazione che gli fa conoscere profondamente la vita. Il Grappa s'impone attraverso tutto il romanzo come un gigante inerme: come orizzonte della tradizione contadina comunitaria, arcadia dei malgari, poi come campo di battaglia dove i militari distruggono e uccidono. Quindi come immenso serbatoio di raccolta e recupero di materiali, presidiato dall'esercito italiano; come monte sacro alla patria voluto dal fascismo. Infine come monte naturale al quale ritornano i gufi e i corvi reali dopo la bufera, e dove riprende la vita semplice e vera animata dallo sbocciare dei fiori di montagna.

UMBERTO MATINO – “Tutto è notte nera”Martedì 10 novembre 2015, ore 21 (rinviato causa nebbia) - Martedì 24 novembre 2015, ore 21
"A ogni curva i fari dell'auto spazzavano la costa del monte e illuminavano gli alberi di un bosco ormai spoglio. I tronchi, colpiti dalla luce, apparivano d'improvviso nella notte simili a neri feticci, mentre le ruote schizzavano tutt'intorno manciate di fango." In una notte di pioggia, in mezzo a cupe colline, un automobilista s'imbatte per caso in un efferato delitto. La vittima è una ragazza sconosciuta che in punto di morte gli consegna una busta piena di antichi documenti: "Scappa, scappa" sono le sue ultime parole. I carabinieri, allertati da una telefonata anonima, giungono lassù dopo pochi minuti ma trovano soltanto il suo corpo senza vita: l'involontario testimone si è nel frattempo volatilizzato. Inizia così l'intricata indagine del maresciallo Piconese, tesa innanzitutto a scoprire l'identità della ragazza e che ben presto s'indirizza verso una strana comunità insediata sulla cima di un colle selvoso che sorge li vicino. Anche il cronista del quotidiano locale, affiancato da alcuni improbabili collaboratori, comincia una propria indagine partendo, invece, dal misterioso enigma rinvenuto fra i documenti della vittima. Alla fine le due indagini tenderanno fatalmente a convergere e la soluzione del delitto verrà trovata, con un finale a sorpresa, in una vicenda che si credeva ormai cancellata dalla memoria della gente e dalle pagine dei libri di storia.

GIONATA SCAPIN – “Lhotar e il risveglio del Marskull” – Martedì 17 novembre 2015, ore 21
Da un lontano mondo incantato, un malvagio incantesimo catapulta l'elfo Lhotar e la fata Ellywick sulla Terra. Dopo mille peripezie i nostri amici sprigionano l'ultima sorgente magica rimasta sul nostro pianeta, facendo sì che tra le vette dell'Himalaya si desti il Marskull. Terribile vortice divoratore di magia, il Marskull devasta quanto incontra sul suo percorso. Con l'aiuto del vecchissimo drago Tanzeum, Lhotar ed Ellywick si preparano per lo scontro finale contro la malefica entità.

Per maggiori informazioni si visiti il seguente sito web.

sabato 7 novembre 2015

Telecom customer care...what else?

Con Telecom ho sempre avuto un rapporto conflittuale, una storia passionale che perdura da anni e che di tanto in tanto riesce ancora a sorprendermi con risvolti imprevisti ed emotivamente significativi.
Solo quest'anno, giusto per introdurvi alle questioni accadute oggi, ho avuto l'occasione di approfondire la qualità del servizio in occasione di ben 3 interruzioni di servizio nell'arco di 7 mesi di linea appena traslocata. Interruzioni di servizio lato Telecom e che in primis mi vengono indicati non con codesto nome ma con la definizione "problema del TUO modem, è meglio cambiarlo".
Misteriosamente il modem che erogava ed eroga connettività a destra e a manca nella magione di Trebaseleghe è ancora il medesimo e i problemi si son rivelati esser tutti lato Telecom.
Cose che capitano, ordinaria amministrazione, ma per le quali rischiavo una spesa superflua.
Tra maggio e giugno invece ci son state le disavventure per attivare la connessione Adsl con Fastweb, per la quale si richiedeva l'intervento di Telecom, in quel di Ca Onorai. A causa del permesso negato da parte dei confinanti di scavare nelle loro proprietà, di fronte alla possibilità di far arrivare a casa mia la benedetta rete agendo dall'altro lato della strada, mi son sentito dire NO. In fondo, sono cliente da una vita, perchè avrei dovuto avere un trattamento di riguardo. 
E con somma gioia ho dovuto smettere di credere allo slogan di Fastweb (quel "Immagina, puoi" che mi ha dato molto da pensare) e sobbarcarmi oneri aggiuntivi per poter usufruire di quella cosa che si chiama Internet e che, in Italia, pare non essere ancora divenuta cosa ovvia e necessariamente disponibile ovunque.
Questo, solo per il 2015, è stato il riassunto del mio altalenante rapporto d'amore e odio con Telecom.
Oggi però ho avuto l'onore di conoscere un gentleman che lavora come operatore. 
Ho infatti chiamato il 187 per cercare di capire se, considerando l'importo delle bollette che paga mia madre, ci sia modo di risparmiare un po', In fondo, con i cambi di tariffe e la variazione della frequenza di pagamento da bimestrale a mensile, ci risulta di pagare un po' di più di prima. In fondo, ormai la crisi è finita e viviamo tutti una splendida rinascita, in cui i soldi piovono a destra e a manca: naturale che, come dicono anche i mancati clienti della Dacia Duster, noi si voglia pagare molto di più.
Per il medesimo identico servizio.
Per cui, dicevo, chiamo il 187.
"Un nostro operatore le risponderà entro 2 minuti"
Paziento mentre Pressure Off dei Duran Duran si alterna a spot e all'invito ad attendere "un nostro operatore le risponderà entro 2 minuti".
Intanto recupero carta e penna.
Uso il cellulare per controllare Whatsapp.
"Oh oh oh oh It's up to you now It's time to take the pressure off. La preghiamo di attendere, un nostro operatore le risponderà entro..."
Gioco un po' con il cane che mi gironzola vicino. Inganno il tempo controllando i depliant appoggiati sul mobiletto.
"... It's time to take the pressure off. La preghiamo di attendere, un nostro..."
Mi concedo le canzoni travisate del Trio Medusa. Navigo un po' mentre tengo monitorata la musichetta di attesa profusa dalla cornetta.

mercoledì 4 novembre 2015

L'esercito dei demoni - La genesi di Shannara

Titolo: L'esercito dei demoni - La genesi di Shannara
Autore: Terry Brooks
Editore: Mondadori
Genere: fantasy
Pagine: 406

La trama in breve:
Dopo la distruzione della civiltà a causa delle guerre chimiche e batteriologiche, gli Elfi sono a rischio di estinzione e la loro unica salvezza sono le Pietre Magiche; Gli Elfi Kirisin e Simralin le hanno recuperate, ma devono rientrare nel loro regno superando l'assedio dei demoni senza poter contare sul Cavaliere del Verbo Angela Perez, rimasta gravemente ferita mentre li aiutava nella conquista dell'ultima e più potente Pietra Magica, il Loden. Pericoli d'altro genere minacciano i superstiti della razza umana, sfuggiti all'orda dei demoni e affidati alla protezione dell'altro Cavaliere del Verbo, Logan Tom, in attesa che si compia la profezia del Re del fiume Argento e il ragazzo Falco li conduca nel luogo sicuro dove potranno ricostruire una nuova civiltà. Né gli Elfi né gli uomini, però, sanno che la fine è ancora più vicina di quanto appaia...  (fonte Mondadori)

Il mio commento:
Alla fine ce l'ho fatta a concludere l'intera trilogia. Fondamentalmente, la lettura di quest'ultimo libro è stata un po' travagliata e a singhiozzo ma non meno piacevole rispetto ai precedenti capitoli.
Solo che, sarà stato il carico di aspettative, saranno state le molte questioni che speravo di veder approfondite e risolte, sarà stato l'effetto dei teaser relativi alla serie tv dedicata a Shannara che dovrebbe venir trasmessa a inizio 2016, sarà stata la somma di tutti questi fattori ma son rimasto un po' insoddisfatto.
Già. In fondo, di carne al fuoco ce n'era molta, così come di personaggi da gestire e a cui dare uno scopo. Penso agli Spettri, ragazzini sbandati che ce l'hanno messa tutta per approdare nella Terra Promessa: sinceramente confidavo in qualche indiscrezione e qualche sviluppo in più per Fiamma o Gufo, mentre mi son profondamente rammaricato per il destino di Aggiusta e Gesso. Almeno, dei due, uno se n'è andato da eroe mentre l'altro...povero...
Anche altri personaggi son stati completamente abbandonati a se stessi, a mio avviso, in particolare gli Elfi tanto più che, da quel che avevo capito, c'erano pure problemi di comunicazione da gestire visto che umani ed elfi, tra loro, non si capiscono. Eppure, nel terzo capitolo della serie, questo problema viene meno, così come quello della coesione tra popoli e razze diverse, argomenti appena sfiorati e poco approfonditi ma che sembrano risolversi naturalmente. Vero è che la minaccia di un'orda di demoni e di un'imminente catastrofe globale fanno percepire in modo differente molte questioni che altrimenti avrebbero avuto dinamiche ben diverse. 
Vero è che di carne al fuoco ce n'era tanta e qualche scelta andava pur fatta.
Tra queste ho apprezzato - e pure esultato - per il fatto che Logan Tom ce l'abbia fatta. In tutto, intendo, a proteggere la massa di profughi, a proteggere Falco, a sconfiggere Findo Gask, a trovare una compagna (che mi figuro come una sorta di Brooklyn Decker) e, soprattutto, a restare vivo. Temevo infatti che il baldo giovane, che nella mia immaginazione vedevo come un Jason Statham della situazione, capace di sbaragliare da solo interi campi di concentramento dei seguaci del Vuoto (pensate per un attimo al cataclisma che riesce a perpetrare, da solo, nell'incipit di Fast and Furious 7) ci lasciasse le penne, come veltamente lasciato intendere dalla Signora del Verbo. Altro personaggio svanito nel nulla...